Quattro i progetti sostenuti da FCTP nella selezione ufficiale di Venezia 80, oltre all’unico titolo italiano alla SIC, Settimana Internazionale della Critica.
Lubo di Giorgio Diritti e Ferrari di Michael Mann in concorso all’80. Mostra del Cinema di Venezia.
Amor di Virginia Eleuteri Serpieri nella sezione ufficiale “Fuori Concorso”.
Un’altra Italia era possibile. Il cinema di Giuseppe De Santis di Steve Della Casa a “Venezia Classici”.
About Last Year, prodotto dalla torinese Base Zero unico film italiano selezionato in Concorso alla 38° Settimana Internazionale della Critica.
Il sostegno di FCTP
“Siamo orgogliosi ed emozionati di poter accompagnare in concorso 2 titoli così prestigiosi come “Lubo” e “Ferrari”, diretti da due grandi Maestri come Giorgio Diritti e Michael Mann. Un film così importante come Lubo – che ha coinvolto per alcune settimane l’alessandrino e più di dieci diverse località del Lago Maggiore – sostenendolo anche attraverso la Rete regionale della Fondazione e con il contributo del “Piemonte Film Tv Fund”, e non possiamo che essere grati a Giorgio Diritti e Indiana Production – con cui abbiamo riavviato una più che proficua collaborazione – per averci scelti e coinvolti. Così commenta il Presidente di FCTP Beatrice Borgia che aggiunge: “Inutile nascondere la grande soddisfazione per aver ospitato per alcuni giorni le riprese di un progetto di caratura internazionale come “Ferrari”. Un’ulteriore conferma dell’attrattività del nostro territorio.”
Paolo Manera, Direttore di FCTP, vuole sottolineare che “la presenza della Fondazione e la vivacità dell’audiovisivo piemontese si concretizzano anche con la presenza di due titoli importanti nella selezione ufficiale, come “Amor” prodotto dalla torinese Stefilm e il documentario su De Santis diretto da Steve Della Casa. Altro traguardo di grande valore la presenza di “About Last Year”, prodotto dalla torinese Base Zero, unico progetto italiano in programma alla SIC Settimana Internazionale della Critica. Un ennesimo importante successo anche per il cinema documentario piemontese.”
Lubo
L’ultimo film diretto da Giorgio Diritti è stato realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e con il contributo del “Piemonte Film Tv Fund”. Girato per circa 4 settimane (più altrettante di preparazione) nell’ottobre 2022 ad Acqui Terme (Alessandria) e in varie località della provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Le amministrazioni locali sono state coinvolte grazie alla Rete regionale di Film Commission Torino Piemonte: da Stresa ad Ameno, da Orta San Giulio a Verbania e Domodossola. Il soggetto è stato scritto da Giorgio Diritti e Tania Pedroni insieme al piemontese Fredo Valla che ha inoltre firmato la sceneggiatura insieme al regista. “Lubo” è una coproduzione italo-svizzera INDIANA PRODUCTION, ARANCIAFILM con RAI CINEMA e HUGOFILM FEATURES e PROXIMA MILANO. In collaborazione con RSI RADIOTELEVISIONE SVIZZERA SRG/SSR. Realizzata con il sostegno di Direzione Generale Cinema e Audiovisivo MiC, Ufficio federale della cultura Svizzera, Zürcher Filmstiftung, IDM Film Commission Südtirol, Film Commission Torino Piemonte, Trentino Film Commission. Con il contributo del POR FESR Piemonte 2014-2020 – Azione III.3c.1.2 – bando “Piemonte Film TV Fund”.
Lubo è un nomade, un artista di strada che nel 1939 viene chiamato nell’esercito elvetico a difendere i confini nazionali dal rischio di un’invasione tedesca. Poco tempo dopo scopre che sua moglie è morta nel tentativo di impedire ai gendarmi di prendere i loro tre figli piccoli. Sono stati strappati alla famiglia in quanto Jenisch, come da programma di rieducazione nazionale per i bambini di strada (Hilfswerk für die Kinder der Landstrasse). Lubo sa che non avrà più pace fino a quando non avrà ritrovato i suoi figli e ottenuto giustizia per la sua storia e per quella di tutti i diversi come lui.
Amor
A completare la presenza di FCTP a Venezia 80. un altro progetto realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund. Il documentario Amor di Virginia Eleuteri Serpieri, prodotto dalla torinese Stefilm International sarà presentato Fuori Concorso, nella selezione ufficiale.
“Quando vedo Roma vedo mia madre. È così da quando lei è morta”. Una sera d’estate di molti anni fa: la città è deserta, è in corso la finale del campionato del mondo di calcio. Una donna, Teresa, raggiunge il Tevere e si lascia andare alla sua corrente. Gli abissi la inghiottono e la figlia Virginia, nel buio della notte, attraversa Roma: vuole trovarla e salvarla. Virginia deve attraversare le profondità delle acque, della storia, dei miti, delle sciagure e dei bagliori vitali di una Roma senza tempo. Così può vedere di nuovo sua madre che emerge dall’oscurità del Tevere per volare verso Amor, “il pianeta della cura” circondato dall’acqua e dove le vie, le piazze, le fontane ricordano quelle di Roma e gli animali sono liberi di circolare.
Un’altra Italia era possibile. Il cinema di Giuseppe De Santis
“Un’altra Italia era possibile. Il cinema di Giuseppe De Santis” di Steve Della Casa – prodotto dalla Beetlefilm di Pierfrancesco Fiorenza e Andrea Lorusso Caputi e realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – sarà infine presentato a Venezia Classici.
Il documentario vuole raccontare la storia di un regista che ha saputo attirare su di sé l’attenzione di tutto il mondo e che per la sua coerenza politica ed estetica ha potuto lavorare molto meno di quanto avrebbe meritato. La storia di un docente di cinema che ha saputo meritarsi la riconoscenza e l’affetto di tutti i suoi allievi. La storia di un cinefilo che ha saputo unire l’impegno sociale e civile con una capacità spettacolare degna di Hollywood.
About Last Year
Grande soddisfazione per “About Last Year”, il documentario prodotto dalla torinese Base Zero di Enrico Bisi e Stefano Cravero. Diretto da Dunja Lavecchia, Beatrice Surano e Morena Terranova con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund. Unico progetto italiano selezionato alla 38° Settimana Internazionale della Critica, il film porta sul grande schermo il racconto della diffusione europea della ball culture e della Kiki House of Savoia, gruppo di amici per il quale il concetto di family si realizza in maniera potentissima, superando quegli stereotipi di genere, identità e sessualità.
Periferia di Torino. Celeste, Giorgia e Letizia, tra i 20 e i 27, sono unite da una consapevolezza: in quanto donne cisgender, sono ospiti nel mondo del ballroom. Fenomeno nato a New York nella comunità LGBT latina e afro-americana, oggi presente e radicato anche in Italia. Qui hanno trovato uno spazio in cui essere padrone del proprio corpo al riparo da giudizi, pregiudizi o provocazioni. Le tre stanno per iniziare un viaggio che le porterà ad affrontare importanti decisioni. Giorgia è legata al suo luogo d’origine, Celeste e Letizia vogliono partire. Un coming of age attraverso un anno di vita, dove si incontrano e si scontrano sogni, desideri, dubbi e una voglia di lotta e di vita.