Disponibile solo nello store FanFactory e su Dvd-store, è in vendita grazie a Paramount e Plaion pictures l’edizione collector’s steelbook di Scream VI. Inserita in slipcase cartonato, un’edizione che dispensa sia in 4K Ultra HD che su supporto blu-ray il sesto capitolo della saga iniziata da Wes Craven. Capitolo che, come nel caso dell’apprezzabile precedente, semplicemente intitolato Scream, vede al timone di regia Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett. Un capitolo che trasferisce sulle strade di New York i sanguinosi omicidi attuati dal Ghostface di turno; del quale, ovviamente, bisognerà scoprire l’identità.
Un trasferimento nella Grande Mela, dunque, come già avvenne per il Jason Voorhees di Venerdì 13 parte VIII – Incubo a Manhattan di Rob Hedden.
Pellicola non a caso televisivamente omaggiata durante i primi minuti di visione del film (con tanto di giovane in scena che si chiama proprio Jason). Quindi, si comincia con un cameo per la Samara Weaving di Finché morte non ci separi calata nei panni di professoressa di storia del cinema. Cameo al servizio del consueto prologo con delitto, come sempre rivisitato e stravolto rispetto ai classici meccanismi screamiani cui eravamo abituati. Poi si prosegue con il ritorno dei sopravvissuti alla strage del quinto tassello: Melissa Barrera, Jenna Ortega, Jasmin Savoy Brown e Mason Gooding. E fino ad oggi si era giocato con le regole dello slasher movie, dei sequel, delle trilogie, dei reboot e dei cosiddetti requel. In Scream VI, invece, si parla del fatto che i seguiti non vengono più prodotti per lasciare spazio alle saghe, dove tutto è riportato in grande.

Bisogna inoltre aspettarsi l’opposto di qualunque cosa sia accaduta prima e non ci si deve mai fidare dell’amore. Ma, soprattutto, nessuno è al sicuro, compresi i protagonisti storici. Dei quali, come ormai è noto, non ritroviamo la Sidney Prescott di Neve Campbell. Mentre è ancora della partita la giornalista Gale Weathers alias Courteney Cox e viene recuperata da Scream 4 Hayden Panettiere, ora lavorante nell’FBI. Figure cui si aggiungono il belloccio John Segarra, il verginello Jack Champion, la omosessuale Devyn Nekoda, un Dermot Mulroney poliziotto e sua figlia Liana Liberato. Man mano che, tra grattacieli e vicoli fumosi, una delle migliori situazioni si rivela essere quella tesissima con scala sospesa nel vuoto.
Situazione alla cui realizzazione cui viene dedicata una featurette presente tra i contenuti extra presenti in entrambi i dischi.
Insieme a commento audio, otto minuti di making of, dieci sul metacinema nel franchise, quattordici incentrati sui personaggi e circa undici sulla squenza del cinema. Senza contare i sei minuti relativi al momento della metropolitana e i quasi cinque improntati sull’attacco all’interno del minimarket. Attacco in cui, tra l’altro, l’assassino, che solitamente vediamo sfruttare come arma un affilato pugnale, utilizza per la prima volta nella serie un fucile a pompa. Se poi aggiungiamo che la rivelazione finale è piuttosto inaspettata, non possiamo che annoverare Scream VI tra i più riusciti dell’esalogia. In quanto altamente movimentato e nient’affatto noioso nel rispolverare in maniera evidente quelle che furono la struttura e le caratteristiche di Scream 2. Con sei card incluse nella confezione.