Alla conferenza di apertura del Festival di Cannes, Thyerry Fremaux ha parlato a 360 gradi di questa edizione, nella quale siamo rappresentati da Nanni Moretti, Marco Bellocchio e Alice Rohrwacher.
“Abbiamo tre film italiani in competizione, due veterani e una giovane regista. Il cinema italiano si trova in una situazione paradossale”.
Thyerry Fremaux: dichiarazioni
Sappiamo bene che dopo gli anni Ottanta è successo qualcosa: un’assenza di dialogo tra la televisione ed il cinema e la volontà – e cercherò di essere prudente in quello che dico – del governo italiano di non sostenere il proprio cinema come ad esempio facciamo in Francia.
Ma allo stesso tempo non c’è mai stato un vero e proprio blocco della creazione. Non solo perché Nanni Moretti e Marco Bellocchio continuano a produrre, ma anche perché c’è stata una nuova generazione di cineasti come Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, che è qui in concorso. Ed è straordinario vedere che in un paese in grandi difficoltà ci sono dei poeti, delle voci nuove che esistono e si impongono sulle scene internazionali e qui a Cannes.
Oltre a questo sappiamo che in Italia esiste un altro problema – e non è il solo paese ad averlo – che è quello legato alle sale cinematografiche.
Non voglio dire che il modello francese sia quello ideale, ma in Francia, e non solo perché il cinema è nato qui, il rapporto con il cinema è molto importante grazie alla critica, grazie alle riviste cinefile degli anni Cinquanta, grazie ai diversi governi.
Il festival di Cannes è nato grazie al sistema francese molto particolare e grazie alla convinzione che quando ci sono dei cinefili in un paese, queste persone saranno i futuri direttori di festival, apriranno delle sale etc.
A Lione abbiamo salvato tre sale cinematografiche, nonostante sappiamo non guadagnino abbastanza. Ma lo abbiamo fatto perché sapevamo che se avessero chiuso sarebbe finita. Quindi dobbiamo combattere ed esserne convinti.
Abbiamo da anni una regola: il film di apertura del Festival di Cannes deve uscire contemporaneamente in tutte le sale in Francia. Questo perché tutta la Francia, tutto il Paese, tutti gli spettatori possano approfittare dello slancio e dell’eco mediatico del festival di Cannes.
Thyerry Fremaux e la situazione italiana
La situazione italiana ha questo paradosso: l’Italia è un paese straordinario, immenso e storico, tra i più importanti nel cinema mondiale, ma è fragile. Quindi dobbiamo lottare perché la situazione non peggiori.
I miei cari colleghi, Alberto Barbera a Venezia, i miei cari amici a Bologna, il Centro Sperimentale e la Cineteca a Milano, dovunque vedo impegno e una solida convinzione a sostegno del cinema italiano. Forse serve facciano ancora di più per far sentire la loro voce.
Festival de Cannes – International film festival for more than 75 years (festival-cannes.com)