‘Guida turistica per innamorarsi’: la recensione

“Guida turistica per innamorarsi” è una commedia romantica diretta da Steven Tsuchida. Il film  racconta come un viaggio può rivoluzionare la vita di una persona, con la leggerezza che solo una pellicola del genere può dare.

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Guida turistica per innamorarsi. Trama, cast & personaggi

Amanda Riley (Rachel Leigh Cook) è una donna rigida che lavora in una agenzia di viaggi di successo nel cuore di Manhattan e che sente di avere ogni cosa sotto controllo. La prevedibilità è la sua coperta di Linus, almeno fino a quando il suo fidanzato John (Ben Feldman) non decide di troncare con lei, complice un nuovo lavoro e un trasferimento. Così, improvvisamente, tutti i progetti di Amanda vanno in fumo, e la proposta della sua collega Mona (Missi Pyle) di fare da infiltrata in un tour turistico in Vietnam, sembra la giusta occasione per evadere da quella brutta rottura. Ciò che però non prevede è la sua guida, un certo Sinh Thach (Scott Ly), che le mostrerà un modo del tutto nuovo di viaggiare, vivendo il posto e non solo visitandolo. Sarà forse vero allora che i viaggi cambino per sempre?

Rachel Leigh Cook, conosciuta per il suo intramontabile ruolo in Kiss Me, ritorna sullo schermo con una nuova storia romantica, catturando l’attenzione di chi l’assocerà per sempre alla dolce Laney Boggs.

Un turista vuole fuggire dalla vita, un viaggiatore vuole sperimentarla.

Guida turistica per innamorarsi. Tra scoperta di sé e scoperta dell’altro: il viaggio di Amanda

Come in quasi ogni commedia romantica che si rispetti, Guida turistica per innamorarsi inizia da una rottura che porterà con sé tutta una serie di altri cambiamenti nella vita della protagonista, Amanda, il tipico personaggio che ha tutto sotto controllo, nella vita come in amore. O almeno così crede, prima che il fidanzato storico la lasci costringendola ad affrontare un vero e proprio cambio di rotta. L’occasione si presenta grazie al suo lavoro di agente di viaggio di successo, mandata come spia in un tour in Vietnam per valutare l’acquisizione da parte della sua agenzia, ritrovandosi però a dover rivalutare ogni cosa.

Sinh è il suo opposto: un ragazzo che non ama le cose programmate e che sprona i partecipanti al proprio tour a vivere con il cuore l’esperienza del viaggio, più che seguire una serie di tappe predefinite. Amanda sembra fuggire dalla propria vita e a quel dolore che l’ha colpita, ma è anche una persona che pensa di conoscere già ogni parte di sé.

Un incontro esplosivo quello tra i due, che rappresenta caratteri opposti, e anche culture estremamente diverse. Cosa succederà?

La metafora di attraversare la strada: guardare sempre avanti

Amanda in Vietnam, con i suoi colori, il cibo, le tradizioni, così diverse da quelle americane, si ritroverà a sviluppare un nuovo punto di vista sul mondo, ma più di tutto su se stessa.

Non ero persa per niente, non ero dove dovevo essere

Il Vietnam che fa da sfondo alle vicende e così i modi di dire e le leggende della sua cultura. Vi sono in particolare due simbologie che guidano la protagonista, usate per raccontare la sua storia ed il suo viaggio.

Una riguarda la Fenice, segno di rinascita e nuovi inizi, così come la Festa del Tết Nguyên Ðán, letteralmente festa della prima mattina del primo giorno, che, come il capodanno, celebra l’ inizio il primo giorno di ogni anno.

L’altra invece è un detto: in Vietnam per attraversare la strada affollata e ricca di ostacoli si va sempre avanti e non si torna indietro. Amanda prima ha paura di cambiare direzione, di deviare dal percorso predefinito che sia il viaggio o la sua vita, ma arriva il momento di fare una scelta per raggiungere ciò che si desidera davvero. Forse è una persona, o forse un nuovo obiettivo, o forse entrambe le cose. Fatto sta che Guida turistica per innamorarsi si può definire un film che parla di amore in ogni forma, che sia per qualcun altro, per la propria famiglia o per se stessi.

Sono venuta in Vietnam per una cosa che pensavo di volere, per essere la persona che pensavo dovessi essere, ma tu mi hai insegnato un nuovo modo di vivere la vita, un nuovo modo di essere me.