Premio speciale della giuria nella sezione Amarcorti all’Umbria Film Festival 2023 per Jamal Tosmal, cortometraggio di Martina Pastori. Un film concitato, ma fresco. Due protagonisti continuamente in fuga che cercano una via d’uscita sapendo di poter contare sempre l’uno sull’altro.
La trama di Jamal Tosmal
Jamal Tosmal è una commedia cinica e strampalata. I due protagonisti vivranno un’avventura “coming of age” tragicomica nelle periferie di Marsiglia, che li porterà a scoprire che oltre ai palazzoni, vi possono scoprire dei “tesori” incredibili e inaspettati. (Fonte: Umbria Film Festival)
La recensione
Una storia che, come detto, fa stare con il fiato sospeso, ma fa anche sorridere e, come giusto che sia, anche riflettere.
I due protagonisti corrono e si rincorrono. Sono due amici, due grandi amici, di quelli che una volta trovati non puoi e non devi lasciarti sfuggire. Inseparabili in tutto e per tutto si ritrovano in una Marsiglia che sta loro stretta. Vorrebbero scappare, anche solo mentalmente. Lì le persone li conoscono, e talvolta li giudicano. Solo perché un po’ più forti e, al tempo stesso, un po’ più fragili.
Jamal Tosmal: Marsiglia è il terzo protagonista
Marsiglia, personaggio a tutti gli effetti, al pari dei due ragazzi, è mostrata dal loro punto di vista. E, non a caso, somiglia proprio a questi antieroi scapestrati e diversi. Due eroi che, nonostante tutto e tutti, amano questa città e si trovano a proprio agio a viverci, tanto da conoscerla perfettamente. Non è un caso che il loro vagare e le loro corse frenetiche fra le strade siano praticamente impossibili da intercettare. È un luogo che conoscono solo loro.
La Marsiglia che loro conoscono e frequentano non sarà la classica Marsiglia. Ma è una Marsiglia a misura loro. Una Marsiglia nella quale, se succede qualcosa, tutti sanno di cosa si tratta perché tutti conoscono tutti. Ma soprattutto è una Marsiglia nella quale i due protagonisti riuscirebbero a trovarsi sempre e comunque.
Due antieroi
I protagonisti di Jamal Tosmal sono due antieroi. Due ragazzi, in parte considerati e considerabili diversi, emarginati. Ma, proprio per questo, due persone reali con le quali poter empatizzare.
Nessuno è perfetto e loro ne sono l’emblema. Nonostante gli errori che compiono e i guai nei quali si cacciano, a farla da padrona è la loro amicizia che arriva anche a dare loro insegnamenti e regole da seguire. Per ricongiungersi sembrano disposti a tutto, anche a capire cosa è giusto e cosa sbagliato.
Il ritmo e la tecnica
Martina Pastori con il suo Jamal Tosmal dimostra sicurezza e padronanza del mezzo. E soprattutto è abile nel mescolare tipologie di approccio e stili diversi tra loro. In particolare, nella sequenza riassuntiva, sembra di essere a metà strada tra un videoclip e un video amatoriale. Ed è proprio questa capacità di unire approcci diversi in un unico mezzo che funziona e fa funzionare la storia.
Sono Veronica e qui puoi trovare altri miei articoli