‘Chevalier’ la recensione del film

Dal 16 giugno 2023 è disponibile su Disney+ il biopic dedicato alla figura poco conosciuta ma mirabilissima del compositore e direttore d’orchestra Joseph Boulogne, personaggio vittima di una vera e propria damnatio memoriae. Il film è diretto da Stephen Williams, consumatissimo regista televisivo con un curriculum di episodi che annovera le serie tv di maggior successo degli ultimi anni, da Watchmen a Lost fino a Westoworld, ed è prodotto da Searchlight.

La trama

Francia. 1700. Wolfgang Amadeus Mozart sta incantando la platea parigina quando, dal pubblico, si alza con aria di sfida un personaggio curioso: un distinto gentiluomo afrodiscendente. Si tratta del celebre musicista Joseph Boulogne Chevalier de Saint-George (Kelvin Harrison Jr.), il quale propone al viennese  una sfida di violino, come se fosse una battaglia di rap, con qualche licenza poetica. Si apre così Chevalier, biopic dedicato alla figura mitica di uno dei primissimi compositori di origine africana. E vi chiederete, com’è possibile non aver mai sentito nominare un personaggio sicuramente così insolito? Semplice, nel film scopriremo che la sua memoria è stata volutamente cancellata dai suoi detrattori, in tempi in cui la cancel culture esisteva per davvero. Come scopriremo nel patinato film diretto da un consumato mestierante del piccolo schermo come Stephen Williams, in vita Boulogne non ha sicuramente tenuto un profilo basso o evitato di farsi valere per emergere nella società. Sin dalle prime battute lo troviamo esortato dal padre, che lo concepì da una schiava ghanese a Guadalupe, a mirare sempre all’eccellenza in ogni campo, in quanto unica sua possibilità di superare i pregiudizi portati dalla sua pelle nera. Vedremo Chevalier, quindi, destreggiarsi con sciabole e archetti di violino, nonché ingraziarsi il favore di nobildonne come Marie-Josephine (Samara Weaving) o la stessa regina Maria Antonietta (Lucy Boynton).

Chevalier (Kelvin Harrison Jr.) al termine di un concerto ®Searchlight

L’ancien regime e Black lives matter

Il film si concentra molto sul raccontare il conflitto tra Boulogne e l’altissima società francese, che, nonostante venga insignito del titolo di chevalier, non lo accetterà mai come pari, ma come un bizzarro portento, figlio illegittimo delle colonie d’oltremare. Per presentare questo scontro, tuttavia, il protagonista viene spesso presentato come un uomo contemporaneo, che si fa grancassa delle istanze della minoranza afrofrancese come un leader ante litteram del movimento Black Lives Matter. Questa chiave di lettura rischia di modernizzare impropriamente questo personaggio complesso, che fu addirittura tra i primi membri della Massoneria in Francia e leader di una forza rivoluzionaria afro-francese. Il risultato è la parabola convenzionale di un uomo che cerca di sfidare il proprio destino, ma che dovrà fare i conti con un establishment refrattario alla novità e alle istanze delle classi disagiate (scelta che costerà molto cara). Il film trova la sua vera forza nell’esprimere la forza compositiva di Boulogne e di ricreare con efficace moderazione l’ambientazione della Francia pre-rivoluzionaria, soprattutto con un delizioso lavoro di studio dei costumi. Sul piano della ricostruzione stona, tuttavia, la scelta di affidarsi mani e piedi alla lingua inglese (Mozart ha persino una parlata cockney) e ad attori tutto fuorché francesi. Harrison Jr., però, funziona come figura di grande temperamento sull’orlo di una legittima crisi di nervi di fronte all’ennesimo torto subito ma che con la Weaving compone un legame credibile e vibrante.

Chevalier in sintesi è un biopic inerte e impersonale (soprattutto per la scelta di recitarlo in inglese e con soli attori anglosassoni), che trova come elemento di maggior interesse quello di scoprire una figura quasi sconosciuta della storia della musica classica. Si rimane con la sensazione che se il materiale di partenza fosse finito in mani più caustiche il film ne avrebbe giovato e non sarebbe rimasto a metà del guado tra biopic non aderente alla storia e misurata biografia destinata al piccolo schermo.

Due nuovi titoli su Disney+!