Un racconto vivo di un fatto tremendo come quello dell’attentato di via dei Georgofili e ciò che viene mostrato nel breve documentario Illuminando la storia, diretto da RomeoConte. Il cortometraggio, proiettato in occasione della prima serata del Prato Film Festival 2023, è stato mostrato al pubblico intervenuto all’incontro sulla legalità con ospiti di spessore che hanno parlato della valenza di certi atti efferati. Illuminando la storia è prodotto dal Comune di Firenze, con la partecipazione di Lirio Abbate e GianlucaTenti, GabrieleCanè, StefanoFabbri e SimoneInnocenti.
La trama di Illuminando la storia
Illuminando la storia è un documentario che, in poco meno di 20 minuti, si impegna a raccontare attraverso interviste e testimonianze, quanto accaduto la notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 a Firenze, a pochi passi dagli Uffizi e, quindi, da un patrimonio artistico inestimabile. Attraverso le parole di alcuni giornalisti viene ricostruito l’accaduto e la genesi di questo e di altri attacchi terroristici di stampo mafioso. Ogni pedina viene posizionata al posto giusto per ricostruire quelli che sono eventi che, inevitabilmente, hanno segnato la storia del nostro paese.
La recensione
A suscitare interesse per questo documentario è sicuramente il fatto che venga spiegato (e mostrato) in maniera semplice un avvenimento che all’epoca scosse chiunque, in Italia e nel mondo. Un fatto terribile che ancora oggi, a distanza di 30 anni, non è (e non deve essere) dimenticato.
Le parole calme, semplici e dosate al punto giusto da parte dei giornalisti Lirio Abbate e GianlucaTenti, ma non solo, che intervengono a tirare le fila dell’accaduto sono come una guida, soprattutto per i più giovani, che fa conoscere un qualcosa di non troppo distante dal presente. Quanto accaduto in via dei Georgofili ha, direttamente o indirettamente, ripercussioni ancora oggi. Basti pensare, per esempio, all’arresto, dopo decenni di latitanza di Matteo Messina Denaro, colui che è considerato a tutti gli effetti il mandante di questa operazione.
Una narrazione semplice, mai esagerata
Quello che mostra Illuminando la storia è un racconto semplice, ma non semplicistico di un fatto storico di notevole importanza. Il documentario di RomeoConte riesce davvero, come suggerito dal titolo, a illuminare la storia e farla propria. In questo è aiutato non solo dalle spiegazioni, curate e attente a non tralasciare niente e nessuno, ma anche e soprattutto da immagini e video di repertorio e dai titoli sulle prime pagine dei giornali dell’epoca. Titoli che, ancora oggi, fanno accapponare la pelle, ma che hanno permesso di documentare fin da subito un efferato attentato. Un attentato non solo alle vite umane (in via dei Georgofili hanno perso la vita ben 5 persone), ma anche e soprattutto alle opere d’arte, vero e principale obiettivo.
Come anche gli intervistati hanno ribadito più volte, infatti, se il magistrato o la persona fisica in grado di combattere e contrastare la mafia può formarsi e tornare continuamente, non si può dire altrettanto dell’opera d’arte che, una volta distrutta, è persa per sempre.
Illuminando la storia: un tramonto che sa di speranza
Tramonto, come il titolo della poesia della piccola NadiaNencioni, la figlia più grande (ma di soli 9 anni) della famiglia che abitava nella torre colpita dall’attentato. Un tramonto quasi profetico, quello dei pochi e brevi versi della piccola, scritti pochi giorni prima dell’attentato. Ma un tramonto impresso nella mente di chiunque e che non deve mai portare completamente via il sole, inteso sia come speranza che come memoria di un avvenimento tremendo.
Moniti forti ed efficaci allo stesso modo quello del sindaco di Firenze DarioNardella, in apertura, e quello, con voce fuori campo, sul finale, con lo scopo di rimarcare l’importanza del ricordo, anche per chi non ha vissuto direttamente tali avvenimenti.