In programma allo ShorTS International Film Festival, Daphne è un cortometraggio scritto e diretto dalla cipriota Tonia Mishiali.
Daphne: la trama
Daphne passa da un partner sessuale all’altro ma non sembra soddisfatta, almeno non di ciò di cui pensava di aver bisogno; finché non trova un cane ferito per strada. Fino a che punto si spingerebbe per provare un po’ di affetto?
L’affetto perduto
A differenza della Daphne mitologica, l’omonima protagonista del cortometraggio di Mishiali non rifugge il desiderio sessuale, bensì lo asseconda e lo libera incontrando partner conosciuti tramite Tinder. La sua è prevalentemente una ricerca di affetto e di calore, in quella che sembra essere una società divenuta asettica e anaffettiva, ancor più dopo la recente pandemia che ha macchiato la naturalezza del contatto fisico. Il figlio non la degna di uno sguardo, rivolto unicamente al cellulare, l’ex compagno non ha tempo neanche per scambiare due parole e persino i suoi amanti occasionali non accettano di rivederla o di baciarla, mantenendo finanche la mascherina sul volto.
Il corpo e il volto di Daphne sono costantemente al centro dell’inquadratura, delineando sin da subito l’aderenza totale del racconto all’intimità del personaggio. L’immagine è colmata spesso dalla chioma leonina della donna, simbolo della sua vitalità e irrequietezza in contrasto con la gabbia affettiva che la attornia.
Sono il casuale ritrovamento di un cane ferito e il suo tempestivo intervento a donarle l’unico momento di sincero affetto, quando il proprietario la abbraccia riconoscente. Quella lunga ed emotiva stretta dissolve per un istante tutta la concitazione mostrata precedentemente, trasparendo dagli occhi prima increduli e poi inteneriti di Daphne. Eppure quel sentimento così puro e agognato rischia di diventare per lei come una droga, consapevole che forse l’unico modo per ritrovarlo e riviverlo è attraverso il dolore. Un’ombra manifestata dallo sguardo con cui si chiude il cortometraggio, perso tra l’apatia e la profonda sofferenza che quella solitudine le arreca.