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Sole Luna Doc Film Festival

‘Sole Luna Doc Film Festival’. Apre l’Iran di Mohsen Makhmalbaf

Sole Luna Doc Film Festival' alla Gam di Palermo. Dopo il saluto del presidente Lucia Gotti Venturato, dei direttori artistici Chiara Andrich, Andrea Mura, della direttrice scientica Gabriella D'Agostino e del curatore del Focus sull'Iran Italo Spinelli, direttore di Asiatica Film Festival, è stato presentato al pubblico il film iraniano, 'Talking with Rivers', introdotto dallo stesso regista Mohsen Makhmalbaf e seguito da Q&A

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Alla Gam, apre con l’Iran e con Mohsen Makhmalbaf, la 18 esima edizione de il ‘Sole Luna Doc Film Festival’.

Sole Luna Doc si conferma anche quest’anno uno spazio per il cinema documentario particolarmente sensibile alle tematiche dei diritti umani e con un’attenzione particolare alle produzioni indipendenti e ai registi emergenti”.

 

Il Commovente, reale, ipnotico e catartico, ‘Talking with Rivers’, ci conduce nei territori del perduto, dell’oltraggiato, del distrutto.

“I confini esistono solo nelle nostre menti – si dice – e ‘lho imparato dagli uccelli che passano, senza visto, i cieli”.

Dopo il 1747, l’Iran e l’Afghanistan che appartenevano alla stessa regione del Khorasan, uniti come due fratelli, vennero separati.

Dio ha creato cielo e terra in 7 giorni e ha distrutto l’Afghanistan in 6.

La guerra, il dolore, lo stupro e violenza di massa, sono narrati nel film in assetto reale e poetico. Squarci pratici, messi in atto da orde di bambini ancora ignari della violenza dei padri, segnano la grande intuizione, profondità e denuncia di questo regista iraniano, la cui unica via di fuga e salvezza, almeno coi posteri, rimane quella di parlare con un fiume. Panta rei. L’ acqua, assieme alla verità, scorre via, ma non dimentica. Ha memoria.

Composto da frammenti di film del suo passato o di quello familiare, archivi di dolore, come monoliti di denuncia e oltraggio, di soprusi e violenze, Talking with Rivers’, ha la forza di una seduta psicanalitica allo specchio. E incisività di una denuncia. Al mondo!

I Buddha distrutti. L’arrivo dei talebani e la fuga disperata di molti afgani, letteralmente attaccati all’aereo in un suicidio di massa pur di non restare. Le torri gemelle. Tutto esalta la distruzione, l’odio e la stupidità umana.

E Makhmalbaf ne tiene traccia. Come una pittura rupestre ancestrale, scritto sulla pietra.

 

mohsen

2 SUR(cines del sur) Granada 03/06/08 ,el director de cine iran’ Mohsen Makhmalbaf

Costretto all’esilio, Mohsen non rinuncia a dire. A scapito di se stesso

mohsen

Il film, la sinossi

Talking with Rivers è una conversazione tra Iran e Afganistan, due paesi vicini che un tempo erano una sola terra. Questi, dopo essersi separati, condividono ora le loro storie, dall’era dell‘invasione sovietica alla Guerra civile e all’era Talebana, fino ad arrivare all’ascesa e alla caduta dell’America e al ritorno dei Talebani.

La produzione è di Makhmalbaf Film House, con la fotografia di Mohsen Makhmalbaf e il montaggio Mohsen Makhmalbaf. Iran 2023, 50′

Due parole sul regista Mohsen Makhmalbaf

Il regista iraniano esiliato Mohsen Makhmalbaf ha aperto l’edizione numero 18 di Sole Luna Doc Film Festival, la rassegna internazionale di Cinema del Reale, in programma dal 3 al 9 luglio 2023 a Palermo.  In anteprima internazionale il suo ultimo film Talking with Rivers, racconta attraverso materiali di archivio la storia di Iran e Afghanistan, due paesi confinanti che furono una sola terra. Autore, tra gli altri, di Viaggio a Kandahar (2001), Makhmalbaf è tra i più importanti registi iraniani, costretto a lasciare il suo Paese e ormai da anni esule a Londra. Nelle giornate del festival incontrerà il pubblico e gli studenti di cinema.

Il focus Iran

Il film Talking with Rivers inaugura anche un focus specifico fuori concorso curato dal regista e direttore del festival Asiatica Italo Spinelli su Iran e Afghanistan, con altri quattro documentari che affrontano i temi della libertà di stampa e della condizione delle donne. The Etilaat Roz di Abbas Rezaie (Afghanistan 2022, 93’) sul ritorno al potere dei Talebani a Kabul. Formerly youth square di Mina Akbari (Iran 2023, 68 ) sulla fine della stagione riformista in Iran (prima del movimento Donna Vita Libertà). Exodus di Bahman Kiarostami (Iran, 2018, 76′), sulla condizione sociale degli afgani in Iran. Roots in the Wind di Soraya Akhlaqi (Afghanistan 2022, 26’), che racconta da un’altra angolazione la convivenza di afgani e iraniani in Iran.

Il presidente e le sue parole

“Siamo davvero orgogliosi e onorati di poter ospitare Mohsen Makhmalbaf e il suo film in anteprima assoluta – dice la presidente del Festival Lucia Gotti Venturato – Sappiamo quanto la situazione in Iran sia delicata in questo momento e quanto difficile sia la vita delle donne e dei giovani che chiedono libertà. Non vogliamo che i riflettori su questa parte del mondo e la sua ricca storia si spengano”.

Dove

Quest’anno il festival avrà una nuova location: il Complesso monumentale Sant’Anna di Palermo, sede della GAM, la Galleria Arte Moderna, che ospiterà due sale all’aperto. Il chiostro Sant’Anna e il cortile Bonet. Una terza sala è all’interno del monumentale Palazzo quattrocentesco.

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'Talking with Rivers'

  • Nazionalita: Iran
  • Regia: Mohsen Makhmalbaf