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‘Sconosciuti puri’. Un docufilm sulla figura professionale della anatomo-patologa Cristina Cattaneo

L'ultimo lavoro della coppia di registi Mattia Colombo e Valentina Cicogna.

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Sconosciuti Puri

Sconosciuti Puri, il film di Mattia Colombo e Valentina Cicogna, distribuito da Open DDB, ora disponibile in sala.

Un documentario sulla figura e sull’attività della professoressa Cristina Cattaneo, medico legale e direttrice del LABANOF, primo laboratorio di anatomia e odontologia forense in Italia con sede a Milano.

Cristina Cattaneo e la sua ostinazione nel voler dare un nome a chi muore senza identità

Cristina è una donna appassionata del suo lavoro di anatomo-patologa. Ogni giorno viene a contatto con i cadaveri di persone che, spesso, non hanno un’identità; quelli, cioè, che lei chiama, per l’appunto, Sconosciuti Puri. La sua missione è quella di cercare di dare un nome alle innumerevoli salme che esamina. Si tratta, per lo più, di senza tetto, prostitute e, da qualche anno, migranti che hanno perso la vita negli innumerevoli naufragi nel Mediterraneo. Colpisce il fatto che venga proiettato proprio nel momento in cui centinaia di persone provenienti dal sud del mondo abbiano perso la vita nel naufragio avvenuto lungo le coste greche.

Certo, per Cristina e per il suo team non è semplice riuscire a fornire un’identità alle vittime, soprattutto a causa della cronica mancanza di fondi alla quale cerca di sopperire, senza successo, con richieste a varie autorità europee.

Valentina Cicogna e Mattia Colombo seguono l’attività della dottoressa Cattaneo; la sua dedizione al lavoro, la  “missione” alla quale dà tutta se stessa. La sua pervicacia e, non ultima, la sua ostinazione.

Sconosciuti Puri: il ritratto che i due registi fanno è quello di una donna forte e ostinata nel perseguire il suo scopo e, allo stesso tempo, dotata di grande umanità

Ne esce un ritratto di donna forte e decisa che possiede, al contempo, una grande umanità e che non esita a interpellare chiunque possa darle un aiuto a raggiungere il suo scopo. Ad esempio, nel film, compare anche l’eurodeputato Pierfrancesco Majorino, al quale Cristina si è rivolta per ottenere un aiuto a livello istituzionale europeo. E Majorino riesce a organizzarle un’audizione in Commissione europea per esporre la sua attività e le sue richieste e in cui la professoressa perora la causa del diritto all’identità delle numerose vittime sconosciute.

Purtroppo, come rivela una didascalia posta sull’ultima scena, nella quale vediamo delle figure sfocate che si muovono nella vita di tutti i giorni, quasi a sottolineare come tutti potremmo diventare degli Sconosciuti Puri, dopo l’audizione in Commissione europea avvenuta nel marzo del 2022, nulla è stato fatto. Ma Cristina non si stanca di ripetere, a chi l’ascolta, che, se solo i Paesi europei lavorassero insieme, identificare gli Sconosciuti Puri sarebbe possibile, perché è solo “una questione di volontà”.

La bravura dei due registi, che l’hanno seguita per ben sette anni, è stata quella di aver saputo trattare un argomento così delicato con sobrietà e rigore. Senza lasciarsi trascinare dal tratteggiare il ritratto di una Cristina “privata” (eccezion fatta per il rapporto con i suoi due cani, Ricky e Orso). Seguendo, al contrario, con costanza la professionista che analizza i cadaveri di chi, un tempo, è stato una persona con sogni, aspettative o il desiderio di sfuggire a una sorte avversa. E che, allo stesso tempo, si applica allo scheletro di Sant’Ambrogio custodito nella sua Basilica a Milano riuscendo a ricostruirne il volto a partire dal cranio.

Sconosciuti Puri è un lavoro decisamente interessante di questa valida coppia di documentaristi italiani.

 

Tutte le recensioni di Marcello Perucca

Sconosciuti Puri

  • Anno: 2023
  • Durata: 93'
  • Distribuzione: Open Ddb
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Mattia Colombo, Valentina Cicogna