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Netflix Film

‘The Last Kingdom: sette re devono morire’: ultimo capitolo della lunga saga medievale

Esce su Netflix il lungometraggio che pone fine alla lunga serie televisiva ambientata nell’Inghilterra del IX secolo

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‘The Last Kingdom: sette re devono morire’:

Con The Last Kingdom: sette re devono morire, diretto da Edward Bazalgette su sceneggiatura di Martha Hillier, si pone la parola fine alla serie televisiva tratta dai romanzi storici di Bernard Cornwell che ha appassionato centinaia di migliaia di telespettatori.

Le cinque stagioni di cui si compone la serie sono state distribuite dal 2015 al 2022 e, con questo lungometraggio, si è voluto regalare ai fan un ultimo capitolo delle gesta di Uthred e dei suoi compagni.

‘The Last Kingdom: sette re devono morire’: La trama

Il film prende l’avvio qualche anno dopo la fine dell’ultimo capitolo della serie televisiva. Siamo nell’Inghilterra della fine del IX secolo, un paese non ancora unito dove vari regnanti dominano su limitate porzioni di territorio. Alla morte di Re Edward si scatena una lotta di successione fra Aelfweard (Ewan Horrocks), considerato l’erede legittimo e Aethelstan (Harry Gilby), primogenito illegittimo del re defunto, che si insedia sul trono.

Sostenuto da Uthread (Alexander Dreymon) signore di Bebbamburg, nato sassone ma cresciuto danese, protagonista indiscusso della saga, Aethelstan deve affrontare, oltre che le legittime rivendicazioni del fratellastro, anche un’altra, terribile minaccia. Il re guerriero danese Anlaf (Pekka Strang), infatti, dopo aver attraversato il mare d’Irlanda, tenta di invadere il regno di Northumbia (l’attuale Inghilterra settentrionale), alleandosi con altri re che si oppongono ad Aethelstan.

Tutto si risolverà nella battaglia di Brunanburh, l’epico scontro avvenuto nell’anno 937, allorché le forze anglosassoni si opposero e sconfissero l’alleanza fra i re di Scozia, di Man, di Strathclyde, delle Shetland, delle Orchadi e gli alleati vichingi di Anlaf.

‘The Last Kingdom: sette re devono morire’

Un’operazione che soffre il passaggio dal format seriale a quello del lungometraggio

Sebbene per tutti gli appassionati della saga medievale la possibilità di poter rivedere ancora una volta in azione i personaggi ai quali si sono affezionati sia un’occasione decisamente ghiotta, il rischio di rimanerne delusi è decisamente elevato.

Come spesso accade in casi come questi, in cui si passa da un format seriale al lungometraggio, il risultato non è all’altezza delle aspettative. La difficoltà di comprimere in un tempo limitato (seppure in questo caso si sfiorino le due ore) una gran quantità di accadimenti e personaggi, obbliga gli sceneggiatori a un lavoro di sintesi che, nel caso specifico di The Last Kingdom: sette re devono morire, non riesce in pieno.

Troppo, infatti, si vuole raccontare, rendendo la narrazione, soprattutto nella prima metà del film, estremamente caotica. Una rincorsa a presentare gli innumerevoli personaggi e le varie situazioni che porta, alla fine, a una descrizione superficiale e poco approfondita.

Tutti i personaggi del film di Bazalgette soffrono così di una scarsa empatia nei confronti dello spettatore, che assiste a una serie frenetica di azioni delle quali fatica a comprenderne il significato effettivo.

Un’operazione deludente che si riscatta solo in parte nel finale quando i due eserciti si affrontano nello scontro decisivo, con una buona realizzazione delle scene della battaglia che porterà alla nascita dell’Inghilterra unita.

The Last Kingdom: sette re devono morire

  • Anno: 2023
  • Durata: 111'
  • Distribuzione: Netrflix
  • Genere: Storico
  • Nazionalita: Regno unito
  • Regia: Edward Bazelgette
  • Data di uscita: 14-April-2023