Il pianeta preistorico è una docu-serie britannica disponibile su Apple TV+ con due stagioni costituite da cinque episodi ciascuna. La seconda ha debuttato in streaming lo scorso 23 maggio con un episodio al giorno per l’intera settimana.
Si tratta di una serie epica, successo di critica, sulla storia dei dinosauri destinata a lasciare il segno. Prodotta in circa dieci anni di lavoro dalla BBC Studios Natural Hystory Unit, Il pianeta preistorico vede come produttori esecutivi Jon Fevreau (regista di Iron Man) e Mike Gunton. Narrata dallo storico naturalista David Attenborough e fregiata delle musiche del premio Oscar Hans Zimmer (Top Gun: Maverik).
Gli effetti visivi sono stati realizzati dalla Moving Picture Company in chiave fotorealistica come Il libro della giungla (2016) e Il re leone (2019), sempre produzioni di Jon Fevreau.
Alla scoperta dei dinosauri grazie a ricerche scientifiche inedite
Non c’è fine allo stupore. In un momento in cui le produzioni televisive puntano sempre più in alto, Apple TV+ arriva con una serie sui dinosauri. Così lo schermo si popola di specie incredibili in un salto temporale che porta lo spettatore indietro di 66 milioni di anni.
Un rito iniziatico all’accoppiamento vede nelle prime sequenze un carnosauro creare dapprima una radura con rami ed erba e successivamente scuotere le zampe dinanzi ad una femmina destinataria del corteggiamento. Il carnosauro agita la coda e ruota su se stesso nel tentativo di attirare l’attenzione e favorire la conquista. Questo è solo uno degli esempi folgoranti di un racconto sensazionale in cui la migliore cinematografia sulla fauna selvatica si incastra perfettamente con le più recenti scoperte e conoscenze paleontologiche.
Coste, Deserti, Acque dolci, Mondi di ghiaccio, Foreste: i set scelti per riprodurre la vita, le sembianze e i comportamenti di una molteplicità di creature preistoriche. Alcune delle quali inedite al grande pubblico. Si tratta dell’altra metà della mela rispetto a quelle immagini spettacolari godibili in Jurassic Park.
Dalle parole del produttore Tim Walker:
La serie non è Jurassic Park. I film di Jurassic Park sono in un altro ecosistema rispetto al nostro. Letteralmente: il nostro lavoro si basa su tutte queste nuove prove scientifiche
Basti citare l’Azhdarchidae Hatzegopteryx, con ali larghe più di dieci metri rispetto ai normali pterosauri, oppure il Qianzhousaurus noto come il tirannosauro a strisce o il Corythoraptor, letteralmente “il ladro con l’elmo”. Ne Il pianeta preistorico si riscontrano anche i celebri tirannosauro, velociraptor o brontosauro, e alcune specie già note ma non rappresentate di frequente al cinema come il Mononykus.
Il pianeta preistorico: iperrealismo e potenzialità tecnologiche
Il loro mondo viene rappresentato in maniera realistica; eppure il risultato è talmente straordinario che si fa fatica a distinguere il materiale reale e le tecnica di Cgi (computer generated imagery) utilizzata. Il cast (la crew britannica di Planet Earth) ha fatto uno sforzo senza uguali nella ricerca di location aderenti a quanto sappiamo dell’epoca preistorica, al punto che anche la fotografia aderisce coerentemente all’assunto di partenza. Bisognava riflettere quello che sarebbe accaduto realmente in quei contesti.
La voce narrante di David Attenborough non contribuisce soltanto ad accompagnare e commentare le scene, ma conferisce autorevolezza al racconto. La sua presenza garantisce che il programma si sia servito delle più aggiornate ricerche sui dinosauri e in generale sul loro habitat. Per esempio, le specie che hanno dimostrato di essere piumate sono in effetti rappresentate in maniera corrispondente, contrastando alcune improprie convinzioni dell’immaginario collettivo. E ancora la ricostruzione dei comportamenti alimentari, delle tecniche di sopravvivenza nelle stagioni difficili oppure delle modalità con cui si allevano i giovani esemplari si rintracciano nella serie probabilmente grazie all’apporto della documentazione fossile, l’angolazione migliore da cui osservare l’era preistorica.
Perché guardarla
La serie è chiaramente il paradiso per gli appassionati di dinosauri, ma anche per coloro che amano i virtuosismi tecnologici di cui il cinema è capace. È inoltre terreno fertile di chi si inebria della scoperta, ovvero gli assetati di conoscenza che usufruiscono dell’intrattenimento per imparare qualcosa di nuovo. Tuttavia il dispiego di energie creative ed economiche alla base di questa serie consente a chiunque di riconoscerlo come prodotto spartiacque che ispirerà quelli successivi.
Resta la sensazione di guardare dei “veri” dinosauri in uno scenario che spinge sui connotati epici. Ma come potrebbe non farlo se davanti a noi si erge la storia della Terra come non l’abbiamo mai vista?
Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers