L’Altra Terra

Nella sezione “Commedia” dell’undicesima edizione del Prato Film Festival è in gara il corto “L’Altra Terra” di Daniele Pignatelli, scritto da Manlio Castagna e prodotto da Giffoni Innovation Hub.

Il corto si apre con la giovane Sofia (Beatrice Pignatelli) che si reca con i genitori in campagna nel podere dei nonni, dove trascorrerà l’estate circondata dai campi di grano e dell’aroma del pane. Ad accoglierla c’è l’amata nonna (Stefania Ciccarelli) che non perderà occasione di farle notare l’importanza dello studio per non ritrovarsi a spaccarsi la schiena in campagna come lei. Come vedremo nel prosieguo, quella scambio con la nonna sarà una lezione cruciale per Sofia, che comprenderà che strada percorrere per il proprio avvenire, all’insegna dell’agricoltura sostenibile e dello speciale frumento che cresce nei campi dei nonni.

Su questo confronto intergenerazionale si regge il corto di Pignatelli, un racconto di formazione che, purtroppo, presenta una recitazione da video corporate, un’ingombrante colonna sonora da fotoromanzo e una regia impercettibile. Il risultato è un lavoro che sembra un promo-reel aziendale e che, come se non bastasse, viene innervato anche di suggestioni passatiste. Nell’intervista che segna il finale del corto tra Sofia adulta (Alessandra Carrillo) e un giornalista (Enrico Salimbeni), è palese la frecciatina ai giovani che, pur essendo andati a studiare all’estero, hanno “tradito” non ritornando all’ovile per portare avanti le attività di famiglia (a differenza della brava Sofia).

Non si mette in dubbio la nobiltà dell’operazione, ma vedere un prodotto foriero in parte di un messaggio così passatista fa ancor più sensazione sapendolo prodotto dal Giffoni Film Festival, manifestazione da sempre attiva nel coltivare giovani generazioni di appassionati di cinema. Al netto delle considerazioni sul merito, sembrava che l’unico scopo del corto fosse quello di far arrivare il messaggio “green” delle nuove generazioni che portano avanti le tradizioni dei loro genitori in nome dell’innovazione.   Non si può dire se “L’Altra Terra” raccoglierà riconoscimenti al Prato Film Festival o in altre manifestazioni, ma rimarrà come video aziendale più interessato alle istanze degli sponsor che alla visione di un regista.