Le pecore bergamasche hanno attraversato lo Stivale per giungere in Sicilia alla loro proiezione fuori concorso nel prestigioso festival palermitano internazionale Sole Luna Doc Film Festival
Festival riscuotendo un grande successo.
Gli occhi sono quelli di Gianni e Simone pastori contemporanei che con una semplicità disarmante celatrice di una profondità d’anima notevole si raccontano e ci raccontano il loro mondo fatto di spazi e di attese, di colori e di ritmi di tempi che non si piegano e conformano alla società ma anzi corrono sul binario avanguardista racchiuso interamente in una frase di Gianni protagonista:
“Il problema di oggi è l’esaurimento della persona umana”
Si parte da qui, da una riflessione tout-court su cosa voglia dire essere umani in correlazione sull’idea stessa di felicità.
Si può essere felici a 2000 metri di quota senza il mondo che conosciamo?
Questa è la domanda che sfiora i fili d’erba nei 50 minuti diretti da Rabotti, prodotti da Albatrosfilm ed orchestrati magistralmente dal tappeto sonoro scritto da Sebastiano Orlandi.
Volti, mani e musi ci invitano nella loro casa ospitando lo spettatore e gli autori allo stesso modo sull’uscio delle proprie montagne.
Gianni, Simone, Andrea, Mattia ed Aurora sono le voci ed i gesti che parlano di libertà in questo documentario ad un passo dal cielo che con una timidezza che fa flettere i piedi si svelano in tutta la loro straordinaria poeticità.
Le pecore si muovono su una colonna sonora che prende e dà in egual misura con un’orchestra diretta da Sua Maestà Madre Natura che si prende gli spazi concessi dalle riprese aeree e si nasconde tra i macro rubati tra un muso e l’altro.
A chiudere la narrazione la fotografia luminosa di Gaia Panigalli e la mano esperta di Andrea Somensi dipingono immagini, tracciano passaggi, chiudono le anime dei pastori diventando essi stessi, per un secondo, ladri (come il titolo suggerisce) delle vite dei protagonisti.