‘Io e mio fratello’ Se gli affari di cuore diventano di famiglia
Dal 21 aprile su Prime Video, Io e mio fratello di Luca Lucini è una divertente commedia romantica, con Cristiano Caccamo, Denise Tantucci e Greta Ferro.
Io e mio fratello porta la firma di Luca Lucini, a distanza di poco dalla sua ultima prova dietro la macchina da presa, Diversi come due gocce d’acqua, parte della serie Purché finisca bene. Protagonisti della nuova commedia romantica, disponibile dal 21 aprile 2023 su Prime Video, sono Cristiano Caccamo, Denise Tantucci e Greta Ferro.
Girato tra Milano e Altomonte, uno dei borghi più suggestivi d’Italia (nella provincia di Cosenza), il film tratteggia un quadro abbastanza realistico di un piccolo paesino del Sud Italia. Il fil rouge sentimentale dà modo di esplorarne le dinamiche, familiari e interpersonali, all’insegna della leggerezza e della risata.
Sofia (Tantucci) ha 28 anni, uno spirito estremamente libero e una famiglia lontana. Trasferitasi a Milano ormai da tempo, sia per trovare la propria strada che per allontanarsi dalla madre Marilena (LunettaSavino) e dal fratello Mauro (Caccamo), lavora in un bar, insieme all’amico e coinquilino Alessandro (Claudio Colica), ma non sembra ancora aver messo radici.
Non c’è nulla di male a stare fermi.
Passando da un lavoro a un altro, e da una donna a un’altra, la giovane non rimpiange le sue scelte, almeno sino al giorno in cui Michela (Ferro), il suo unico vero grande amore, le rivela che sta per sposarsi. Niente meno che con Mauro. Sofia non può di certo permettersi di perdere la donna della sua vita, motivo per cui prepara i bagagli e torna immediatamente nella casa d’infanzia.
Bellezze naturali
Io e mio fratello ha la freschezza e la semplicità di una commedia senza pretese. Intrattiene sì, ma non lascia segni particolari. Ideale per una serata in totale relax, riesce comunque ad attirare l’attenzione, fosse anche solo per il fascinoso cast messo in mostra.
Il trio formato da Caccamo, Tantucci e Ferro, è indubbiamente all’altezza delle aspettative. Non a caso la macchina da presa si concentra sui dettagli: fisici ben torniti e tonici, sguardi appassionati e bocche affamate. La bellezza dei protagonisti fa il paio con quella della natura circostante, che li accoglie, li protegge e, all’occorrenza, nasconde dagli sguardi indiscreti.
Impossibile non rimanere ammaliati dinanzi alle onde cristalline o ai lasciti medievali che ancora oggi si possono ammirare nel nostro Belpaese. Lungi dal divenire uno spot sul turismo, va però notato quanto le vicende si integrino, appoggino e traggano forza dalla cornice che le ospita.
Io e mio fratello | I temi trattati
Dal punto di vista tematico, la pellicola esibisce una serie di questioni molto comuni, dalle responsabilità familiari alla necessità di fuggire dalle proprie origini, passando per le pene d’amore.
Mauro, Sofia e Michela rappresentano tre tipi diversi di una medesima generazione. Una generazione alle prese con lavori precari, che si riflettono sullo stile e sulle scelte di vita, ma anche con eredità di difficile gestione, legate a tradizioni e mentalità appartenenti al passato.
Il grandi hanno sempre saccheggiato.
In tal senso, Mauro e Sofia appaiono agli antipodi: per quanto tra loro non scorra buon sangue, è proprio quel sangue a unirli e a renderli più simili di quanto credano. Michela è, invece, una sorta di outsider, che fa scattare una scintilla troppo a lungo sopita.
Al fianco dei più giovani, anche Marilena e la sorella Tecla (la sempre spumeggiante Teresa Mannino) sono estremamente differenti l’una all’altra, sebbene facciano parte di una generazione precedente. Segno di come le correnti all’interno di una famiglia possano prendere varie direzioni, senza però causare fratture irreparabili. A patto di non tenere segreti e basare il rapporto sulle bugie.
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