Si tratterà della 26esima edizione di CinemAmbiente, e sarà in programma a Torino dal 5 all’11 giugno 2023.
In cartellone 82 film in arrivo da 38 Paesi in rappresentanza di 5 continenti. Al centro della manifestazione organizzata dal Museo del Cinema uno sguardo globale sullo stato del Pianeta e sui temi al centro del dibattito ambientale internazionale (giustizia climatica e giustizia sociale, difesa del suolo, estrattivismo, inarrestabilità del riscaldamento globale, transizione ecologica). Il Festival è suddiviso nelle consuete sezioni del Concorso documentari, Concorso cortometraggi e nelle due non competitive Made in Italy e Panorama.
Gunda
L’APERTURA E LA CHIUSURA.
Il Festival si aprirà, come tradizione, con Il Punto di Luca Mercalli, che sarà seguito dal film inaugurale, TheLetter: a Message for Our Earth, ispirato all’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco e introdotto dall’arcivescovo di Torino Roberto Repole. La serata finale ospiterà un talk del Premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus, che parlerà di “Un mondo a tre zeri” (zero povertà, zero disoccupazione e zero emissioni); il film di chiusura sarà Breaking Social, il nuovo lungometraggio del regista svedese Fredrik Gertten, già autore di Bikes vs Cars.
GLI OSPITI, I PREMI E LE MASTERCLASS.
Tra gli ospiti della 26ma edizione: il regista russo Victor Kossakovsky, che verrà insignito del Premio Stella della Mole 2023 e di cui sarà proiettato l’ultimo film, Gunda; l’attore e drammaturgo Andrea Pennacchi, a cui va il Premio Ciak verde e a cui il Festival rende omaggio con la proiezione di Pluto, di Renzo Carbonera; i due registi presenti in giuria, il georgiano George Ovashvili e la russa Nicole Gratovsky, di cui verranno proposti, rispettivamente, i film Corn Island e I, Beast, codiretto dall’autrice con il marito Alexander; lo scrittore valdostano Claudio Morandini, vincitore del Premio letterario Le Ghiande 2023. Due le masterclass dell’edizione: una affidata a Victor Kossakovsky, l’altra al regista cileno Pablo Larraín.