L’Iran in ‘Piazza giovane’. Palermo e il Sole Luna Doc Film Festival

L’interessante focus sull’Iran, curato da Italo Spinelli al Sole Luna Doc Film Festival di Palermo, ha proposto Piazza Giovane.

Alla GAM, nel complesso monumentale di Sant’Anna a Palermo, l’unione di arti tra cinema, documentari, arte, talk e fotografia, rende Palermo vivissima e dimostra come questo festival, frequentatissimo, sia di grande qualità per far riflettere sul futuro dell’uomo, dei diritti e della produzione, anche artistica negli scambi umani

Piazza Giovane (Titolo in inglese, Formerly Youth Square) racconta in 68 minuti la vita e il lavoro di Mina Akbari, giornalista e regista in Iran che è entrata a far parte del primo giornale riformista, rigoglioso simbolo della professione (prima del movimento Donna Vita Libertà).

Dopo 20 anni, Mina decide di lasciare il lavoro al giornale. E, con esso, parte della sua identità. Guardando una foto di molti anni prima, decide di scoprire che fine hanno fatto gli altri importanti colleghi che, come lei, erano studenti in giornalismo.

Alcuni hanno lasciato la professione. Altri il paese. Alcuni sono finiti in carcere. Altri passati a miglior vita.

Una di loro è diventata un’attrice e racconta come da giornalista i suoi articoli venissero corretti, sventrati e resi irriconoscibili dal regime. Anche la paga da attrice permette una vita più degna – dice.

L’altra giovane reporter racconta come continuamente sotto minacce di morte alla fine abbia deciso di abbandonare.

Cosa le avrebbe consentito di rimanere nella stampa Iraniana – le viene domandato? L’unica cosa per cui sarei rimasta – dice – sarebbe stata la mancanza di censura per consentirmi di essere me stessa! Tacciata di spionaggio per foto all’estero, la giornalista racconta come la situazione politico sociale abbia gravemente influito sulle loro vite e professioni.

More on the festival e il focus sull’Iran

Due parole sul regista Mohsen Makhmalbaf

Il regista iraniano esiliato Mohsen Makhmalbaf ha aperto l’edizione numero 18 di Sole Luna Doc Film Festival, la rassegna internazionale di Cinema del Reale, in programma dal 3 al 9 luglio 2023 a Palermo.  In anteprima internazionale il suo ultimo film Talking with Rivers, racconta attraverso materiali di archivio la storia di Iran e Afghanistan, due paesi confinanti che furono una sola terra. Autore, tra gli altri, di Viaggio a Kandahar (2001), Makhmalbaf è tra i più importanti registi iraniani, costretto a lasciare il suo Paese e ormai da anni esule a Londra. Nelle giornate del festival incontrerà il pubblico e gli studenti di cinema.

Il focus Iran

Oltre a Formerly youth square di Mina Akbari (Iran 2023, 68) sulla fine della stagione riformista in Iran (prima del movimento Donna Vita Libertà), altri interessanti film iraniani.

Talking with Riversha inaugurato anche un focus specifico fuori concorso curato dal regista e direttore del festival Asiatica Italo Spinelli su Iran e Afghanistan, con altri documentari che affrontano i temi della libertà di stampa e della condizione delle donne.

The Etilaat Roz di Abbas Rezaie (Afghanistan 2022, 93’) sul ritorno al potere dei Talebani a Kabul.

Exodus di Bahman Kiarostami (Iran, 2018, 76′), sulla condizione sociale degli afgani in Iran.

Roots in the Wind di Soraya Akhlaqi (Afghanistan 2022, 26’), che racconta da un’altra angolazione la convivenza di afgani e iraniani in Iran.