Old Tricks é un corto firmato da Edoardo Pasquini e Viktor Ivanov; la produzione è di Nova Film Ltd ed è distribuito da Tiny Distribution (Zen Movie). Passato al Prato film festival arriva ora anche a Saturnia, il festival toscano nuovo punto di riferimento per cineasti indipendenti ma anche registi internazionali.
Old Tricks
Old Tricks, girato a quattro mani fra Italia e Bulgaria con una durata di soli 6 minuti, si dimostra essere un cortometraggio di grande impatto espressivo.
Il lockdown è lo sfondo nel quale si muovono i nostri due protagonisti: Nonna (Cvetana Ivanova) e Nonno (Taki Pernishki). Si godono la vita tranquilla nel loro appartamento in un dolce alternarsi fra calme e soavi giornate, ma per Nonno e Nonna i tempi di clausura e di isolamento si fanno sempre più sentire.
La difficile distinzione fra casa e carcere diventa lo scenario ideale in cui far riemergere un sentimento a lungo dimenticato: la noia. E la noia può essere molto, molto pericolosa.
Se a ciò si aggiunge il dolce odio accumulato durante un matrimonio tanto lungo, non sorprende che Nonna e Nonno decidano di iniziare la sfida: moglie contro marito, donna contro uomo, una battaglia per segnare 10 punti, una battaglia per ingannare la morte stessa.
Old Tricks: sceneggiatura e fotografa
Con una sceneggiatura, firmata da Edoardo Pasquini, attenta ad ogni singolo dettaglio, Old Tricks si dimostra essere un perfetto cerchio cinematografico. Tutto inizia con il sottofondo di un film western e si conclude esattamente con lo stesso.
Inquadrature fisse sono le protagoniste del cortometraggio, il tutto delineato da una fotografia desaturata e old style. Girato tutto in interni, fatta eccezione per una o due inquadrature e con qualche spiraglio di found footage, la sensazione che ne perviene è sicuramente quella della claustrofobia.
Old Tricks diventa dramma, talvolta thriller e poi horror. Una semplice inquadratura di una porta da sfondo scenografico, si fa svelatrice di un momento pauroso. E come non citare l’insistenza su piccoli dettagli di colore: il coltello, il succo al pomodoro di colore rosso e il quanto mai spaventoso caschetto rosso della Nonna.
Tutti elementi abilmente orchestrati da un contrappunto musicale di rade note di pianoforte che investono il tutto di tinte paurose. Di notevole interesse l’utilizzo del suono che segue ossessivamente, la sfida fra moglie e marito.
Tutti questi elementi fanno di Old Triks un cortometraggio denso di significati nel quale il discorso cinematografico entra perfettamente in sinergia con quello del messaggio trasmesso.
Una vera battaglia di luci e ombre, vecchio e nuovo, musica e rumori, odori e profumi, fuori e dentro, uomo e donna e, infine, vita e morte.
L’undicesima edizione del Prato Film Festival 2023 vanta oltre all’ampia sezione di lungometraggi, anche una consistente presenza di cortometraggi fra cui segnaliamo Old Tricks.
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