fbpx
Connect with us

Reviews

‘Walk Up’ la recensione del film di Hong Sang-soo

Con Walk Up, Hong Sang-soo torna a riproporre i propri temi, a raccontare incontri e dare immagine ai gesti, agli sguardi e alle sensazioni

Pubblicato

il

Walk Up di Hong Sang-soo

Presentato al Toronto Film Festival 2022, Walk Up è un lungometraggio diretto da Hong Sang-soo, passato in programma al Florence Korea Film Fest insieme all’altro film realizzato da Hong nel 2022, The Novelist’s.

Walk Up: la trama

Byung-soo, un regista di successo di mezza età, decide di aiutare la figlia che ha trascurato per molti anni. La ragazza vorrebbe diventare interior designer e il padre decide di presentarla a Kim, una sua vecchia amica che fa proprio quel lavoro e che ha recentemente ristrutturato un elegante edificio di quattro piani.

Le illusioni e i fantasmi dell’ordinaria normalità

Nel precedente film del prolifico regista coreano, The Novelist’s, la romanziera che dà il titolo al film spiega a un’attrice e a un giovane regista l’idea che ha avuto per la realizzazione di un cortometraggio. Junhee (questo il nome della protagonista) ha conosciuto i due interlocutori solo pochi attimi prima e, stimolata dall’incontro, decide di cimentarsi per la prima volta con il cinema, con la volontà di soffermarsi sugli attori e sulle loro connessioni, cogliendo le emozioni, i gesti e gli sguardi, a fronte di una storia semplice e in secondo piano. Poche parole, che riassumono perfettamente quello che è il cinema di Hong Sang-soo, improntato su incontri e continui dialoghi tra i personaggi, volti a cogliere ogni lieve cenno di vita.

Walk Up Hong Sang-soo

Se, come diceva Jean Renoir, “un regista fa un solo film nella vita, poi lo scompone e lo rifà di nuovo”, questo viene portato all’estremo nel caso di Hong, il cui cinema appare come un susseguirsi di lievi variazioni sul tema. Personaggi, dialoghi, temi e situazioni riaffiorano film dopo film con sfumature rinnovate, in un gioco di allitterazioni perpetue. È così anche in Walk Up, dove tornano la figura del regista, i momenti di difficoltà o di cambiamento dei personaggi e soprattutto la narrazione fatta di incontri, gesti, conversazioni e momenti conviviali. Ancor più rispetto al cinema di Ozu (a cui quello di Hong spesso sembra tendere, anche nella composizione, con le inquadrature incorniciate da bottiglie vuote) i pasti e le bevute tornano immancabilmente di film in film e all’interno dello stesso, come una sintesi delle interazioni che animano il racconto, portando spesso i personaggi a ubriacarsi e a mostrare le loro contraddizioni, i dubbi e a esternare le proprie difficoltà.

In Walk Up, come e forse ancor più di altri film del regista, si mette in evidenza un estremo minimalismo narrativo e formale, in un cinema in cui tutto tende a ridimensionarsi, a reiterarsi, a rimanere in sospeso. Quasi a dissolversi, sino a dar luce ai vuoti, ai chiaroscuri e alle sfumature più esili della vita. Una frammentazione dell’essenzialità umana che viene ripresa dalla struttura episodica ed ellittica del film, con passaggi da un piano all’altro dell’edificio in cui si svolge l’intera vicenda, da una stanza all’altra, da interno a esterno, con il passato che si riaffaccia costantemente. L’approccio tematico trova una sintesi nella forma, con un bianco e nero luminoso, che nelle scene d’interno “nasconde” l’esterno rendendolo quasi abbagliante, con lunghi piani sequenza fissi e con angolazioni e uno sguardo che talvolta ricordano le immagini di sorveglianza.

Per Hong, d’altronde, il mondo è tutto nei personaggi che mette in scena e nelle loro interazioni, nelle loro distanze ravvicinate e nel loro ritrovarsi. Personaggi che il regista osserva con sguardo da entomologo, interrogandosi sui rapporti umani ma anche sul cinema e sul ruolo del regista (così ricorrente nei suoi film e riconducibile direttamente a lui), alla ricerca di un incontro tra le immagini e sensazioni e sentimenti inafferrabili, refoli fugaci di vita, che finiscono con il trasformarsi in parentesi persino fantasmatiche e oniriche.

Walk Up

  • Anno: 2022
  • Durata: 97'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Corea del Sud
  • Regia: Hong Sang-soo

Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers