‘Asteroid city’: Wes Anderson diventa prigioniero della sua eleganza

Dopo l’esordio al 76esimo Festival di Cannes nel 2023, arriva in prima Tv domenica 2 giugno, su Sky Cinema Due, in streaming su NOW e on demand, Asteroid city, l’ultimo film scritto, prodotto e diretto daWes Anderson.

Margot Robbie, Tom Hank, Jason Schwartzman, Scarlett Johansson, Jeffrey Wright, Tilda Swinton, Bryan Cranston, Edward Norton, Adrien Brody, Liev Schreiber, Hope Davis, Steve Park, Matt Dillon, Willem Dafoe, Jeff Goldblum, Hong Chau, Tony Revolori, Bob Balaban sono l’incredibile cast del nuovo film del grande regista texano.

Scarlett Johansson  Credit: Courtesy of Pop. 87 Productions/Focus Features

Asteroid City Il Film

Asteroid City è concepito come una serie di storie una dentro l’altra in cui, come in un gioco di cornici che vanno progressivamente restringendosi, si arriva al racconto centrale.

Si parte dal narratore principale (Bryan Cranston ) attraverso un secondo scrittore per arrivare al cuore.

Un gruppo di ragazzini dall’intelligenza prodigiosa viene invitato ad un convegno chiamato Junior Stargazer nel deserto del Nevada. Siamo nel 1955 e l’ambientazione riporta ad episodi di Twilight Zone, ma anche ai cartoni animati di Road Runner.

Le varie famiglie arrivano progressivamente in questo spazio surreale che prende il nome da un cratere generato da un asteroide in prossimità dei famosi esperimenti nucleari.

Augie Steembeck ( Jason Schwartzman ) è un fotografo di guerra che ha recentemente perduto la moglie. Arriva ad Asteroid City insieme ai quattro figli con le sue ceneri, ma non ha ancora comunicato la grave perdita ai figli.

Giunti a destinazione Augie conosce Midge Campbel ( Scarlett Johansson ) la sua dirimpettaia. Augie è un’ attrice molto simile a Marilyn Monroe ed è madre di Dinah, una delle partecipanti al Contest.

Su tutti gli interpreti spicca Steve Carrell (sempre perfetto) che veste i panni di un venditore che cerca di lucrare sulle famiglie che arrivano nel villaggio. L’arrivo di un alieno sconvolgerà i piani degli organizzatori…

Fisher Stevens, Jeffrey Wright, Tony Revolori, and Bob Balaban Credit: Courtesy of Pop. 87 Productions/Focus Features

Asteroid City è allo stesso tempo il film più ambizioso ma anche meno interessante della cinematografia di Wes Anderson.

Wes Anderson sembra preferire sopra ogni cosa un approccio intellettuale al cinema. Un regista straordinario, dallo stile inconfondibile, orgoglioso del suo essere diverso da tutto il resto, ma anche prigioniero di quel mondo che lo ha reso celebre.

Non è un caso che sui social siano state fatte centinaia di parodie di come apparirebbe ad esempio Harry Potter se fosse diretto dal regista americano. Non traspare un sentimento in mezzo alle perfette ma inutili simmetrie e la camera costantemente frontale, i dialoghi così brillanti ma forzati, i meravigliosi colori, sono senza anima. Il film appare  come un piatto esteticamente bellissimo ma privo di sapore.

Come se ad uno chef fossero stati messi in mano gli ingredienti migliori, i più pregiati della cucina e non fosse però riuscito a creare una pietanza saporita.

Certo è vero che stiamo parlando di un regista che si ama o si odia,  ma la creazione di questo ‘marchio di fabbrica,  con movimenti di macchina minimi e dialoghi intelligenti ma eccessivi, nonostante la genialità è alla lunga stancante.

Il suo cinema è diventato una macchina sì perfettamente oliata , ma …a quale scopo?

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