Si apre all’insegna del ricordo di Andrea Purgatori la conferenza stampa di Venezia 80 con la presentazione dei film in concorso. Prima dell’elenco dei film da parte del direttore artistico Alberto Barbera, il presidente Roberto Ciccutto ha menzionato gli eventi meteorologici degli ultimi giorni. E ha anche approfittato per dare qualche anticipazione, come il rinnovamento della Sala Perla e il ritorno del photocall all’interno del casinò.
L’annuncio dei film in concorso a Venezia 80
La parola è poi passata ad Alberto Barbera che, dopo un’introduzione nella quale ha dato alcuni numeri e alcune cifre del festival, ha menzionato il momento particolare del cinema americano.
L’ultima settimana è stata turbolenta. Ha colto tutti di sorpresa, anche noi. Non è stato semplice. Le conseguenze dello sciopero, che ha delle buone ragioni, sono però molto modeste sulla mostra. L’unico film che abbiamo perso rispetto a quello che pensavamo è il film d’apertura, quello di Guadagnino. Spostato all’aprile 2024.
Biennale College Cinema
Tre i titoli della sezione Biennale College Cinema: L’anno dell’uovo di Claudio Casale, Lumbrensueno di José Pablo Escamilla, Arni di Dorka Vermes.
Oltre a questi titoli anche la sezione Venice Immersive e Venezia Classici. In quest’ultima sezione ci sono 9 documentari in concorso:
- Bill Douglas – My Best Friend di Jack Archer
- Le film pro nazi d’Hitchcock di Daphné Baiwir
- Thank you very much di Alex Braverman
- Landrián di Ernesto Daranas Serrano
- Un’altra italia era possibile, il cinema di Giuseppe De Santis di Steve Della Casa
- Michel Gondry Do it yourself di François Nemeta
- Ken Jacobs – From Orchards street to the museum of modern art di Fred Riedel
- Dario Argento Panico di Simone Scafidi
- Frank Capra: Mr America di Matthew Wells
Orizzonti
La sezione si divide tra cortometraggi (13) e lungometraggi. Di seguito i lungometraggi in concorso nella sezione Orizzonti a Venezia 80:
A cielo abierto di Mariana Arriaga, Santiago Arriaga
El Paraíso di Enrico Maria Artale
Oura el jbel (Behind the Mountains) di Mohamed Ben Attia
The Red Suitcase di Fidel Devkota
Tatami di Guy Nattiv, Zar Amir Ebrahimi
Paradiset Brinner (Paradise is burning) di Mika Gustafson
The Featherweight di Robert Kolodny
Invelle di Simone Massi
Tereddüt çizgisi (Hesitation Wound) di Selman Nacar
Sem Coração (Heartless) di Nara Normande, Tião
Una sterminata domenica di Alain Parroni
Ser Ser Salhi (City of wind) di Lkhagvadulam Purev-Ochir
Magyarázat Mindenre (Explanation for everything) di Gábor Reisz
Gasoline Rainbow di Bill Ross, Turner Ross
En attendant la nuit di Céline Rouzet
Housekeeping for beginners di Goran Stolevski
Hokage (Shadow of Fire) di Shinya Tsukamoto
Yurt (Dormitory) di Nehir Tuna
Poi c’è anche Orizzonti Extra. Di seguito l’elenco dei 9 film:
- Bota Jonë di Luàna Bajrami
- Nazavzhdy-Nazavzhdy (Forever Forever) di Anna Buryachkova
- El Rapto (The Rescue) di Daniela Goggi
- Day of the fight di Jack Huston
- In the Land of Saints and Sinners di Robert Lorenz
- Felicità di Micaela Ramazzotti
- Pet Shop Boys di Olmo Schnabel
- Stolen di Karan Tejpal
- L’homme d’argile di Anaïs Tellenne
Proiezione speciale: La parte del leone: una storia della mostra di Baptiste Etchegaray, Giuseppe Bucchi
Fuori concorso a Venezia 80
Tra i titoli fuori concorso anche due serie tv. Nello specifico saranno D’argent et de sang (ep 1-12) di Xavier Giannoli, Frédéric Planchon e Znam Kako Dises (ep. 1-2) (I know your soul) creata da Jasmila Zbanic, Damir Ibrahimovic, diretto da Alen Drljevic, Nermin Hamzagic.
Per quanto riguarda invece il fuori concorso Non Fiction:
- Amor di Virginia Eleuteri Serpieri
- Frente a Guernica (Versione integrale) di Yervant Gianikian, Angela Ricci Lucchi
- Hollywoodgate di Ibrahim Nash’at
- Ryuichi Sakamoto – Opus di Neo Sora
- Enzo Jannacci Vengo anch’io di Giorgio Verdelli
- Menus Plaisirs – Les Troisgros di Frederick Wiseman
Film fuori concorso di finzione
Ecco l’elenco di quelli che saranno i film di finzione, sempre fuori concorso, a Venezia 80:
La sociedad de la nieve di J.A. Bayona (film di chiusura)
Coup de chance di Woody Allen
The Wonderful story of Henry Sugar di Wes Anderson con Ralph Fiennes, Benedict Cumberbatch, Dev Patel, Ben Kingsley, Richard Ayoade (una piccola storia che dura poco meno di 40 minuti)
The Penitent di Luca Barbareschi
L’ordine del tempo di Liliana Cavani con Alessandro Gassmann, Claudia Gerini, Edoardo Leo
Vivants di Alix Delaporte
Welcome To Paradise di Leonardo Di Costanzo (cortometraggio)
Daaaaaali! di Quentin Dupieux
The Caine Mutiny Court-Martial di William Friedkin
Making of di Cédric Kahn
Aggro Dr1ft di Harmony Korine
Hit Man di Richard Linklater con Glen Powell
The Palace di Roman Polanski con Oliver Masucci
Xue Bao (Snow Leopard) di Pema Tseden
Il concorso di Venezia 80
I film sono tanti. Sono 23 come l’anno scorso. Non sono stato capace di rinunciare a nessuno dei film che più mi hanno convinto. 15 partecipano per la prima volta.
Comandante di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino (film d’apertura)
Bastarden (The Promised Land) di Nicolaj Arcel con Mads Mikkelsen che veste i panni di un comandante
Dogman di Luc Besson con Caleb Landry Jones
La bête di Bertrand Bonello con Léa Seydoux, ispirato a un racconto di Henry James
Hors-Saison di Stéphane Brizé con Guillaume Canet, Alba Rohrwacher che racconta di una coppia che si ritrova dopo 15 anni
Enea di Pietro Castellitto con Pietro Castellitto, Benedetta Porcaroli, Sergio Castellitto
Maestro di Bradley Cooper con Carey Mulligan, Bradley Cooper, Matt Bomer, Maya Hawke ed è la biografia di Leonard Bernstein
Priscilla di Sofia Coppola che racconta la storia della moglie di Elvis Presley
Finalmente l’alba di Saverio Costanzo con Lily James, Joe Keery, Alba Rohrwacher, Willem Dafoe che è il racconto della perdita d’innocenza di una giovane popolana
Lubo di Giorgio Diritti con Franz Rogowsky, Christophe Sermet, Valentina Bellé
Origin di Ava DuVernay tratto dal saggio di un premio Pulitzer sul razzismo
The Killer di David Fincher con Michael Fassbender, Arliss Howard, Tilda Swinton
Memory di Michel Franco con Jessica Chastain, Peter Sarsgaard
Io capitano di Matteo Garrone che è l’Odissea contemporanea di due giovani ragazzi
Aku Wa Sonzai Shinai (Evil Does Not Exist) di Ryûsuke Hamaguchi
Zielona Granica (The Green Border) di Agnieszka Holland che è stato girato quasi in clandestinità
Die Theorie von Allem di Timm Kröger che rappresenta un esordio
Poor Things di Yorgos Lanthimos con Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe con una Emma Stone, assente alla mostra, mai così scatenata
El Conde di Pablo Larraín che è una rivisitazione del genere vampiresco attraverso la figura di Pinochet
Ferrari di Michael Mann con Adam Driver, Penélope Cruz, Shailene Woodley e il film è concentrato sugli anni cruciali della crisi di questa scuderia e del tragico incidente che metterà fine alla corsa delle mille miglia
Adagio di Stefano Sollima con Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea
Kobieta Z… (Woman of) di Malgorzata Szumowska, Michal Englert
Holly di Fien Troch che aveva vinto nel 2016 la miglior regia nella sezione Orizzonti