Le migliori serie horror su Netflix

Il genere horror sembrerebbe aver trovato la sua dimensione all’interno della serialità, soprattutto nelle miniserie e nelle serie antologiche. Come nei romanzi o nei racconti, questo genere riesce a vivere una nuova identità e Netflix ha catturato il potenziale per regalare al pubblico una grande varietà di titoli.

Nella sua singolarità, il genere horror ha una vasta gamma di temi e livelli rappresentativi, spaziando dal serial killer, allo psicopatico o ai mostri e spettri; ma quello che caratterizza questo genere è soprattutto l’utilizzare come mezzo, non solo espressivo ma anche filosofico, il sentimento della paura.

La serialità ha permesso un nuovo centro espressivo per la creazione di opere uniche e di grande suspense e terrore proposte  in modo nuovo e rinnovato.

Le migliori serie horror su Netflix

Midnight mass

Tra le serie di maggior successo di critica e pubblico c’è sicuramente Midnight Mass, la miniserie creata e diretta da Mike Flanagan e con Kate Siegel e Rahul Kohli, Hamish Linklater nei panni di padre Paul Hill, l’enigmatico nuovo sacerdote della chiesa di San Patrizio, Zach Gilford nei panni di Riley Flynn.

Nella piccola comunità di Crockett Island, che ha sempre vissuto nello stesso modo, le cose precipiteranno con l’arrivo di due personaggi, rappresentazione di due facce della stessa medaglia. Riley la razionalità, la colpa e la disillusione, e padre Paul la fede, la fiducia e la ricerca del benessere sopra ogni cosa. Entrambi, insieme a tutti gli altri personaggi, arricchiranno il racconto con le loro interiorità e dolori, cercando di esorcizzare i diversi incubi  dell’animo. Midnight mass è il racconto dell’umanità nelle sue sfaccettature e incoerenze, nei suoi ideali e nei suoi dolori, racconto espresso nei diversi suggestivi dialoghi tra i personaggi che portano lo spettatore a riflettere e ragionare.

La recensione

The Haunting 

Dello stesso autore di Midnight mass, un altro serial di grande successo :The Haunting, una serie antologica, ispirata a L’incubo di Hill House di Shirley Jackson e Il giro di vite di Henry James. Si ritrovano volti noti come Kate Siegel, Rahul Kohli all’altra serie e nuovi arrivi come Victoria Pedretti, Oliver Jackson-Cohen.

I film e le serie horror hanno sempre tenuto nel vivo nelle loro storie l’immaginario del fantasma, dell’entità o spirito, il quale prende il sopravvento nelle vite dei vivi. The Haunting propone un nuova ed elegante visione di pensiero sui fantasmi e di come questi si relazionino con il mondo terreno. In entrambe le due stagioni si scoprono delle realtà molto più vicine e tangibili, sia in Hill House, in cui i segreti e i tormenti rimangono incollati alla superfice dell’anima, che in Bly Manor, in cui la dimensione della vita e della morte è sottile e leggera come quando ci si sta distesi in acqua.

Non siamo più vivi

Non siamo più vivi è una serie televisiva horror sudcoreana, basata sul Naver webtoon Now at Our School, di Joo Dong-geun, pubblicato tra il 2009 e il 2011. Con Park Ji-hu,  Yoon Chan-young,  Cho Yi-hyun, Lomon e molti altri.

Un altro elemento molto caratterizzante di questo genere sono i mostri e come questi possano essere una minaccia per la sopravvivenza. Ne è esempio  sicuramente Non siamo più vivi.

Nel serial  il professore di scienze Byeong-chan, per aiutare il figlio a superare le proprie paure, realizza una formula che si rivela letale e porta allo zombismo.  Tra corse per i corridoi, sacrifici e sangue, i ragazzi rimasti nella scuola devono trovare il modo di sopravvivere. Nella sua semplicità (incarna le regole base del genere) ma con una regia curata la serie riesce a tenere gli spettatori incollati sullo schermo portandoli a respirare il terrore.

Il gabinetto delle curiosità di Guillermo del Toro

Creata da Guillermo del Toro, la serie regala la visione di diversi modi di essere un prodotto horror, dal ramo più psicologico e realistico a quello più metafisico e fantasioso. Attraverso la scelta di far dirigere gli episodi a diversi registi, come ad esempio Jennifer Kent, Panos Cosmatos,Vincenzo Natali, si crea un prodotto nel quale la ‘visione’ della storia regala l’immagine giusta e suggestiva di essa, rendendo il tutto una scoperta del sentimento della paura.

Attraverso un armadio speciale, Guillermo del Toro mostra un tassello della storia e,  come in un sogno, ci si addentra in una visione della paura, episodio dopo episodio. Una serie non solo di paura, ma sulla paura, che viene raccontata, estesa, diversificata ed esposta in diversi modi e mondi possibili.

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Le migliori serie horror su Netflix

Black Summer

Un’altra serie incentrata sugli zombie, ma con tematiche e stili completamente differenti, è Black Summer di Karl Schaefer e John Hyams. Tra gli interpreti Jaime King, Gwynyth Walsh e Christine Lee.

Una ricostruzione realistica e senza ironia del mondo sotto attacco zombie, incentrata specificatamente sui  primi momenti dell’apocalisse. Una serie spiegata e cruda in cui si mostrerà ciò che accade contemporaneamente ai diversi membri del piccolo gruppo. Istanti visti da occhi diversi ma che raccontano lo stesso momento, mostrando come le diverse unicità di uno sguardo possano raccontare l’insieme della storia.

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Marianne

Nelle produzione della serialità europea, spesso dominata da opere spagnole, emerge Marianne, un piccolo gioiello horror d’origine francese. Una serie prodotta da Netflix e ideata da Samuel Bodin.  La serie è composta da otto episodi ma purtroppo non avrà un seguito perché prematuramente cancellata.

Marianne narra la storia di Emma Larsimon, scrittrice di una serie di romanzi horror la cui antagonista è Marianne. Nei romanzi l’entità malvagia verrà sconfitta, nell’ultimo capitolo della saga, dall’impavida protagonista Lizzie Lark. La fantasia non sempre rimane lontana dalla realtà e in questa storia le due dimensioni s’intrecciato. Emma, dovrà tornare nella sua città natale e fare i conti con le sue fantasie che si dimostreranno essere invece, il suo passato. Un racconto sulla consapevolezza, sull’affrontare ciò che ci tormenta dal passato.

Stranger Things

Una delle serie horror di maggior successo degli ultimi anni è sicuramente Stranger Things. Ideata dai Duffer Brothers e con gli ormai, iconici interpreti  Finn Wolfhard, Millie Bobby Brown, Gaten Matarazzo, Caleb Reginald McLaughlin, Noah Cameron Schnapp, Sadie Elizabeth Sink Winona Ryder e David Harbour.

Un racconto di formazione e di crescita dei ragazzi che popolano la città di Hawkins. La storia inizia con l’incontro di Undici e la perdita di Will, in uno scambio di vite e metafore dalla quotidianità al Sotto-sopra. Con un’atmosfera anni 80, piena di riferimenti cinematografici e musicali, ogni personaggio affronta la lotta contro il male che si riflette all’interno. Una storia coinvolgente, emozionante e ricca di coinvolgimento. La serie ha raggiunto un successo tale da aver creato un fandom talmente grande da avere unito diverse generazioni.

Love, death + robots

Un altro diamante delle serie horror è Love, death + robots. Diversamente dalle precedenti è un prodotto di animazione per adulti e prodotta da Joshua Donen, David Fincher, Jennifer Miller e Tim Miller. Ogni episodio è realizzato da un team di animatori differente e proveniente da diversi paesi.

Love, death + robots è un opera suggestiva e interessante in cui riflettersi e ammirare la bellezza dell’animazione. Per quanto non sia una serie esclusivamente appartenente al genere horror, i suoi temi rincorrenti la collocano comunque nel genere. Amore, morte e i robot, uniti a tutte le sfumature dell’interiorità umana con  diverse riflessioni filosofiche che determinate scelte possono portare. Una serie viva, energica e di qualità.

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