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Sky Film

‘Jeanne du Barry’: sipario alzato sulla Corte di Francia

La regista e attrice francese Maïwenn porta in scena la storia di una cortigiana libertina e anticonformista, raccontando un’epoca con sguardo femminile. Un insolito Johnny Depp nel ruolo di Re Luigi XV.

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Dal 20 maggio Jeanne du Barry in prima tv su Sky Cinema e in streaming su NowTv.

Jeanne du Barry, il sorprendente, ultimo film della poliedrica autrice, regista ed attrice Maïwenn, già vincitrice a Cannes 2011 del Gran Prix della Giuria con il film Polisse, e selezionata in concorso a Cannes 2015 con Mon Roi.

Abbandonate le tematiche di stringente attualità dei film precedenti, appare subito evidente in Jeanne du Barry, presentato alla kermesse festivaliera in anteprima mondiale, un’identificazione audace e scanzonata della regista nella figura protagonista del film, Jeanne Bécu/ Vaubernier poi Contessa du Barry. Non per nulla Maïwenn si auto-recluta attrice nel ruolo di Jeanne  per l’approccio antitradizionalista della giovane contessa alle sue esperienze di vita,  in un ambito in cui una donna,  pure cortigiana, non poteva che avere una libertà relativa, riuscendo a schivare quanto meno la costrizione di un matrimonio sgradito o del convento.

La regista torna con Jeanne du Barry ai temi a lei più cari, con una storia d’amore e di crisi, raccontata dal punto di vista di una donna dalle mille sfaccettature. Nel cast oltre alla stessa Maïwenn, , Jonny Depp, fresco di scandali, nella vita privata come nel suo ruolo di Re Luigi XV.

Il film, girato in 35 mm, ha immagini magnifiche sia in esterno sia in interni – di giorno ove possibile con luce naturale o, in notturna, a lume di candela – e una location d’eccezione utilizzata nella gran parte delle scene di Corte, la Reggia di Versailles, le cui riprese sono state autorizzate nel giorno di chiusura al pubblico, il lunedì.

Jeanne du Barry: libertà e libertinaggio

Maïwenn, che sembra aver scoperto il personaggio di Jeanne du Barry dal film Marie Antoinette, di Sofia Coppola, ne è stata subito affascinata: una bambina illegittima, figlia del popolo che viene chiusa in convento ma ne fugge, interessata da giovanissima alla letteratura erotica, che utilizza le armi della seduzione per darsi al libertinaggio e rimanere per quanto possibile ‘libera’ dandosi alla vita della cortigiana di lusso, elevando il suo rango sociale con il titolo di Contessa e poi giungendo ad essere la ‘favorita’ del re.

In una corte piena di intrighi ed invidie, di false etichette, Maïwenn disegna un ritratto di donna che porta abiti maschili, se le aggrada, che si innamora del Re in persona, che è vicina ai bambini e gioca con loro e che, in virtù del suo potere al femminile – oltre che di una certa innata dose di anarchia – rompe gli schemi anche a Corte. Forse una visione un po’ utopistica della vera Jeanne, ma anche piena di umanità e affezione, fragilità e gioiosa vitalità.

Interessanti le ricostruzioni d’epoca di dettagli relativi all’etichetta reale da seguire scrupolosamente, anche negli incontri amorosi con le cortigiane,  visitate dal medico subito prima dell’incontro perché potenziali portatrici di malattie trasmissibili.cannes 2023 parte jeanne du barry recensione

Figlie ribelli e disprezzo di classe

Ambientato nella Francia del Settecento, il film racconta la storia di Jeanne Vaubernier, una ragazza bellissima, di estrazione popolare, desiderosa di elevarsi socialmente, che utilizza il suo fascino per uscire dalla sua umile condizione e fuggire dal convento dove era stata rinchiusa. Fra i suoi amanti, il conte Du Barry, arricchitosi proprio grazie alle lucrative galanterie di Jeanne (una forma ‘elegante’ di sfruttamento della prostituzione) che decide di presentarla al re Luigi XV, organizzando l’incontro tramite l’influente duca di Richelieu.

Ciò che supera le aspettative del conte è che tra Jeanne e Luigi XV è amore a prima vista: grazie alla passione vitale della cortigiana, il re ritrova il gusto e le gioie dell’amore, tanto che non può più fare a meno di lei e decide di farne la sua ‘favorita’, suscitando un grave scandalo a Corte, dove nessuno – in particolare le figlie del re – per ipocrisia, invidia e formalismo, accetterà la giovane e bella ‘figlia del popolo’, priva di titoli ma dotata di grande umanità e capacità di vero amore.

Questo film può essere interpretato come una metafora dei miei esordi, con la Corte di Versailles come simbolo del popolo del cinema dal quale ho sentito condiscendenza e disprezzo di classe – ha raccontato Maïwenn, regista e attrice nel suo stesso film, che dice ciò che sente senza peli sulla lingua – Mi sono riconosciuta nelle cose che Jeanne ha vissuto: anche io come lei, ho conosciuto il potere della seduzione. Ero disprezzata per aver lasciato la scuola molto presto, per non sapere nulla di tecnica di cinema e per aver fatto film a modo mio, facendo appello al mio istinto. L’industria cinematografica non è sempre molto aperta.”

I due registi Fabio e Damiano D’Innocenzo raccontano della loro nuova miniserie ‘Dostoevskij’

Jeanne du Barry

  • Anno: 2023
  • Durata: 1 h. e 56'
  • Distribuzione: Notorious Pictures
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Maïwenn

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