Full Monty – La serie (The Full Monty nella versione originale) è una serie televisiva in otto episodi di genere commedia ideata da Simon Beaufoy e Alice Nutter per Disney Plus. La serie è il sequel del film del 1997 Full Monty – Squattrinati organizzati, scritto dagli stessi sceneggiatori. Diretta da Andrew Chaplin e Catherine Morshead. Prodotta da FXP, Searchlight Television, New Wave Films e Little Island Productions. Il produttore esecutivo è il regista Uberto Pasolini.
Nel cast figurano Robert Carlyle, Mark Addy, Lesley Sharp, Hugo Speer, Paul Barber, Steve Huison, Wim Snape, Tom Wilkinson, Talitha Wing e Paul Clayton.
Corre l’anno 1997, quando l’industria dell’acciaio a Sheffield fallisce. Un gruppo di ex dipendenti decide di spogliarsi integralmente per sbarcare il lunario e supportare famiglie e amici. Ecco che vede la luce un evergreen nel mondo cinematografico: Full Monty, trionfante ai Bafta. Full Monty – La Serie nasce per raccontare cosa è successo 25 anni dopo ai protagonisti del film.
Robert Carlyle (Trainspotting, C’era una volta) torna come Gaz. Malandato e senza quattrini, tiene duro con suo figlio Nathan ormai adulto (William Snape, The Beaker Girls, Gentleman Jack) e i suoi figli complicati. Mark Addy, (II Trono di Spade, Il destino di un cavaliere), invece, è Dave, migliore amico di Gaz con cui non ha più rapporti. Dave lavora come bidello nella stessa scuola in cui la moglie è diventata preside. Il suo matrimonio è alla deriva. Hugo Speer (Britannia, Tenebre e ossa) è Guy, un assicuratore, mentre Paul Barber (The Dumping Ground, Gloves Off) è Barrington, meglio conosciuto come Cavallo, anziano e che soffre di accumulo compulsivo. Steve Huison (The Royle Family, Paul, Mick e gli altri) è Lomper e gestisce un bar insieme al marito Dennis (Paul Clayton, The Crown, The Split). Infine Tom Wilkinson (Batman Begins, Michael Clayton) è Gerald, l’ideatore degli spettacoli di Full Monty, impegnato in una passeggiata e un salto al bar.
Full Monty – La serie, corrispondenza e superamento del film cult
Full Monty – La serie si pone sin da subito l’obiettivo di andare in continuità con lo show originale, rispettando registro stilistico e tessuto narrativo del successo del 1997. È per questo che il tipico e irresistibile humour brittanico si amalgama con i toni della satira sociale, tuttavia calati nella contemporaneità.
La precarietà economica e relazionale, i temi politici e sociali di maggiore attualità, le sfide generazionali e locali sono topic sviscerati con un misto di comicità e malinconia che colpisce gli amanti del cult e non solo. L’operazione del sequel funziona, giacché la storia sembra “invecchiata” bene un po’ come il vino. In equilibrio tra ciò che funzionò con il film e il salto in avanti, aprendo ad una riflessione sulla vecchiaia e su come si inserisce come tematica in un contesto più ampio. Il fulcro del racconto coincide con le trasformazioni che questo gruppo di amici ha attraversato negli anni, mentre intorno a loro tutto cambiava.
Ogni episodio mostra sfaccettature argomentative differenti, con la musica come leit motiv della narrazione. La natura episodica del sequel rende la denuncia sociale incalzante e fa apparire Full Monty – La serie come un prodotto più denso del lungometraggio. I drammi delle classi meno abbienti sono scoperchiati in modo intelligente ma senza filtri, al fine di conferire al racconto una pelle amarissima e tragica. Questo fa sì che la coralità amicale del film lasci spazio alla narrazione di una collettività estesa, poiché il racconto del singolo assume una valenza simbolica. Se l’aspettativa è quella della leggerezza, si rischia di rimanere delusi. I registri comico e drammatico si alternano, ma la ragnatela narrativa svela uno scenario che pende maggiormente verso il dolore e la rabbia, scaturite dalla storia dei protagonisti e diffuse a più livelli. Sono inoltre presenti nella trama escamotage di natura “commerciale” che espongono il prodotto ad una perdita, seppur parziale, di autenticità, custodita gelosamente grazie ai toni e alla scelta di mantenere il cast originale.
Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers