Prodotto dalla Film Independent, il cortometraggio firmato Yoo Lee fa parte delle proiezioni in programma al Saturnia Film Festival. Realizzato interamente in stop-motion, “7Lbs 8Oz” racconta di come un incontro casuale con uno sconosciuto in un quartiere del New Jersey City possa insegnare a una giovane madre l’importanza della comunità.
7Lbs 8Oz: La sinossi
Basato sulla storia vera della regista, il cortometraggio racconta di una giovane madre, Yujin, appena trasferitasi in un quartiere del New Jersey, negli Stati Uniti. La protagonista sembra poco propensa a legare con il resto del quartiere, in particolare con un gruppo di anziane apparentemente pettegole che si radunano dalla parte opposta della strada. Un giorno, viene avvicinata da Anthony, un burbero personaggio di quartiere con i piedi pelosi, una catena d’oro stravagante e un accento tipicamente del Jersey. Una sua domanda di semplice cortesia fa esitare e irritare la protagonista.
Anthony, notando il neonato che Yujin ha con sé, punta il suo dito scolorito e chiede: “Quanto pesa?”. Ottenuta la risposta, ovvero “7 libbre e 8 once (all’incirca tre chili)”, l’uomo tira fuori il telefono e chiede alla persona dall’altra parte delle cornetta di “puntare su sette, zero, otto”. Yujin, la madre, se ne torna in casa sua furibonda. Non si è ancora resa conto che Anthony sta semplicemente scommettendo utilizzando i numeri del peso del neonato.
Una volta rientrata in casa, un giovane ladro le ruba la borsa nel passeggino lasciato fuori la porta, ma Anthony salva prontamente la refurtiva. Yujin esce in preda all’ansia, con il timore di non ritrovare più nulla. Fortunatamente, nulla è stato perduto grazie al coinvolgimento del suo vicino di casa, Anthony. Tale avvenimento fa ricredere la giovane madre, la quale inizia a legare sia con Anthony che con le signore anziane radunate dall’altra parte della strada. Una volta mostrata la gentilezza degli abitanti dell’Ottava Strada, la sua nuova casa, Yujin scopre un luogo sicuro, una comunità a cui appartenere, ricca di amici pronti ad aiutarla.
Comunità e accettazione
7Lbs 8Oz mescola umorismo a tematiche importanti, sfidando così le aspettative. Poiché ispirato dall’esperienza alla regista Yoo Lee, trasferitasi nel New Jersey proprio come la protagonista, il cortometraggio si distingue per il tocco personale e intimo che lo rendono un prodotto accogliente e familiare. Nella scena iniziale del film, un cartello che proclama il quartiere “Così lontano da New York City!” dà l’impressione che la gente si opponga fermamente ai luoghi di gentrificazione che caratterizzano la Grande Mela, facendo così dell’Ottava Strada un’isola.
Yujin, inoltre, si rende immediatamente riconoscibile non solo come nuova arrivata, ma come migrante di una grande città, come espresso dalla meticolosa promessa di “White Glove Service” dipinta sulla fiancata del furgone dei traslochi. Nonostante l’aria sembri fremere di conflitto, quest’ultimo non si materializzerà mai quando il veterano Anthony e l’outsider si incrociano davanti al passeggino.
Nonostante i modi rozzi di lui e l’aria sdegnosa delle signore anziane, Yujin scopre che il suo nuovo quartiere è più dolce e tollerante di quanto abbia previsto. Yujin scopre, di fatto, un nuovo mondo fatto di scambi di dolci e polpette, battute e favori senza desiderare nulla in cambio. La paura di non venire accettata si dimostra, quindi, in realtà infondata: l’Ottava Strada rappresenta, invece, un luogo di comunità e affetto.
Il ruolo chiave dello stop-motion
Non è raro che i lavori d’animazione riescano a dare dei tocchi in più d’intimità e dolcezza, e “7Lbs e 8Oz” non è da meno. In particolare, l’utilizzo dello stop-motion, che trasforma i personaggi in pupazzetti colorati ed espressivi, a loro volta circondati da piccole casette e dettagli colorati, riesce a trasmettere perfettamente il messaggio voluto da Yoo Lee.
In una moltitudine di colori e forme, il cortometraggio si presenta come un piccolo universo multiculturale, a tratti quasi fiabesco, che coinvolge lo spettatore in un ambiente tenero, accogliente e familiare. Non solo, ma la trasformazione, attraverso la caratterizzazione dei personaggi in sorta di piccoli pupazzi, aiuta a comprendere di più quanto sia sbagliato giudicare un libro dalla copertina. Di fatto, si capisce fin dall’inizio che Anthony non rappresenta un pericolo né per Yujin né per il quartiere. Eppure si cade comunque nella trappola della regista, aspettando il momento rivelativo che fa crollare i pregiudizi della titubante Yujin.
7Lbs e 8Oz di Yoo Lee non si distingue per l’originalità dei temi trattati, e neanche per l’utilizzo dell’animazione in stop-motion, ma per la sua natura intima ed espressiva. La caratterizzazione dei personaggi e la semplicità della trama rendono naturale empatizzare con loro e le loro storie. Inoltre, lo sfondo musicale addolcisce ancora di più il susseguirsi delle azioni.
Si può facilmente dire che, nonostante i temi triti e ritriti alla base del cortometraggio, e la natura personale della storia raccontata, “7 libbre e 8 once” si presenta, comunque, come un lavoro originale capace di suscitare grande interesse ed empatia. Sicuramente una storia da non perdere.