Ha chiuso con un bilancio molto positivo la XXII edizione di Euganea Film Festival, la rassegna cinematografica itinerante che ha voluto raccontare il complesso rapporto tra uomo e natura portando film, documentari e momenti di musica nei luoghi più suggestivi del territorio collinare euganeo e berico. Gli appuntamenti in cartellone (tutti gratuiti), infatti, hanno registrato più di 1300 presenze complessive, con ben otto serate sold out.
“Chiudiamo un’edizione del Festival entusiasmante, felici del riscontro positivo del pubblico che ci ha dimostrato come sia ancora forte il desiderio di partecipare ad eventi culturali collettivi anche in provincia, davanti ad un grande schermo cinematografico, sotto il cielo e le stelle dei nostri Colli. Un ringraziamento particolare va a tutti gli ospiti e ai registi internazionali che anche quest’anno hanno contribuito a rendere Euganea Film Festival un luogo di contaminazione e scambio culturale”,
ha affermato il presidente di Euganea Movie Moviment Marco Trevisan.
I PREMI EFF 2023 – Oltre al Premio Crédit Agricole – Parco Colli Euganei, assegnato a Tara di Volker Sattel e Francesca Bertin nella serata del 29 giugno a Villa Selvatico di Battaglia Terme (PD), durante la serata di chiusura del Festival sono stati assegnati anche tutti i premi del Concorso ufficiale, quest’anno diviso in due sezioni: Lungometraggi e Cortometraggi.
Per il Concorso internazionale Cortometraggi il Premio Miglior Cortometraggio EFF 2023 è stato assegnato a Pig di Jorn Leeuwerink (Paesi Bassi, 2022). Dalle motivazioni si legge: “L’appropriazione e lo sfruttamento indiscriminato delle risorse energetiche – rappresentate nel film da un ignaro maiale – e la necessità di non ripetere i nostri errori verso l’ambiente vengono raccontati con un disegno animato pieno di sintesi e humor, comprensibile da un pubblico di qualsiasi età.”
Il Premio della Giuria EFF 2023 è stato consegnato al cortometraggio Graziano e la giraffa di Fabio Orlando e Tommaso Zerbi (Italia, 2022) “per l’esplorazione surrealista della vita alienante e consumista del terzo millennio; per la creazione di un universo alternativo divertente, ma anche solitario e brutale; per averci ricordato che nel mondo assurdo in cui viviamo non solo gli elettrodomestici potrebbero trasformarsi in animali, ma anche noi.”
La Menzione Speciale è stata assegnata al documentario Haulout di Evgenia Arbugaeva e Maxim Arbugaev (Regno Unito, 2022). Il film ha il pregio di far comprendere al pubblico la grandezza dell’imminente disastro ambientale: “Con il loro sguardo i registi Evgenia Arbugaeva e Maxim Arbugaev ci rivelano il dramma di una incredibile, gigantesca colonia di trichechi destinata alla sparizione. Un appello poeticamente straziante dotato di un montaggio lucido che ci fa riflettere e che merita la nostra Menzione Speciale.”
Il Premio Cinemambulante – Cinema per la scuola è andato a Stars on the Sea di Jang Seung – wook (Corea del Sud, 2021).
Nella sezione Lungometraggi è il già premiato Tara di Volker Sattel e Francesca Bertin ad aggiudicarsi il Premio Miglior Lungometraggio EFF 2023. Il film, ambientato lungo il Tara, fiume che serpeggia tra l’inquinamento delle fabbriche dell’ILVA di Taranto, ha “saputo raccontare, da una prospettiva corale e inedita, un vergognoso capitolo della recente storia sociale e giudiziaria italiana, attraverso il linguaggio del cinema di osservazione e l’abile utilizzo del materiale d’archivio.” Queste le motivazioni della giuria che proseguono: “Volker Sattel e Francesca Bertin ci consegnano il ritratto ambivalente di una comunità dove il pensiero scientifico e le superstizioni popolari convivono nello stesso tessuto sociale.”
Il Premio della Giuria EFF 2023 è stato consegnato a Inner Lines di Pierre – Yves Vandeweerd (Francia, 2022) “per l’eccezionale sensibilità con la quale il regista si fa testimone delle ferite che lacerano i corpi e le memorie dei popoli yazida e armeno, da secoli vittime di brutali genocidi, violenze e persecuzioni.” La giuria ha scelto Inner Lines per le sue immagini “di una bellezza sepolcrale” che, si legge in motivazione, “mostrano i primi piani dei sommersi e dei salvati, le marce dei giovani soldati, le luci flebili delle candele votive, le mani giunte delle madri, uno struggente passo di danza. In questa terra offesa, nei paesaggi invernali del monte Ararat, Vandeweerd (r)accoglie storie sepolte vive dalla violenza della guerra e dall’oblio della Storia: un cinema dell’invisibile e dell’indicibile che domanda a noi spettatori di guardare e prestare ascolto.”
EEF 2023 ha ospitato anche la tappa finale della prima edizione di Nord/Est/Doc/Camp, il nuovo laboratorio di consulenza e accompagnamento per documentari medio e lungometraggi prodotti nel Nord-Est, ideato con Pordenone Doc Fest e Trento Film Festival. Il Premio Fabrica per la direzione artistica, consulenza grafica e immagine coordinata di un documentario, offerto dal centro di ricerca e residenza per talenti under 25 fondata nel 1994 da Luciano Benetton e Oliviero Toscani con sede a Catena di Villorba a Treviso, è stato assegnato a The Other Side of The Pipe di Marko Kumer, prodotto da Icnipit Film, uno dei quattro progetti selezionati per prendere parte all’iniziativa.
Il premio del pubblico, votato dagli spettatori di Euganea, è andato infine a Sorta Nostra di Michele Sammarco.