Buon compleanno Noemi è un pugno allo stomaco che non può lasciare indifferenti. Una storia violenta che spezza il corpo, la mente, l’anima. Arriva all’Alta Marea Festival il pluripremiato cortometraggio della giovane regista Angela Bevilacqua, e sicuramente non lascerà delusi gli avventori del festival.
Una storia forte
Il cortometraggio della regista napoletana è un’opera potente e che non si fa scrupoli. Con coraggio prende lo spettatore e lo colpisce con violenza, frastornandolo e spezzando le sue resistenze. Noemi è in procinto di compiere diciassette anni e decide di passare la notte e di avere il suo primo rapporto sessuale con il suo fidanzato. È una notte speciale per la ragazza, ma la vita segue raramente i piani e una notte da sogno si tramuterà nel più terribile degli incubi. Da una trama semplice, la Bevilacqua riesce a costruire un racconto che mette a dura prova il cuore degli spettatori.
Il corto è stato prodotto da Fata Verde Production e distribuito da Tiny Distribution
La vittoria dell’oscurità
Buon Compleanno Noemi ha uno sviluppo egregio. Ogni aspetto della messa in scena si rivela funzionale alla narrazione, concorrendo alla costruzione di una drammaturgia che gira intorno alla fotografia del film. Sin dalle primissime battute il contrasto tra luce ed oscurità viene posto come prima chiave di lettura. La camera di Noemi è illuminata in maniera morbida; la ragazza indossa una felpa rosa così come rosa sono le pareti e i peluche sul letto. È la stanza da letto di una bambina che decide di affrontare un passo importante con il ragazzo che ama. Di contro, la cucina dove il padre è intento a giocare una partita di poker con individui poco raccomandabili è caratterizzata dall’oscurità. Una sola luce illumina il tavolo con le carte e tutto il resto è invaso da una penombra inquietante, così come inquietanti sono gli individui che partecipano alla partita. Grazie all’ottimo uso della luce, e della sua assenza, sembra quasi di sentire l’odore acre del fumo delle sigarette e del caffè che Noemi prepara ai giocatori.
Una regia solida
A livello registico Bevilacqua non compie, giustamente, nessun atto rivoluzionario. Lascia fluire senza intromissioni le scene, facendo immergere lo spettatore nel racconto che via via prende dei contorni quasi orrorifici dal punto di vista psicologico. Buona la gestione dei primi piani che lasciano trasparire la emozioni dei protagonisti. Una nota di merito va sicuramente rivolta alle interpretazioni. Simona Petrosino è una Noemi perfetta. Antonio Buonanno interpreta Vincenzo, il padre della ragazza, con un’intensità che buca lo schermo.
In conclusione
Buon compleanno Noemi è uno di quei titoli da vedere quasi in modo obbligatorio. Una storia che non può lasciare indifferenti e che scuote fortemente lo spettatore. Dalla messa in scena ai costumi, dalla fotografia alle interpretazioni; tutto concorre perfettamente alla costruzione di un cortometraggio meritevole di tutte le lodi che ha acquisito sin dalla sua prima apparizione.
Il festival