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‘So tutto di te’. L’opera prima di Roberto Lipari

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So tutto di te è il film d’esordio di Roberto Lipari (comico siciliano apprezzato grazie a Colorado e a Striscia la Notizia) presentato a Palermo poche settimane fa in un teatro di pupi siciliani. Un film che, usando come pretesto gli algoritmi e la tecnologia, racconta la disillusione dei giovani in un’Italia che sembra sempre più chiusa e inaccessibile a chi ha un sogno da realizzare.

Quando l’intelligenza artificiale riuscirà a costruire una battuta arriverà il momento di preoccuparsi, ma la vedo dura

dice l’attore, che è regista, sceneggiatore e protagonista del film.

Il film è ora facilmente reperibile su Amazon Prime Video.

So tutto di te, la trama

Roberto è un trentenne che riesce sempre a dire la cosa sbagliata al momento sbagliato. Lavora come agente immobiliare e appare agli occhi dei clienti sempre un po’ distratto e impacciato. Accade così anche in amore. La vita sembra finalmente sorridergli, quando Roberto entra in possesso di un computer in grado di leggere gli algoritmi di ognuno di noi. Purtroppo, però, scoprirà a sue spese che il dono di entrare nella vita degli altri per scoprirne i desideri più intimi è un potere molto difficile da controllare.

Marionette nelle mani di un algoritmo

In America lo chiamerebbero Istant Movie. Cavalca il momento che stiamo vivendo con satira e sentimento che sono le due cose che cerco di mettere in tutto quello che faccio. Ecco perché è un film che va visto oggi nel contesto attuale e nel posto più attuale che esiste per vedere un film: ossia in piattaforma.

So tutto di te è un film moderno, basato sull’oggi e sull’Italia che stiamo vivendo. Un mondo dove gli individui sono sempre più soli, i giovani si vedono spesso porte chiuse in faccia e tutti sembriamo marionette di una qualche entità che sa tutto di noi.

Non a caso il nonno di Roberto, interpretato da Leo Gullotta, lavora in un teatro di pupi siciliani. Un burattinaio che manovra i suoi personaggi a suo piacimento per creare storie diverse. Se il nonno di Roberto è un maestro di questa antica arte, possiamo dire che Roberto seguirà le sue orme, ma in modo moderno. Lo farà grazie all’algoritmo, finendo poi per pagarne le conseguenze.

Ed è cosi che la denuncia satirica del film diventa universale. Quello che fa Roberto non è poi così diverso da quello che accade a noi ogni giorno online. A causa dei social, veniamo bombardati di pubblicità che tentano di entrare nei nostri interessi, o reel instagram basati su quello che ci piace, quasi rendendo il mondo in rete più interessante di quello reale.

Infatti Roberto si presenta alle persone fingendo di avere interessi comuni ai loro, per ottenere qualcosa in cambio, che sia un affare o l’amore.

So tutto di te, a fondo dell’algoritmo

L’algoritmo può quindi sembrare il tema portante del film, ma come il suo inventore, non viene approfondito e rimane a fare da cornice. È solo un pretesto, le fondamenta su cui mattone dopo mattone viene costruito un lungometraggio sulla disillusione, sull’opportunismo e su una società che ormai sembra vivere solamente online.

Un viaggio che fa conoscere diversi personaggi che ben incarnano varie categorie sociali, che qui sono abbozzate e stereotipate, ma funzionali. Troviamo complottisti, terrapiattisti, razzisti e fascisti, arrivisti e capitalisti. Personaggi tra cui Lipari si muove con sagacia e con un sorriso sempre stampato in viso. Con quell’ingenuità di chi, alla fine, la speranza per un Italia migliore ancora non l’ha persa.

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