Invincible ‘Atom Eve’ Essere strani nel mondo ordinario

Per prepararci alla seconda stagione, la stravolgente serie animata di Robert Kirkman, torna con Atom Eve, un episodio speciale spinoff e prequel della serie madre, Invincible. Nel cast troviamo Aria Kane e Jazlyn Ione che interpretano le due versioni di Eve, bambina e adolescente. Ritornano Sandra Oh, Steven Yeun e J.K. Simmons. Oltre all’ultima apparizione vocale del compianto Lance Reddick.

IL TRAILER – ATOM EVE –

Atom Eve : Essere strani nel mondo ordinario

Nella sua crudezza e spietatezza sanguinaria tra guardiani dell’universo ed esperimenti governativi alla Frankenstein, la prima stagione di Invincible stupì per la ricerca del legame famigliare nel mondo splatteroso del cinecomic seriale. Come la storia di Mark Grayson era la storia di un figlio che desidera con tutto se stesso essere all’altezza del padre, così anche l’orfana Eve è strenuamente alla ricerca di quel filo che la colleghi a una famiglia che sa in cuor suo di non essere realmente sua. La Samantha Atom Eve che conosciamo nella prima stagione di Invincible, ci viene raccontata nelle sue origini: il risultato riuscito di un classico esperimento del governo Usa per avere nelle proprie mani una marionetta da comandare a suo piacimento.

La piccola Samantha è sempre stata diversa rispetto alle sue coetanee. Riesce a cambiare molecole, atomi e composizioni chimiche come vuole. Un potere enorme, che la rende la strana del quartiere, che le fa perdere la sua unica amica, spaventata dalle stranezze di Sam, in un quadro famigliare che di certo non è dei più idilliaci. Due figure genitoriali amorevoli ma dure nel volere a tutti i costi una figlia normale, che si sforzi almeno di esserlo. E ciò che spingerà Samantha alla ricerca delle vere radici.

Un episodio che funziona senza Invincible

 Di certo, sia nell’apertura e sia nella chiusura dell’episodio, vi sono rimandi e comparsate dei Grayson. Ma la forza di Atom Eve risiede nel farcela con le sue gambe, riuscendo a discostarsi quasi subito, e senza farci sentire la mancanza, dal mondo di Invincible. Facendoci entrare appieno dal mondo di Samantha. Sarà forse per quella sua somiglianza a Peter Parker, ma al femminile, o per la ricerca di quel senso di famiglia che spieghi la diversità che sembra distinguerla dal mondo circostante. Ciò che conta è che funziona tutto in Atom Eve. La costruzione del senso di mancanze della giovane eroina, la ricerca di chi è e da dove viene. Una ricerca della verità che Eve fa attraverso la figura di Brandyworth, colui che per il governo aveva il compito di costruire mostri super eroi, e che per un rimorso di coscienza toglie la bomba atomica Eve dalle mani del governo, per darle una vita normale. Un mentore, ma anche la divisione tra il mondo sporco degli esperimenti governativi e il ruolo del supereroe.

Alienazione del superhero

Oggetto o soggetto umano? È questa la domanda a cui più volte Invincible cerca di rispondere, e che risulta anche in Atom Eve. La squadra che mette assieme il governo per la salvezza del pianeta viene ridotta a potenti armi di distruzione di massa, annientati e buttati una volta che il loro utilizzo non è più indispensabile. Se un’altra serie Amazon come The Boys usa il mood splatter per confezionare l’assenza di confine tra ciò che sta aldilà del villain, Atom Eve cerca di evidenziare l’eroe come macchina nelle mani dello Zio Sam, ma anche come entità sovraumana capace di amare, di provare attaccamento affettivo e di provare solitudine.

 Il coming of Age di Eve

È una storia di formazione quella di Eve che forse avrebbe avuto (e forse lo avrà) necessità di una stagione regolare a sé. Nell’episodio poco al di sotto della soglia di un’ora, Atom Eve gratta solo in superfice le origini di Samantha. Una storia in via di formazione che punta tutto sull’abbandono e sul sentirsi la strana di turno, sul potere come bisogno di fare del bene per identificarsi in un specifico ruolo all’interno del proprio mondo. È quello che cerca di fare Eve ed è quello in sostanza che fa Mark Grayson, seppur all’ombra del padre. Salta indubbiamente agli occhi come Kirkman sia migliorato, tra la prima stagione e l’episodio speciale, nei suoi disegni e nelle tecniche di animazione. Quasi tutti i personaggi sono molto più fluidi ed espressivi, con molta più invettiva e dinamismo nelle sequenze d’azione.

Atom Eve riesce ad essere indipendente rispetto a Invincible , dandoci un succulento antipasto per la stagione due. Dimostrando come Amazon Prime Video sia ad oggi la piattaforma migliore per qualsiasi rappresentazione super-eroica.