Il thriller horror con Marianne diNormal People e il Soldato d’inverno degli Avengers, è una co-produzione tra Legendary Pictures, Searchlight Pictures e il regista Adam McKay. Scritto da Lauryn Kahn, troviamo oltre alla Edgar-Jones e Stan, Jonica T. Gibbs, e Charlotte Le Born. Distribuito da Hulu lo trovate su Disney+.
Fresh – il Trailer –
L’appetito vien mangiando
Noa, consolata dalla migliore amica Mollie , decide dopo l’ennesima delusione di lasciar perdere con gli incontri online. Ma la conoscenza fortuita in un supermercato le fa incontrare l’affascinante medico Steve. Dopo un approccio poco formale da parte di lui, Noa si decide a dargli il suo numero. I due iniziano una travolgente passione. L’ex perdente in amore sembra aver trovato l’uomo giusto. È talmente offuscata da questa storia che non percepisce piccole incongruenze, alle quali la sua migliore amica darà invece sempre più importanza. Steve le offre un weekend romantico in uno chalet isolato, Noa accetta. Sembra l’apoteosi dell’amore per i due e la conferma di una storia che va a gonfie vele.
Ma l’affascinante Steve è in realtà un chirurgo cannibale che fa innamorare di lui ragazze sole e perse come Noa per poi rinchiuderle nella prigionia del suo chalet. Le nutre per preservare la propria carne, tagliarla e vederla in un giro d’affari milionario. Da qui in poi Noa dovrà cercare di cambiare il suo destino, evitando di diventare carne in scatola da vendere.
Tra Hostel e il body dramedy
La regista Mimi Cave e la sua sceneggiatrice Lauryn Kahn probabilmente hanno visto la trilogia horror Hostel di Eli Roth , e sicuramente l’hanno studiata a puntino nella parte dei maciullamenti della prigionia e nel rapporto vittima/carnefice. Fresh, con l’intelligente ambiguità del racconto, si prende gioco di noi ed è un bene per la suspence del film. Nel personaggio di Noa troviamo la classica ragazza delusa in amore e alienata dall’elemento romantico, e seppure il plot point del supermercato non sia dei migliori, siamo in presenza di una reale commedia romantica.
Il personaggio di Noa, alias la sempre ottima Daisy Edgar-Jones, ha un po’ la sindrome di Julia Roberts in Pretty Woman. Non riesce a credere ai suoi occhi nell’essere di fronte a un uomo perfetto, agiato e che sembra trattarla come una principessa. Già nel bar del loro primo appuntamento la Cave ci svia. Il primo drink conseguente alla notte di fuoco che i protagonisti avranno, ci confonde. E questo perché in Noa vediamo gli occhi dell’amore, la volta buona che capita anche alle loser girl come lei. Un mini prologo di come trovare l’amore in mezz’ora che viene montato intelligentemente per stravolgere poi la storia.
Le pulsioni del body horror
Perché purtroppo a Noa quell’ultimo drink sembra averle fatto male, si appisola e al suo risveglio si trova in un reboot di Hostel, incatenata. Dopo il classico momento in cui si è resa conto del guaio da cui non può scappare, Noa e quindi Fresh attingono alla classica struttura del cult di Roth : la conoscenza delle vicine di stanza, i rumori e le grida della sala operatoria, i tentativi falliti per fuggire, la rassegnazione.
Mentre il personaggio di Edgard-Jones vede passare davanti a sé le vittime e il suo futuro destino, Fresh incomincia a vivere delle pulsioni del body horror. Le mura in cui è rinchiusa Noa manifestano l’orrore dettato non solo dalla carne e dal bisturi dell’allegro chirurgo che prontamente la Cave ci fa vedere con inquadrature fisse e strette, ma soprattutto nel sussulto di confidenze e ultime speranze con la compagna di cella. Noa, infatti, attraverso i volti delle compagne che non vede ma con cui si relaziona attraverso la rassegnazione della parola, sedimenta lo stato d’animo della paura, scoprendo nel contempo il suo coraggio.
Noa l’eroina exploitation
La metamorfosi di Noa è abbastanza evidente nel corso della pellicola, anche se si serve della manipolazione romantica per arrivarci. Nel suo alter-ego, la Edgard-Jonesha impiega tutta la spinta del viaggio dell’eroina tragicomica del genere exploitation, manifestato in pianta stabile anche dalla filmografia di Quentin Tarantino. L’esegesi del girl power che nasce da un profilo inerme per sfogarsi nella propria ribellione liberatoria. Nemmeno Noa trasgredisce alla regola del genere: violenza e sangue chiamano fuga dall’incubo. Anche con un certo sadismo. Perché la Edgard-Jones, come se fosse la novella Florinda Bolkan del cineasta italiano Lucio Fulci, e perché no, anche una delle quattro donne del tarantinianoDeath Prooof , si libera del peso del suo oppressore non nascondendo una certa cifra vendicativa.
Non le basta infatti liberare le malcapitate e la fedele amica Mollie, rinchiusa anche lei alla fine nello chalet dell’orrore. Infatti anche se ha colpito in fin di vita Steve, vuole assicurarsi che sia morto. Ma Steve, proprio come la saga di Hostel, sembra non morire mai anche quando muore. Noa arriva fino al punto di mettere a repentaglio la sua unica speranza di fuga per rincorrere e assicurarsi che l’allegro chirurgo non respiri più. Lo fa esercitando quei codici propri dell’exploitation , servendosi del fucile a pompa per terminare ciò che aveva subito ma per effettuare anche un passaggio da character driven molto più interessante. La ragazza acqua e sapone si è ribellata a se stessa in un processo antieroico che mescola il pulp con il revenge movie.
Una rom-com che non ci ha creduto
Ma Freshè anche una rom-com che non ci crede abbastanza. Perché, passato il linguaggio grottesco e il dramedy horror, il film si ricorda anche di essere una specie di commedia romantica. La Cave infatti opera un mix interessante e in parte avvincente tra frenesia di carne tagliuzzata e spezzettata e puro sentimentalismo. Non lascia a caso l’inizio del film, e recupera la love story nella parte forse più cruda di Fresh. Quella in cui Steve aveva il cuore disarmato e Noa sembrava rassegnata e complice del bunker nello chalet. Sulle note di A Perfect Day di Lou Reed, il sonoro quasi acido rispetto al tono delle vicende che si vedono in tutto il film, ci riporta il contatto tra due probabili amanti.
La cena con la carne umana che adesso Noa mangia, le risate, il suo consenso all’imminente nuova realtà, rappresentano una svolta nella svolta che non avverrà mai. E questo perché la Cave avrebbe potuto anche trasformare il personaggio della Edgard-Jones in un’alleata del chirurgo, anche perché il film sembrava proprio andare verso questa direzione. Invece la tessitura del racconto viene strutturata in modo tale da destabilizzare lo spettatore e prepararlo al turbine di violenza e di plot twist sanguinari che si vedranno nel finale. E questo perché il film non è una dark comedy rom ma una sorta di pulp psicologico di denuncia e di distruzione della mascolinità tossica. E in cui Cappuccetto Rosso Sangue fa a brandelli il suo Hannibal Lecter.
Fresh poteva essere di più, una commedia romantica inusuale, la donna/preda e l’uomo carnefice che finiscono per innamorarsi in una contemporaneizzazione della Bella e la Bestia che ci starebbe stata tutta. Ma il revenge movie cannibale ha preso il sopravvento sull’amore.
Anno: 2022
Durata: 114
Distribuzione: Disney Plus
Genere: dramedy
Nazionalita: Usa
Regia: Mimi Cave
Data di uscita: 15-April-2022
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