Biografilm

Vite non calcolate: il limbo che pulsa di esistenza

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Presente nel Concorso Italia del Biografilm Festival 2023, il lavoro a due mani di Sergio Maifredi ed Ermanno Cavazzoni scava con profonda umanità e senso di appartenenza nel concetto di vita e destino.

Ispirato nel titolo da un verso della poesia Una vita all’istante di Wisława Szymborska, il cammino di Emanno Cavazzoni, alla ricerca di se stesso e del significato più profondo da dare all’esistere, ci porta nel limbo del ‘Boschetto‘, antica Abbazia genovese da tempo porto di approdo di esistenze segnate dalle burrasche della vita.

Un ex professore di filosofia, incapace di giustificare lo stare nel mondo, arriva all’Abbazia di San Nicolò al Boschetto, dietro un passaparola prezioso: come una formula segreta. Mentre attende il direttore-Caronte, osserva quel limbo di un al di là del vivere, i suoi abitanti. Ombre, spiriti, che vagano, acquietati. Carichi di dolori, disillusioni. Senza null’altro che loro stessi. Una vecchia contessa caduta in disgrazia, un carabiniere, un macchinista di una nave… ed altre vite ai margini. Tanto distanti dalla superficie eppure simbolicamente emblemi di una riflessione sul caso, la predestinazione, la capacità reale di governare gli eventi che investono all’improvviso, sconvolgendolo, il corso ‘regolare’ del presente.

Cosa rimane del vivere

In Vite non calcolate, Ermanno Cavazzoni, docente di Estetica all’Università di Bologna, autore di romanzi e racconti, collaboratore di Federico Fellini alla sceneggiatura de La voce della luna (1990), riflette con se stesso e insieme a noi tra mito, filosofia, realtà degli accadimenti, verità  dei corpi che attraversiamo, carichi di una illuminazione capace di annullare qualunque congettura.

Palese, nella sua tenerezza e malinconia, la testimonianza di estremi esistenziali capaci di farci comprendere il senso di precarietà del nostro viaggio su questa Terra.

Vite non calcolate nasce da un’intuizione di Sergio Maifredi, nelle atmosfere sospese delle musiche di Michele Sganga, con l’amichevole partecipazone di Maddalena Crippa. Una produzione Teatro Pubblico Ligure / Sergio Maifredi, realizzato con il sostegno della Città di Genova.

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