Un viaggio onirico tra i paesaggi annebbiati dell’Andalusia di alcuni passeggeri su un traghetto, intento ad attraversare le due sponde di un fiume.
Alcuni passeggeri attraversano un fiume a bordo di un piccolo traghetto. Nebbia, sussurri e volti si mescolano tra di loro in uno scenario suggestivo colmo di suspense. Mentre il tempo passa, la riva si avvicina e le persone si preparano ad affrontare un’altra parte del loro viaggio.
Aqueronte Un Viaggio carico di significato
Tra nebbia vaporosa e voci soffuse, si incontrano un cast di personaggi immersi in uno spazio sospeso. Il fiume su cui viaggia il traghetto sembra rievocare, il fiume Stige della mitologia greca, dove i defunti vengono trasportati nell’oltretomba da Acheronte, il traghettatore di anime.
Pur trattandosi di un viaggio breve, Manuel Muñoz Rivas trasforma questa banale esperienza quotidiana, in un vero e proprio viaggio metafisico, allungando al massimo lo spazio temporale in cui si svolge. Il pagamento dei passeggeri al traghettatore, alla fine del viaggio, è l’ennesimo richiamo alla mitologia e alle anime dei defunti che pagano per essere trasportati nell’aldilà.
In questo viaggio onirico, Manuel Muñoz Rivas gioca con la rappresentazione di vita e morte; i personaggi sono spesso intenti a intrattenere delle conversazioni sulla morte (tema ricorrente del corto) spesso sovrapposte a immagini di bambini e neonati.
In una lunga sequenza di primi piani, il regista ci mostra una serie di persone addormentate durante il viaggio, alternando volti di bambini a quelli di persone anziane; si risveglieranno solo quando il viaggio è ormai concluso e il traghetto ha finalmente raggiunto l’altra sponda, ma i passeggeri potranno scendere solo dopo aver pagato il pedaggio.
Il sonno dei passeggeri non può che essere un’analogia della morte stessa, mentre l’arrivo sull’altra sponda del lago simboleggia l’arrivo nell’aldilà delle anime dei defunti.
Frammenti di spazio e tempo
In questo corto sono presenti tutti quegli elementi che possono essere identificati come i veri punti cardine della cinematografia: il movimento, i volti e i corpi, il paesaggio suggestivo, luci e ombre e la forza latente dell’invisibile.
Muñoz Rivas presta particolare attenzione all’estetica e alla poetica del paesaggio, concentrandosi molto sul valore fotogenico del volto umano, fornendosi di un approccio ibrido che mira a oltrepassare le etichette e le convenzioni di genere, al fine di privilegiare quello che può essere definito come “cinema della presenza” piuttosto che “cinema della rappresentazione”.
In conclusione, si può dire che l’unione di questi elementi ha permesso al regista di poter modellare i frammenti dello spazio-tempo, dando vita a uno scenario surreale, che oscilla tra la vita e la morte. Sull’acqua il tempo si dilata e la destinazione è sempre più lontana: il movimento stesso e la forza delle immagini sembrano diventare l’unica certezza.
Aqureonte
Anno: 2023
Durata: 26 min
Genere: Drammatico
Nazionalita: Spagnola
Regia: Manuel Muñoz Rivas
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