‘Things Unheard Of’: un film di Ramazan Kilic

Things Unheard Of è un cortometraggio del 2023, scritto e diretto da Ramazan Kilic, prodotto da Remofilms e Sineaktif. Già vincitore di numerosi premi in vari Festival a cui ha partecipato, arriva anche al Dieciminuti Film Festival.

Sevin, una ragazzina curda di circa dieci anni, vuole riportare il sorriso sul volto della nonna (muta) dopo che l’esercito turco ha impedito la visione di canali in lingua curda.

Trama

La prima inquadratura di Things Unheard Of è un establishing shot che ci mostra una collina che dà tutta l’impressione di controllare il villaggio sottostante. Su questa collina, infatti, sono presenti una mezzaluna crescente, una stella e una scritta emblematica che recita: “come è felice colui che si dichiara turco”. Il villaggio sottostante fa parte, non a caso, della regione del Kurdistan.

All’interno delle case del villaggio sono presenti famiglie che hanno come unica finestra sul mondo un televisore che trasmette canali in lingua curda, funzionante grazie all’uso di parabole e decoder. Questa, ovviamente, è cosa niente affatto gradita ai militari turchi, i quali, prontamente, entrano in scena (senza mai essere inquadrati in volto) e staccano tutto ciò che permette l’affacciarsi a questa finestra.

Sevin, allora, per non deludere la nonna proverà a riportare la felicità sul suo volto compiendo un gesto tanto piccolo quanto rivoluzionario, facendo sì che la poesia e l’immaginazione possano aggirare qualunque tipo di censura.

Una piccola rivoluzione

Things Unheard Of è un piccolo grande film che dura più o meno quindici minuti, ma nel quale possiamo riscontrare tanti spunti di riflessione.  Sono presenti tantissimi temi che conosciamo già. Dall’autodeterminazione, all’oppressione dei diritti, dalla prevaricazione, alla censura. Sevin, però, grazie all’immaginazione e all’animo poetico che solo un bambino può avere, è in grado di contrastare tutto questo, grazie ad un inconsapevole atto rivoluzionario e dissidente, appunto, da bambino.

La scintilla che farà avere il colpo di genio a Sevin è la storia, che la madre le racconta, del pavone accudito da un corvo. Da questa, Sevin capisce che alle volte bastano i sogni ad aggirare prevaricazioni e soprusi. L’iniziativa di Sevin porterà ad una mobilitazione di tutta la comunità per far sì che la nonna possa riavere la finestra sul mondo di prima.

Il gesto di Sevin, però, non servirà solo a restituirgliela, ma anche a dare un segnale forte di autodeterminazione (almeno) per la piccola comunità.