Taxidrivers Magazine
“Charley Varrick” & “The Outfit”
Tutto il cinema degli anni Settanta. Rubrica a cura di Paolo Gilli
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13 anni agoon
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TaxidriversDon Siegel è un regista di cui non si parla mai abbastanza. Certo, viene ricordato per Invasion of the Body Snatchers (L’invasione degli Ultracorpi, 1956) e la manciata di pellicole con protagonista Clint Eastwood, ma trovare un film anche solo mediocre nella sua filmografia è impresa assai ardua. Riconosciuto come uno dei padri del poliziesco moderno e del cinema d’azione in generale, uno dei suoi film più riusciti degli anni Settanta (il suo periodo più ispirato) è lo straordinario Charley Varrick (da noi Chi ucciderà Charley Varrick?, 1973). Un crime movie con venature comiche, che anche a quarant’anni di distanza fa la sua sporca figura.
A questo punto non sorprende che il solito Tarantino abbia preso in prestito una delle frasi più memorabili messe in bocca al Marsellus Wallace di Pulp Fiction proprio dal film di Siegel. Allo spettatore il divertimento di scovarla.
Un altro bell’esempio di genere, ma ancora meno conosciuto di Charley Varrick, è il notevole The Outfit (Organizzazione Crimini, 1973), diretto da John Flynn. Diversi i punti di interesse del film, iniziando dal fatto che si tratta di una sorta di semi-sequel del classico Point Blank (Senza un attimo di tregua, 1967). Entrambe le pellicole sono tratte rispettivamente dal primo e dal terzo romanzo della serie creata da Donald Westlake (ma pubblicati sotto il suo pseudonimo Richard Stark), che vede protagonista Parker, un gangster talmente hard-boiled che più hard-boiled non si può. Come già nel film di John Boorman (dove era stato ribattezzato Walker), qui il nostro prende il nome di Earl Macklin.
Rilasciato appena di prigione, Macklin viene a sapere della morte del fratello. Prima di finire in carcere i due, insieme all’amico Cody, avevano infatti rapinato una banca che a loro insaputa faceva da copertura all’organizzazione criminale The Outfit, che di conseguenza mette una taglia sul trio di rapinatori. Macklin e Cody riescono ad evitare i killer messi sulle loro tracce, scoprendo anche i mandanti. A questo punto decidono di rapinare diversi esercizi illegali appartenenti all’organizzazione con il messaggio che smetteranno solo se saranno compensati con 250.000 $. Macklin ha tutte le intenzioni di prendersi i suoi soldi, anche se dovrà andare nella tana del lupo.
Flynn (sua anche la sceneggiatura) rimane molto vicino al romanzo originale, dimostrando di conoscere bene l’universo di Parker/Macklin. Tecnicamente il regista non è certo nella stessa categoria di Siegel, ma era comunque uno che sapeva il suo mestiere. Formatosi sotto Robert Wise (Odds against Tomorrow, West Side Story) e John Sturges (fu regista della seconda unità di La grande fuga), la sua filmografia include il classico exploitation Rolling Thunder (1975, su sceneggiatura di Paul Schrader), Best Seller (1987) con James Woods e Brian Dennehy, Lock Up (1989) con Stallone e Out of Justice (1991) con Steven Seagal. The Outfit infatti ha un bel ritmo che regge fino all’ultima inquadratura. Il punto di forza maggiore del film però è l’incredibile cast, con in testa Robert Duvall (che ci regala una gran bella versione di Parker) e ancora una volta Joe Don Baker, circondato da una stuolo di caratteristi, tra cui Robert Ryan (La sporca dozzina, Il mucchio selvaggio, I professionisti), Richard Jaeckel (conosciuto soprattutto per le sue molte interpretazioni nei film di Aldrich), Timothy Carey (personaggio e attore di culto, di cui parleremo in futuro), Bill McKinney (Deliverance, Rambo, The Shootist, nonché ben sette film di Eastwood) e persino Elisha Cook Jr. (da Il falco a Maltese a 1941 di Spielberg). Nel reparto attrici invece troviamo Karen Black (interprete di classici New Hollywood come Easy Rider, Five Easy Pieces, Nashville fino The House of 1000 Corpses di Rob Zombie) nel ruolo della ragazza di Macklin, e ci preme segnalare la breve comparsata di Sheree North (lanciata nel cinema come alternativa a Marylin Monroe ha poi avuto anche ruoli di supporto in alcuni film di Siegel, tra cui Charley Varrick).
Rivisto oggi, The Outfit rimane un film solido ed è per fortuna reperibile in DVD nell’ormai essenziale Archive Collection della Warner Brothers.
Paolo Gilli
Questo Double Bill è dedicato alla memoria di Adam “MCA” Yauch. Grazie per la musica e i ricordi.