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Caltagirone Short Film Fest

Angela Failla, esplosiva direttrice del Caltagirone Short Film Fest, a colloquio scaligero

La vita è fatta a scale c'è chi scende e c'è chi sale! Su e giù dalla meravigliosa ed emblematica scala di Caltagirone, abbiamo incontrato un portento: Angela Failla. Scrittrice, giornalista, appassionata di cinema, blogger e direttrice del Caltagirone Short Film Fest, si racconta nella capacità unica di questo festival di far dialogare musica, cinema comicità e tanta sicilianità

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Caltagirone

A colloquio con Angela Failla, esplosiva direttrice del Caltagirone Short Film Fest.

La vita è fatta a scale c’è chi scende e c’è chi sale!

Chi non avesse mai percorso la portentosa Scalinata di Santa Maria del Monte (in siciliano A Scala dâ Matrìci), meravigliosa opera civile costruita nel 1606 per collegare la parte antica di Caltagirone alla nuova città più alta, è bene che lo faccia al più presto.

Musulmana, normanna, sveva, angioina, aragonese, la griglia dei passaggi culturali si imprime tutta qui, lasciando un segno indelebile: quello della accoglienza totale che sfocia in bellezza. Tutta sicula.

Lunga oltre 130 metri, fiancheggiata da edifici balconati, ricchi di barocco siculo ed eterogenee formazioni architettoniche, sedimentate da conquiste e pacifici raccordi, la scalinata è uno dei monumenti identificativi della città, a tal punto da esserne un suo sfavillante emblema.

In ogni scalino decorata dalle colorate maioliche, ceramiche policrome, che rendono famosa la città, essa sfocia esattamente nella piazza che accoglie questo luminoso e giovane festival, ideato da Angela Failla. Il Caltagirone Short Film Fest, appunto, in cui si rende bellezza, arte, cultura visiva della Sicilia un optimum quidque da vivere.

 

Failla, direttrice del Caltagirone Short Film Fest è inoltre scrittrice, giornalista, sceneggiatrice, appassionata di cinema. Si racconta umanamente a Taxidrivers.it 

 

Caltagirone scala

 

Angela Failla, laureata in Economia e Commercio all’Università degli studi di Catania, nel 2008 inizia il suo percorso giornalistico scrivendo di cultura, libri e arte presso la testata L’Obiettivo. In seguito, dopo aver collaborato con altre testate, tra cui Il Giornale di SiciliaLa Sicilia e aver diretto il blog Blogtaormina, nel 2015 realizza interviste per i settimanili Visto TV e Novella 2000. A partire dal 2017 collabora con il magazine di Raiuno La vita in diretta. Scrive per la rubrica sportiva nata dal Fatto Quotidiano Io gioco pulito e ha pubblicato quattro romanzi. Chissà se si chiamava amore (Giovane Holden Edizioni) nel 2008, M’ama o non m’ama (Gruppo Albatros) nel 2011, Il collezionista di bambole (Graus Editore) nel 2013 e Il Giocattolaio edito da Yume Edizioni nel 2020.

Capacità più unica che rara di Angela è quella di saper unire talenti diversi, apparentemente distanti, farli interagire e dare loro visibilità. In sostanza il vero ruolo di un direttore privo di ego, ma ricco di fantasia e visione.

 

 

caltagirone short

 

Intervista alla direttrice Angela Failla, alla guida della seconda edizione del Caltagirone Short FilmFest

Angela failla

GSS: che giorno sei nata?

AF: 02 aprile

GSS: come nasce l’amore per il cinema? E il primo film che hai amato?

AF: la passione del cinema ce l’ho da sempre. Forse grazie a papà che ha sempre visto i film di Totò e le vecchie pellicole che poi vedevamo assieme. Così mi sono appassionata e specializzata nel ramo spettacolo, mostre del cinema, festival, anche se sono laureata in Economia e Commercio. Ci vuole una mente che sa fare un pò di tutto e tengo pronto un piano B.

I miei film preferiti, visti e rivisti sono Goonies, visto a 12 anni. Poi l’altro è Cowboy col velo da sposa, visto 20 volte. Poi il terzo è Totòtruffa.

GSS: come sono i presupposti per questa seconda edizione dopo il successo della prima. Nuove idee, progetti?

AF: Lo scorso anno la gente ha parlato molto de il Caltagirone Short Film Fest che ha registrato un numero di presenze altissimo, persino a rischio sicurezza.

devo dire che tutto è nato dalla pandemia, un crollo del lavoro, tutto era fermo. Né mostre del cinema, i film bloccati, così come i set. Ho cominciato così a pensare a quello che mi mancava, cioè tutto quello che gira attorno al cinema. Personaggi, interviste, scambio, dialogo.

Tornado da Bari – dove vivo – nella mia Caltagirone – città d’origine – ho rivisto il paese come non l’avevo mai colto. Credo che sia questo che mi ha fatto pensare alla mia prima edizione, con figure professionali per un festival, simili a quelli dove vado di solito: la mostra del cinema di Venezia o Roma. Ho puntato però sui corti e sui giovani che stanno vivendo di vita propria. Tanti attori importanti e registi infatti hanno iniziato con i corti, come ha fatto il David, premiandoli. Ho deciso poi di mettere anche delle serate più variegate con ospiti, comici, momenti musicali, cosa che è diventata forse la forza di questo festival.

GSS: progetti nuovi di questa edizione, cortometraggi e videoclip?

AF: di sicuro vogliamo puntare sui giovani. Ci sono tanti talenti anche locali costretti a uscire per avere successo. Qui vogliamo dare anche un minimo di visibilità a questi ragazzi e puntiamo proprio ai giovani, come Guglielmo Poggi attore, altri emergenti come Filippo Conti e premi a loro rivolti. Volevamo proprio dare voce ai talenti, quelli che si solito non emergono. Nel mio festival, invece, diventano protagonisti.

Proprio per questo i cortometraggi selezionati verranno non solo mostrati durante una delle giornate del festival, ma i corti vincitori saranno proiettati la sera davanti al pubblico. Poi i vincitori verranno premiati sul palco. L’anno scorso siamo riusciti a coinvolgere tutta la città, giovani e vecchi, colti o meno colti. La seconda edizione, quindi, seguirà un po’ il format della prima. Verranno proiettati cortometraggi in concorso e fuori concorso. Avremo una sezione cortometraggi nazionali/internazionali e una cortometraggi siciliani. Quest’anno abbiamo inoltre inserito la sezione videoclip musicali

GSS: come  li avete selezionati ? Quanti ne sono arrivati?

AF: sono 287 da tutto il mondo: Stati Uniti, Francia, Spagna, Italia, di cui molti sono siciliani quest’anno. Anche molti tra i siculi sono stati scelti in base alla tematica, per la storia, la sceneggiatura, la qualità dei vari elementi che andiamo a proiettare. Come ad esempio  ‘Aggrappati a me’, miglior corto siciliano sulla tematica della disabilità. Le altre due sono il tema degli anziani e l’amore.

GSS: Tra i tanti personaggi intervistati nella tua carriera quali ti hanno lasciato il segno. Ne puoi citare almeno due? 

AF: Franco Battiato, non solo per la sua sicilianità è, in assoluto, quello che mi è piaciuto di più, perché scrive e vive di poesie. Poi Gerard Depardieu che è un personaggione. Poi molti altri, tra cui Ronn Moss, che posso definire ormai un amico.

GSS: Per stare in area Marzulliana, un sogno nel cassetto?  

AF: Devo dire che in parte il mio vero sogno l’ho realizzato. Io sono una scrittrice e la mia vita ruota intorno a quello che amo fare da sempre. Sto scrivendo un film per Carlo Tedeschi ‘L’uomo dal turbante rosso’.

GSS: Nient’altro?

AF: Ho un grandissimo sogno: che il mio ultimo romanzo diventi un film. La sceneggiatura de Il  giocattolo l’ho già scritta e trasporla in un film sarebbe fantastico.

 

Iniziato il Caltagirone Short Film Fest, con la direzione artistica della giornalista e scrittrice Angela Failla e della producer, attrice e cantante Eva Basteiro-Bertolí.

L’evento è organizzato dal Comune di Caltagirone ed è dal medesimo patrocinato insieme alla Regione Sicilia. Si tiene dal 13 al 15 luglio 2023

More info al Caltagirone Short Film Fest

Tutti i dettagli e gli aggiornamenti sul sito ufficiale del Caltagirone Short FilmFest