The Right Words, primo cortometraggio del regista francese Adrian Moyse Dullin, è in concorso al Saturnia Film Festival, festival che si tiene dal 26 al 30 luglio nei luoghi simbolo del territorio: Marciano, Sorano, Montemerano, Rocchette di Fazio e Saturnia.
Il corto, nella selezione ufficiale dei cortometraggi internazionali, è in programma per il 28 luglio in Piazza Vittorio Veneto.
The Right Words la trama
Kenza, 15 anni, e il fratello minore Mahdi, 13 anni, si umiliano e deridono regolarmente sui social media. Mentre viaggiano in autobus, Kenza, insieme all’amica Aïssa, condivide online una poesia d’amore scritta dal fratello. L’oggetto è Jada, ragazza di cui è segretamente innamorato ma che non sa della sua esistenza.
Dopo averlo pubblicamente mortificato, la sorella fa credere a Mahdi che Jada stia per lasciare la città e lo spinge a confessare il suo amore sotto gli sguardi curiosi e connessi dei presenti.
E non sarà l’unico ad esternare un sentimento.
La paura di mostrarsi
Adrian Moyse Dullin nella sua opera prima rievoca l’età adolescenziale e lo stato di transizione che essa comporta.
Ripropone i conflitti interiori del cambiamento, l’entusiasmo della scoperta di un nuovo io e allo stesso tempo la vergogna a mostrare sé stessi e la propria unicità agli altri, per paura di non inserirsi e non essere all’altezza delle aspettative.
Racconta la difficoltà dei personaggi a spogliarsi da sovrastrutture imposte e a mostrare la propria identità e verità.
I protagonisti di The Right Words sono infatti giovanissimi che filtrano la realtà tramite la videocamera dei telefonini e l’uso di Snapchat. Sono ragazzi e ragazze che subiscono gli effetti dei social network, dove vige la regola dell’apparenza: tutto sembra vero e niente è reale.
Ma la realtà, appunto, non è Snapchat. Mahdi, inseguendola fuori dal bus, si dichiara con successo a Jada; Aïssa, con una carezza, fa capire a Kenza che c’è altro dietro la sua amicizia.
Il ragazzo timido e romantico si mostra per com’è e vince le sue paure. La ragazza spavalda, in un attimo fugace e coraggioso, espone la sua fragilità. Le parole giuste, il gesto giusto. Per arrivarci, a volte, basta, per quanto possa spaventare, rimanere sé stessi.