‘Medellín’ – Recensione del nuovo film originale Amazon Prime Video

Medellín è il nuovo film originale Amazon Prime Video uscito il 2 giugno, per la regia di Franck Gastambide (Taxi 5; Validé).

Brahim, un influencer alle prime armi, viene rapito dai narcos in Colombia. Suo fratello Réda convince i suoi amici Stan e Chafik ad affrontare una missione di salvataggio, ma la situazione sfugge di mano, fino al punto di non ritorno per i protagonisti.

Ed è proprio questa spirale tragicomica di eventi  a rendere la pellicola un’esilarante visione buffa e leggera, che si colloca a metà tra un narcos movie e un film d’azione puro.

Sta di fatto che Franck Gastambide riesce nel suo intento: il film intrattiene e lo fa a dovere. La leggerezza dei temi trattati – si parla di droga, narcos, rapimenti, crimine – è ciò che rende fluida la visione. Le scenette comiche tra il protagonista e i suoi amici sono quasi sempre divertenti, ma soprattutto mai stucchevoli (punto fondamentale per quanto riguarda i film di questo genere).

Non so può non parlare del comparto tecnico, in maniera assoluta adeguato e interessante. Le scene d’azione – che siano inseguimenti in macchina o sparatorie – sono ottime, con una regia che non fa staccare gli occhi dallo schermo. Le inquadrature non sono mai banali, c’è sempre un risvolto interessante nella composizione dell’immagine. Gli stunt, inoltre, sono di tutto rispetto e messi in scena in maniera adeguata. Gli inseguimenti, in macchina o a piedi, rispettano tutti i crismi dell’action puro, rendendo dinamica la riuscita finale del film.

Senza esagerare troppo, Medellín è un film godibile, dotato di ottimo ritmo e comicità cadenzata che intrattengono lo spettatore senza impegno. Nonostante ciò, la pellicola pecca in alcuni ambiti – a volte marginali, altre volte un po’ meno – che alla fin fine lasciano l’amaro in bocca.

Per iniziare, l’uso di Mike Tyson come personaggio all’interno del racconto lascia un po’ il tempo che trova. Non è di certo una cosa che stupisce – soprattutto in film di questo genere – ma l’impressione di aver usato un nome grosso solo per intenti commerciali è evidente. Robbie (Mike Tyson) è un personaggio macchiettistico, trito e ritrito: l’ennesima figura bidimensionale lasciata al servizio di uno spettatore che conosce già fin troppo bene il decorso delle vicende nelle quali è coinvolto. Nonostante ciò, le scene comiche tra Robbie e i protagonisti fanno sorridere.

La trama ha risvolti prevedibili che non stupiscono, anche se sanno sicuramente intrattenere.

Senza questi difetti, sicuramente ci si sarebbe trovati di fronte un film interessante per molti aspetti, che lascia spazio a riflessioni su svariati temi – dalla critica all’uso dei social sempre più frequenti nelle vite degli uomini, alla criminalità organizzata sudamericana – ma che comunque non è niente di più di ciò che è: intrattenimento allo stato puro. E considerando come va di questi tempi, forse va bene così.

Il Trailer del nuovo film di Franck Gastambide.