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American Pie – Ancora insieme

Quarto capitolo della serie, “American Pie – Ancora insieme” ripresenta pregi e difetti dei suoi predecessori, con il valore aggiunto di poter contare sull’intera presenza del cast originale del ’99 e sulla regia di due veterani delle teen-comedy a stelle e a strisce, Jon Hurwitz e Hayden Schlossberg

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Anno: 2012

Distribuzione: Universal

Durata: 113′

Genere: Commedia

Nazionalità: USA

Regia: Jon Hurwitz e Hayden Schlossberg

 

2012. Jim, Oz, Stifler, Kevin e Finch tornano nella loro cittadina natale nel Michigan per partecipare ad una reunion della classe 1999. Ne è passato di tempo dal “primo assaggio” di tredici anni prima e ora i cinque protagonisti inevitabilmente fanno i conti con il mondo degli adulti. C’è chi è annoiato dalla propria vita coniugale, chi ha trovato il successo ma non si sente appagato, chi è ancora attratto dal primo amore e chi, invece, nasconde dietro ad aneddoti e a sorrisi  prevedibili preoccupazioni per il futuro. Dietro ad ansie e ad insoddisfazioni però, ad East Great Falls il tempo sembra essersi fermato e in questo week end di ricordi, tra orgoglio MILF e scontri intergenerazionali, ognuno sembra (ri)trovare la sua strada.. almeno fino al prossimo sequel!

Quarto capitolo della serie (ottavo, se vogliamo contare i quattro spin off televisivi), American Pie – Ancora insieme ripresenta pregi e difetti dei suoi predecessori, con il valore aggiunto di poter contare sull’intera presenza del cast originale del ’99 e sulla regia di due veterani delle teen-comedy a stelle e a strisce, Jon Hurwitz e Hayden Schlossberg. I due papà di Harold & Kumar infatti non si sbilanciano e centrano il bersaglio, riproponendo la struttura e le gag che resero il primo film della serie un cult generazionale, senza correre come a scuola il rischio del “copiato”, ma giocando la carta vincente del tributo, colonna sonora compresa. Tra Blink 182 e Sum41, gli aficionados ritroveranno i personaggi che li hanno fatti sbellicare in adolescenza in 113 minuti di visione cari a chi è un po’ cresciuto con i cinque amici di East Great Falls (unico cameo che varca i confini delle passate torte americane quello di Neil Patrick Harris, il geniale Barney Stinson della televisiva “love story in reverse” How I Met Your Mother – Alla fine arriva mamma o, se volete, visto che siamo in tema di ricordi, il dottorino adolescente della serie Doogie Howser).

Come insegna il buon John Landis nei titoli di coda del suo archetipico Animal House (1978), in cui informava ironicamente lo spettatore sul futuro dei suoi protagonisti dopo il college, dopo che hai visto qualcuno in azione nel periodo della formazione la voglia di sapere chi è diventato da grande è troppo forte. Curiosità decisamente soddisfatta dalla reunion di Hurwitz e Schlossberg, sperando, visti gli esiti inaspettatamente positivi di quest’ultimo capitolo e l’abuso reiterato negli anni dell’idea originale, che gli studios con questo Amarcord decidano di mettere definitivamente la parola fine alla serie o, comunque, sappiano trovare una maniera alternativa per ricordarcela. E anche in questo, Landis docet: “When in Hollywood, Visit Universal Studios. Ask for Babs”…

Chiara Napoleoni

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