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Prato Film Festival

‘Dov’è la Vittoria?’ il corto che racconta con ironia l’interior design

Un cortometraggio comico con Carla Signoris nei panni di una interior designer priva di sentimenti, proiettato al Prato Film Festival

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Il corto Dov’è la Vittoria? è il frutto della produzione dell’Istituto Europeo di Design e Anteo. In concorso al Prato Film Festival nella sezione commedia.

Sicuramente capita almeno una volta nella vita ad ognuno di noi, di volere o dovere intraprendere la strada della ristrutturazione o quantomeno del rinnovo di parti della casa nella quale viviamo. Se è vero, come affermano le statistiche, che il trasloco è la seconda causa di stress dopo il divorzio, i cambiamenti che toccano lo spazio nel quale soggiorniamo per la maggior parte del tempo, sono sicuramente destabilizzanti. Di questo parla il corto di Stefano Lisci, presentato al Prato Film Festival, il quale, con la leggerezza della trama da commedia, ci introduce nella vita di una coppia, che decide per l’appunto di dare una svolta al design della propria abitazione.

Sinossi

I due, inizialmente restii, a dire il vero soprattutto il rappresentante maschile (gli stereotipi sono alla base di una commedia che funzioni), a seguito di un battibecco tipico delle giovani coppie, decidono di accettare il “regalo” della madre di lui. Mentre la vita scorre e il loro animale domestico riposa sonni tranquilli, giunge minacciosa, posando la sua scarpa rosso fiammante dal tacco aggressivo, la interior designer che rivoluzionerà la vita dei ragazzi.

Interpretata da una splendida, quanto credibilissima Carla Signoris, la dott.ssa Alessia Odescalchi, che tiene a definirsi specializzata in metropolitan urban minimal lifestyle, inizia ad appicciare post-it sulla maggior parte degli oggetti che popolano la casa, con sopra riportato il sibillino acronimo “Cip”. La coppia rientra in casa, trovando decisamente rivoluzionato il contenuto della stessa ma, la cosa che più li lascia preoccupati è l’assenza del loro animale domestico. “Dov’è la loro Vittoria?” Ritroveranno la loro atmosfera casalinga e riusciranno a ritrovare il loro animale domestico?

Dov’è la Vittoria? La recensione

La morale veicolata in Dov’è la Vittoria? è semplice quanto difficile da applicare nella vita di tutti i giorni. Quando ci si propone un cambiamento, o meglio un salto verso il futuro, non riusciamo a sottrarci al richiamo del nuovo, dell’efficiente. Ma non sempre questo sarà foriero di miglioramenti. Quello che la società moderna ci impone coi suoi stereotipi progressisti, ci sottrae giorno dopo giorno una identità sedimentata da generazioni, non ci rinnova semplicemente, ma ci azzera, costringendoci a una ricostruzione identitaria travagliata che inevitabilmente richiama quanto è stato modificato, se non cancellato.

Stefano Lisci conferma la sua confidenza con la macchina da presa, acquisita in diversi anni di lavoro, con una regia veloce, arguta, minimale che scorre veloce e porta per mano lo spettatore a sorridere di quanto restiamo bloccati di fronte ai cambiamenti. La confezione di questo corto è da manuale, sia dal punto di vista della storia e del suo svolgimento, curati dalla sceneggiatrice Greta Amadeo, che dal punto di vista tecnico-produttivo. Colpiscono le musiche di Matteo Pellegrini e non può non notarsi un nome quale quello di Silvio Soldini quale supervisore del progetto.

 

 

Dov'è la Vittoria?

  • Anno: 2022
  • Durata: 10'
  • Distribuzione: CG Entretainment
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Stefano Lisci