Ospite d’onore dell’edizione 2023 del Rendez-Vous, che si è svolto a Roma dal 29 marzo al 3 aprile scorso, è stata Isabelle Huppert. La celebre attrice francese, con alle spalle più di un centinaio di film e una carriera incredibile, arrivata anche a ottenere una candidatura ai premi Oscar, ha parlato con un ristretto pubblico proprio dei suoi film con particolare riferimento ai due più recenti, presentati al festival francese. I due film in questione sono Mon Crime, la commedia di François Ozon, dal 25 aprile nelle sale, e La syndicaliste di Jean-Paul Salomé, già presentato alla Mostra del cinema di Venezia 2022.
Isabelle Huppert al Rendez-Vous 2023 su Mon Crime
Ozon trova piacere a prendere delle opere che sono più “indietro” nel tempo attualizzandole all’oggi. In questo modo questo film diventa una sorta di manifesto.
Così Isabelle Huppert ha descritto il film, nelle sale dal 25 aprile grazie a BiM Distribuzione, che la vede in un ruolo meno centrale rispetto al solito, ma comunque caratteristico. Un personaggio non così femminista come può sembrare all’apparenza che, più che alla causa delle donne, è interessata a recuperare i soldi che ha perso e a tornare a essere la grande attrice che era e che adesso non è più.
La caratteristica principale del mio personaggio, e che mi ha divertita nel prepararlo, è il fatto che parla in maniera velocissima.
La Huppert ha rivelato che, nel momento in cui le è stato chiesto di interpretare il personaggio di Mon Crime, è arrivata sul set senza aver riflettuto sulle caratteristiche da dare.
Considerando che tutti i personaggi della commedia di Ozon, tranne le due protagoniste, sono più caricaturali, ha scelto di far parlare la sua Odette in maniera molto veloce per renderla singolare e speciale, senza riflettere sulla psicologia.
Sicuramente è un personaggio che ha un’ossessione: portare alla luce la verità.
Mon Crime e il Me Too
Il personaggio interpretato da Isabelle Huppert in Mon Crime è un personaggio che non può essere presente in tutti i film. Ma è sicuramente quello di una donna forte, come nella maggior parte dei personaggi interpretati dalla grande attrice francese.
Spesso la scelta dei miei personaggiè dettata dal mio desiderio di lavorare con alcuni registi. Non ho preferenze di ruolo anche perché sono dell’idea che spesso ci può essere del dramma nella commedia e della commedia nel dramma.
Allo stesso modo, anche nell’altro film presente al Rendez-Vous 2023, Isabelle Huppert interpreta un personaggio forte.
Provando a procedere come Ozon e cercando di attualizzare i suoi ruoli alla realtà di oggi, sicuramente si possono trovare dei collegamenti con il movimento Me Too. Un movimento che ha portato a una presa di coscienza su diversi aspetti. E, a tal proposito, Isabelle Huppert si è espressa riguardo i ruoli femminili al cinema sottolineando come, secondo lei, il cambiamento non dovrà portare le donne ad avere ruoli trionfanti.
Non credo che questo sarà il risultato. Quello che secondo me deve succedere, e che io ho avuto la fortuna di toccare con mano nella mia carriera, è avere un ruolo centrale. Secondo me la donna deve trovare una centralità.
Isabelle Huppert al Rendez-Vous su La Syndicaliste e non solo
Anche il personaggio de La Syndicaliste mi interessava molto, ma non è il ruolo di una donna vincente: vediamo le sue debolezze, ma, nonostante questo, è un ruolo bellissimo e centrale. È una donna che viene mostrata in tutta la sua complessità.
Così l’attrice francese ha spiegato, in breve, il suo ruolo nel film di Jean-Paul Salomé. E ha approfittato di questo per allargare il discorso alla sua immensa carriera.
Non ho mai considerato la mia carriera in termini di personaggi che ho interpretato. Preferisco considerarla come segnata da degli incontri con dei meravigliosi registi, non solo quelli più famosi (Chabrol, Haneke, Verhoeven), ma anche quelli meno conosciuti. Ho avuto il privilegio del loro sguardo.
Non prestando particolare attenzione al ruolo in sé, Isabelle Huppert si è concentrata maggiormente sugli incontri con i registi. Ed è così che vede il cinema.
Se poi dovessi dire un ruolo che mi piacerebbe interpretare forse quello di un uomo.
Cinema e teatro
Spazio anche per riflessioni su pandemia e intelligenza artificiale, ma soprattutto sul teatro.
Nonostante il suo amore per il cinema, Isabelle Huppert è anche una grande attrice teatrale. E anche in questo contesto ha regalato (e continua a regalare) interpretazioni memorabili.
Anche se, come attrice, è sempre la stessa sia davanti alla macchina da presa sia sul palcoscenico, la cosa che la affascina è il fatto di aver sempre lavorato con registi che considerano il teatro non in maniera nozionistica.
Con il cinema si è più vicini alla realtà. Con il teatro si lavora più nell’astrazione.
E alla domanda sul regista italiano con il quale vorrebbe lavorare la sua risposta è diventata un lungo elenco di nomi, tra quelli con i quali ha collaborato in passato, ma che non ha dimenticato, a quelli della nuova generazione. Da Sorrentino a Garrone, passando per molti altri.