“FORTUNA GRANDA” DI FRANCESCA SIRONI E ALBERTO GOTTARDO
VINCE LA X EDIZIONE DI MENTE LOCALE – VISIONI SUL TERRITORIOPremio di 2mila euro al documentario che racconta l’adolescenza sul Delta del Po.
A Di visi di pietra memorie di Andrea Bordoli il Premio per il Miglior uso delle immagini d’archivio, a Stonebreakers di Valerio Ciriaci il Premio Suono e Territorio.
Premio del Consorzio Parmigiano Reggiano e due menzioni speciali
a Infinito. L’universo di Luigi Ghirri di Matteo Parisini
Dieci giorni di proiezioni, eventi, incontri, tavole rotonde, 17 film provenienti da tutto il mondo con sguardi multiformi sui territori, tre anteprime nazionali, e ancora il concorso Young dedicato alle produzioni audiovisive delle scuole italiane, con una giuria di circa 700 ragazzi e ragazze da tutta Italia: si chiude oggi domenica 14 maggio in Valsamoggia (Bo) la X edizione di Mente Locale – Visioni sul territorio, il primo festival italiano di cinema documentario interamente dedicato al racconto del territorio – naturale, culturale, antropologico, sociale: un festival diffuso nei territorio di Bologna e Modena, ospitato da sale indipendenti e in luoghi solitamente non raggiunti da festival, che risponde alla sfida di creare comunità attorno alle sale cinematografiche.
A vincere la X edizione del festival è Fortuna Granda di Alberto Gottardo e Francesca Sironi (Italia, 2022), cui la giuria, composta da Sarah Elena Schwerzmann, già commissioning editor di ARTE, Claudia Tosi, regista e produttrice e Marco Cucco, direttore del Master di primo livello in Management del Cinema e dell’Audiovisivo e docente DAR Università di Bologna, assegna il Premio Mente Locale – Visione Globale da 2mila euro. “Fortuna Granda racconta con sobrietà, rispetto e autenticità le vicende di un gruppo di ragazzi che si dividono tra un difficile percorso scolastico e la precoce iniziazione al mondo del lavoro manuale. In questo racconto il Delta del Po si configura come sfondo delle vicende e protagonista chiave della narrazione, come luogo di condanna per i giovani studenti-lavoratori ma anche come loro grande fortuna, portando così il documentario a celebrare un totale simbiosi tra protagonisti e territorio. Fortuna Granda restituisce così un intreccio di vite e luoghi, di difficoltà e gratitudine, in grado di interrogare con forza lo spettatore a prescindere da dove viva” le motivazioni della giuria.
Il Premio da mille euro per il Miglior uso delle immagini di archivio va a Di visi di pietra memorie di Andrea Bordoli (Svizzera, 2022) per il modo in cui “l’uso creativo di materiali di archivio, immagini e suoni è tale da funzionare come correlativo della memoria umana.. Nell’opera di Bordoli, come nel pozzo della memoria, la realtà è insieme rappresentata e creata, in una certa misura. Il tempo e il ritmo trasformano ciò che è oggettivamente rappresentato in un’illusione visiva e il risultato è evocativo e ipnotico”. A Stonebreakers di Valerio Ciriaci (Usa, 2022) va il Premio Suono e territorio, per l’eccezionale utilizzo della musica e del montaggio sonoro (realizzato da Stefano Di Fiore e Luigi Porto) nel raccontare i conflitti attorno ai monumenti sorti negli Stati Uniti durante le proteste seguite all’assassinio di George Floyd nel 2020. “La musica e il paesaggio sonoro trasmettono magistralmente la tensione di una nazione profondamente divisa e di un passato comune, ma non collettivo; un passato dolorosamente presente per alcuni e mestamente perso per altri. La forza della musica sta nell’enfatizzare questa dicotomia nella memoria, nell’esprimere il profondo vuoto ideologico tra schieramenti opposti e nel renderlo palpabile mentre si scontrano sullo schermo. La composizione di Francesco Venturi raccoglie il non detto, sospeso nell’aria, e il suo potere sta proprio nella giustapposizione dell’intermedio, dello spazio percettivo, che non può essere negoziato visivamente. Allo stesso tempo la musica ci àncora allo spazio fisico, che crea un’esperienza viscerale”.
Il Premio Distribuzione Sayonara Film va a Liv Till I Die (Svezia/Svizzera, 2022) di Gustav Ågerstrand, Åsa Ekman, Oscar Hedin Hetteberg e Anders Teigen, delicato documentario girato all’interno di una casa di riposo, in cui si esplora il territorio di confine tra vita e morte.
Due Menzioni speciali – quella del Touring Club Italia e del Segretariato Regionale MiC Emilia-Romagna “Mente Locale – Filmare per bene” vanno ad Infinito. L’universo di Luigi Ghirri di Matteo Parisini (Italia, 2022), che si aggiudica anche il Premio del Consorzio Parmigiano Reggiano da 500 euro: non una semplice biografia ma un ritratto costruito con delicatezza e pudore dell’universo lieve, delle visioni e dei pensieri di un quasi poeta in grado di rivelare, attraverso la sua fotografia, l’immagine della pianura, mondo di luoghi semplici e quotidiani eppure sorprendentemente fantastici. Il DAR Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna assegna la Menzione speciale a Neighbour Abdi di Douwe Kijstra (Paesi Bassi, 2022), storia toccante che parla di riabilitazione e di superamento del passato difficile del protagonista in Somalia.
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