Torna su Skye Now Tv la seconda stagione dello storico avvocato protagonista dei racconti di Erle Stanley Gardner e dell’iconico Raymond Burr. Nel reboot della HBOPerry Mason ha il volto di Matthew Rhys ( Brothers & Sisters, The Americans), ed è prodotta da Robert Downey Jr. Creatori della serie sono Rolin Jones e Ron Fitzgerald ( Westworld). Su Sky Atlantic e in streaming su Now TV dal 14 maggio.
PERRY MASON 2 IL TRAILER
Perry, dove eravamo rimasti ?
Il nuovo Perry Mason fu una felice scoperta nel periodo pandemico in cui fu rilasciata, ossia il 2020. E ciò perché attingeva alla caratterizzazione antieroica di tanti prodotti delle cable tv e perché riscriveva un nuovo Mason che doveva ricominciare dal basso. Un Perry non ancora avvocato, alcolista e che arrancava nella vita privata. Quindi tutto il contrario del carisma e dell’irruenza di Raymon Burr. Ma anche perché il reboot HBO decise di essere meno legal drama per abbracciare in pianta stabile il noir e lo faceva sullo sfondo anni 30’ della Grande Depressione.
Dipingeva un mondo paludoso e malfamato in pieno stile gangster dove il Mason di Rhys era costretto a muoversi. Il futuro avvocato per giungere al titolo forense arriverà a compiere una lunga e difficoltosa trafila da investigatore privato, per modificare se stesso, smettere di picchiare i criminali. mettersi un bel vestito e difendere gli innocenti in tribunale.
Non togliendosi mai di dosso però la complicità col mondo criminale e col male pur di ottenere il bene, lo farà corrompendo un giurato per evitare la condanna alla sua cliente facendoci subito capire il continuum della serie. Niente mezze misure in un mondo spietato come quello della Los Angeles anni 30’. Intorno a lui dei comprimari funzionali alla storia e al suo agire come Paul, il criminale Pete, e la sua socia Della, crew di personaggi che hanno sempre rafforzato il percorso di Mason all’interno della serie.
Piano sequenza e il Mason avvocato
Le prime scene del primo episodio ci dicono già che qualcosa, e molto, cambierà nel corso della seconda stagione. Perry Mason sembra più immerso nel procedurale legale che in quello detective, mantenendo comunque la natura rissosa investigativa di Perry. Il fenomenale piano sequenza di una classica festa anni 30′ ci svela lo stesso mondo affaristico e criminoso in cui Mason è immerso. Viene mantenuta la splendida fotografia dark dell’HBO, grigio-scura con tendenze giallognole, mentre ci troviamo Perry e Della che giocano a fare Better Call Saul a Los Angeles.
Infatti risalta subito la volontà di concentrare la serie in mezzo alla linea legale della natura del franchising d’origine di Perry Mason e il duo di avvocati divisi tra bene e male. Infatti Mason è da subito combattuto tra la sua etica e il bisogno di soldi per i quali sarà costretto a difendere un ipotetico futuro villain interpretato da Sean Austin.
Il legal-noir
Dopo aver rivelato il cadavere del primo caso del giorno, Mason e la serie si dividono tra due composizioni della narrazione che per ora mantengono una certa amalgamazione con il suo assetto orizzontale. Il procedurale di Perry nella Los Angeles ,come vedremo sempre più intricata e malfamata, si incastra nella vita famigliare di Mason. Vedremo il recupero del rapporto con l’ex moglie e l’educazione della figlia e altre storie verticali: l’accenno alla sottotrama di Della e soprattutto il gioco di incastri con la giustizia tra Paul e Pete. Due primi episodi che quindi sembrano fuggire dal noir anche fanatico religioso che aveva esposto la serie a paragoni (giusti) con True Detective, per normalizzarsi alle origini del Perry Mason di Raymond Burr e la sua natura legal procedural.
Perry Mason torna con una seconda stagione di grandi conferme: enormi mezzi tecnici e una costruzione impattante dell’oscurità della Los Angeles anni 30’. La conferma della riscrittura del Mason di Rhys passa dal giallo investigativo a quello che sembra essere un legal noir procedurale. Un ottimo secondo inizio del ritorno alle origini.
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