A Violante Placido il Premio ‘Donne nel Cinema’. Premiata dalle due interessanti direttrici Angela Failla e Eva Basteiro-Bertolì, Violante è gentile, centrata e bellissima.
L’attrice internazionale Violante Placido ha ricevuto, nella splendida cornice della piazza del Municipio di Caltagirone, Patrimonio Culturale UNESCO, il riconoscimento che sottolinea il merito e il potenziale dell’universo femminile nel cinema. Taxidrivers l’ha incontrata

GSS: che giorno sei nata?
VP: 01 maggio
GSS: che rapporto hai con l’arte figurativa?
VP: sono affascinatissima dall’arte, dalla bellezza, dell’espressione, anche quella più inafferrabile dell’arte, quella che rompe degli schemi come nel contemporaneo. Spazio poi con tutta la nostra storia italiana, con i nostri artisti meravigliosi che ci stupiscono. Eppure amo i classici: Michelangelo, Leonardo, Caravaggio. Ma anche l’evoluzione dell’arte nel tempo è interessante. L’arte è espressione della società. Prima del cinema c’era l’arte, c’erano i dipinti. Mio padre quest’anno ha fatto L’ombra di Caravaggio Possiamo dire che Michelangelo Merisi detto appunto il Caravaggio era di fatto un regista e non solo un pittore dato che il cinema non esisteva ancora. Sapeva giocare con la luce e le ombre sulle tele come nel senso metaforico, e rendeva immortali i derelitti, gli ultimi dimostrando un vero spirito cristiano mentre la chiesa più volte riteneva questa sua scelta offensiva nei confronti della chiesa, un vero paradosso.
GSS: quindi vai alle mostre, collezioni, compri arte?
VP: No non compro arte, ma ho un Keith Haring e due Pietro Ruffo. Recentemente sono stata a Trieste al Museo della Moda che è diventato un centro nevralgico e li mi raccontavano che gli artisti che creano moda partono da qualcosa di più profondo, dietro a una ferita aprono un percorso, partono da un trauma che diventa bellezza. Gli artisti veri scavano dentro e trasformano in arte la loro percezione delle cose.
GSS: sei qui anche per un Premio alle donne. Quanto valore ha per te che sei donna, artista, che abbraccia più forme; dalla musica al canto, alla recitazione. Che ne pensi dello spazio da dedicare alle donne nel cinema: dalla produzione, alla regia, alla recitazione. E’ giusto? Fai parte di qualche associazione o movimento per le donne, per la loro difesa, anche artistica?
VP: ma io per carattere sono più un battitore libero, sono più solitaria. Però capitano occasioni dove vengo invitata e do il mio contributo. Per esempio alle officine Pasolini ho partecipato a un evento dedicato alle donne, organizzato da Tosca, in favore delle donne iraniane con proiezione di un film che esplora l’oppressione femminile. Trovo che sia importante mantenere vive le nostre conquiste e farne delle altre perché ancora c’è da fare. Si il premio lo sento molto, ha valore per me, ma è più l’indipendenza personale che ti permette di essere libera. E’ importante. Non voglio fare differenza tra uomo e donna, ma non dobbiamo permettere di essere relegato solo a certi spazi o certi ruoli, perché altrimenti iniziamo a subire una scelta della società che non ha la nostra luce. Dobbiamo essere presenti per raccontarci il più possibile. Innanzitutto con noi stesse.
GSS: non hai mai fatto produzione o regia
VP: Al momento non sono nel mio orizzonte.

GSS: musica, cinema, canti, reciti, sei mamma, moglie, ma di notte dormi? Come riesce una donna a coniugare mille attività
VP: io do molto valore a un pò di sano ozio. Non ho la nevrosi del lavoro. Nutro le mie passioni, ma non devo fare fare fare per forza. Mi sono lasciata tanto spazio per fare la mamma, ma alterno momenti di quiete ad altri di produzione molto intensi. Spesso si tende a perdere il contatto con se stessi e poi non sai più chi sei. Questo non mi appartiene. Mi nutro anche di viaggi, che ci permettono di guardare oltre la nostra realtà quotidiana e ci arricchiscono sia culturalmente che umanamente.

GSS: qui, a Caltagirone, siamo in una città d’arte, patrimonio dell’UNESCO. Ci sono architetture splendide barocche, sedimentazione di culture, sede di creazione di maioliche e ceramiche centenarie in tradizione e bellezza. come ti senti con tutta questa arte? E’ la prima volta che vieni qui? E che rapporto hai con la Sicilia?
VP: si è la prima volta che vengo a Caltagirone, e devo dire che sono rimasta stregata. Spicca davvero per la sua unicità. L’Italia è tutta un gioiello. La Sicilia emana un’energia potente e ti ammalia molto. e magica.
GSS: E’ una regione erotica per me cosa ne pensi?
VP: che ti conquista con tutto, dal cibo, alla gente, all’arte. ha un carisma prepotente.
GSS: serie tv, cinema tradizionale o teatro?
VP: il teatro. Ogni volta che vado mi stupisco di quanto sia magico. E’ un viaggio a sé e trovo che sia più facile che resista il teatro che non il cinema. Ma vedremo. Non sono una fanatica di serie tv e non riesco a seguirle tutte, sono ormai tantissime. La sera arrivo stravolta. Con il mio compagno cerchiamo di vederle, ma lui le inizia non mi aspetta e io non riesco a mai a finirle.
Nelle serie trovo che i personaggi siano costruiti approfonditamente i dialoghi delineano bene le personalità e le varie dinamiche meglio che in molto film, certo con più episodi si ha anche modo e tempo di stratificare non solo i protagonisti. A dicembre uscirà Improvvisamente a Natale mi sposo sequel di Improvvisamente Natale di cui stanno facendo un remake gli americani. E poi quest’anno ho girato un film internazionale de regista brasiliano Marcos Jorge Il cuoco dei Boss e li il personaggio è tutto fuorché rassicurante.
GSS: nuovi progetti?
VP: Torno a teatro. Partiamo da Lucca a fine novembre con uno spettacolo, mai portato in Italia, con più contaminazioni a livello di costruzione visiva, sonora. E’ 1984 di George Orwell, un lavoro super contemporaneo sia per la messa in scena.Lo spettatore deve fare un viaggio attivo che ti porta a farti delle domande. Non si sa se si è in un incubo o nella realtà. E i temi sono la società che ci manipola, la difficolta di discernere verità da bugia. Ti invita a porti delle domande. E’ anche un invito a pensare con la propria testa.
GSS: un regista con cui vorresti lavorare?
VP: In Italia amo molto Virzì, perchè secondo me descrive bene le donne, le sa dirigere e mi piacerebbe avere a che fare con la sua sensibilità. Poi amo anche Garrone la forza viscerale del suo cinema capace di raccontare personaggi e storie più oscure, ma anche toccanti dove il bene ed il male si mescolano prepotentemente.
Darren Aronofsky capace di cucire addosso i personaggi e di trasportare il pubblico in viaggi travolgenti e dove niente sarà più come prima.
GSS: Come hai fatto con Moana Pozzi?
VP: Beh è stata esperienza incredibile. Pensa che l’ho anche sognata prima di interpretarla: lei è arrivata in sogno. Mi ha abbracciato e mi ha sorriso. Avevo un insieme di emozioni contrastanti ma la cosa certa è che volevo interpretarla, ed ho avuto un po’ di quella sana follia che mi ha fatto superare le mie paure.

La seconda edizione del Caltagirone Short FilmFest, nel centro storico della cittadina siciliana Patrimonio Culturale UNESCO, annuncia
Violante Placido al Caltagirone Short Film Fest. La biografia
Violante Placido debutta al cinema nel 1996 con il primo ruolo di rilievo: è la protagonista femminile di ‘Jack Frusciante è uscito dal gruppo’ tratto dall’omonimo romanzo di Enrico Brizzi accanto al debuttante Stefano Accorsi.
Prosegue quindi la sua carriera di attrice sia in Italia che all’estero. Sono numerosi i registi e gli attori con i quali ha lavorato: Harvey Keitel, Bob Hoskins, Vincent Gallo, George Clooney, Daniel Auteuil, Mathieu Kassovitz e registi come Pupi Avati, Sergio Rubini, Giovanni Veronesi, Michele
Placido, Francesco Patierno ma anche il grande fotografo e regista Anton Corbijn che la dirige in ‘The American’
Nel 2012 interpreta Nadya in ‘Ghost Rider – Spirito di vendetta’ accanto a Nicolas Cage. Per la rete SKY ha interpretato ‘Moana’, la biopic dell’attrice Moana Pozzi, una personalità tanto celebre quanto controversa. La vediamo anche nella serie televisiva tratta dal film di Luc Besson ‘Transporter:
The Series’, nelle vesti di Cat al fianco di Chris Vance. E’ anche al fianco di Michele Riondino nel film Restiamo Amici di Antonello Grimaldi.
Violante porta avanti anche la sua passione nella musica ed è cantautrice dei suoi due album Don’t be shy (2006) e Sheepwolf (2013) album, brani scritti quasi tutti in inglese. Duetta con Bugo in Amore mio infinito e con Mauro Ermanno Giovanardi nella storica Bang Bang in versione italiana.
Il Caltagirone Short FilmFest, con la direzione artistica della giornalista e scrittrice Angela Failla e della producer, attrice e cantante Eva Basteiro-Bertolí, è un evento organizzato dal Comune di Caltagirone ed è dal medesimo patrocinato insieme alla Regione Sicilia.
Tutti i dettagli e gli aggiornamenti sul sito ufficiale del Caltagirone Short FilmFest
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