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Sentiero Film Factory

‘Tria: del sentimento del tradire’ la recensione del cortometraggio

Un mondo cupo e distopico che invita a riflettere

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tria del sentimento del tradire

Tria: del sentimento del tradire è un vero e proprio dramma. Il cortometraggio, diretto da Giulia Grandinetti, presentato nella sezione Amarcorti dell’Umbria Film Festival 2023, dopo essere passato da Venezia nel 2022 e Cisterna arriva al Sentiero Film Factory, di cui Taxi drivers è media partner. Un destino tremendo coinvolge tre sorelle: chi sopravvivrà?

In una Roma distopica, vige una legge per cui le famiglie immigrate non possono avere più di tre figli. Se ne arriva un quarto, lo si deve far nascere, ma poi uno dev’essere ucciso, dando alle femmine la precedenza per il sacrificio. Zoe, Iris e Clio sono tre sorelle, ma una di loro presto verrà uccisa.

La recensione

È una Roma distopica il luogo nel quale la storia si svolge, ma in realtà è ispirata al modello greco (non a caso la lingua utilizzata è proprio quella). Ed è per questo che può apparire fin troppo assurda. Anche se forse è soltanto perché lontana da noi e dal nostro modo di percepire la realtà.

Dalla musica ai colori all’impostazione stessa della storia. Tutto sembra andare fuori i classici schemi. Anche perché tutto si mescola, realtà e finzione in primis. Non si capisce cosa è reale e cosa immaginario.

tria del sentimento del tradire

Il tradimento al centro di Tria: del sentimento del tradire

Giulia Grandinetti con il suo Tria: del sentimento del tradire mette in luce proprio quest’ultima parola. Il tradimento diventa il focus principale della storia, quel sentimento attorno al quale ruota l’intera narrazione. Ed è abile nel descriverlo non in maniera univoca, ma dandone più sfaccettature e più punti di vista.

Dei colori quasi irreali portano a concentrarsi e a porre l’attenzione sul tema principale.

E proprio il tradimento viene vissuto prima di tutto con la nascita del fratellino piccolo che toglie la possibilità di vivere a una delle sorelle. Inevitabilmente e involontariamente, come anche la stessa Zoe afferma, le tre sorelle non possono essere completamente felici dell’arrivo di questo nuovo membro della famiglia.

Poi c’è quello che i genitori devono per forza fare a discapito di una delle proprie figlie. E qui sta la crudeltà massima: scegliere quale figlia uccidere. Il tutto in seguito a delle prove che devono dimostrare chi di loro merita (più delle altre) di continuare a vivere.

E, dulcis in fundo, il tradimento tra sorelle. Quello scambio, nato da una semplice ipotesi, è anche la morale stessa di Tria: del sentimento del tradire. E ancora di più lo è lo sguardo di una delle sorelle rivolto ai genitori e, indirettamente, allo spettatore.

Sono Veronica e qui puoi trovare altri miei articoli

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Tria: del sentimento del tradire

  • Anno: 2022
  • Durata: 17'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Giulia Grandinetti