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Martin Scorsese. La filmografia tra le opere iconiche e le perle nascoste

Esploriamo le opere più iconiche di uno degli autori di punta della rivoluzionaria "New Hollywood"

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Scorsese filmografia

Nato nel 1942 a New York, Martin Scorsese ha iniziato girare film all’età di diciassette anni e da allora, non fermandosi praticamente mai, ha diretto alcuni dei film più iconici e importanti della storia del cinema, come uno dei registi di punta della New Hollywood, e uno degli autori cinematografici più influenti e acclamati della storia del cinema. Oltre ad essere fonte d’ispirazione per migliaia di cineasti in tutto il globo terrestre, grazie ad una filmografia corposa e magistrale.

Squarci di settima arte: la New Hollywood, tra libertà e spaesamento

La filmografia di Scorsese è ricca e variegata, composta da una vasta gamma di generi e stili. Dai film noir ai documentari, il regista della Grande Mela ha dimostrato una versatilità unica nel corso della sua carriera, lavorando con alcuni dei più grandi attori di Hollywood, tra cui Robert De Niro, Joe Pesci, Leonardo DiCaprio e Harvey Keitel e ha diretto alcuni dei film più iconici degli ultimi decenni.

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I primi lavori e il primo successo

La carriera di Scorsese è iniziata a metà degli anni ’60, dirigendo diversi cortometraggi e documentari. Ma è grazie al suo primo lungometraggio, Chi sta bussando alla mia porta (1967), film indipendente a basso budget, che ha attirato l’attenzione della critica per la sua rappresentazione realistica della vita nella Little Italy di Manhattan.

Sei anni dopo con Mean Streets (1973) Scorsese ottiene il suo primo successo a livello internazionale di critica e pubblico, con un’ampia distribuzione. Il film, profondamente autobiografico che racconta la storia di un giovane italoamericano coinvolto nella criminalità organizzata, è stato elogiato, anche qui, per la sua rappresentazione cruda e realistica della violenza urbana, e per l’uso innovativo della colonna sonora, che comprende, tra l’altro, brani dei Rolling Stones e di Bob Dylan.

Il film è stato importante anche per la carriera degli attori coinvolti, tra cui Harvey Keitel e Robert De Niro. Quest’ultimo, tra l’altro, ha ottenuto il suo primo ruolo significativo in un film. Mean Streets è diventato un punto di riferimento per il cinema americano degli anni ’70 e ha contribuito a creare lo stile distintivo di Scorsese come regista.

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70 – 80: I film iconici della Golden Age Scorsesiana

Negli anni ’70 e ’80, Scorsese ha diretto alcuni dei film più iconici della storia del cinema, tra cui Taxi Driver (1976), Toro scatenato (1980) e Re per una notte (1982). Questi film sono rimasti nella memoria collettiva per la loro forza emotiva, la loro attenzione ai dettagli e la capacità di riflettere la realtà sociale e culturale del loro tempo.

Taxi Driver attraverso la storia di Travis Bickle, un tassista depresso e alienato che cerca di trovare un senso nella sua vita mentre guida per le strade di New York City, è stato particolarmente importante per il modo in cui ha affrontato i temi della solitudine e dell’alienazione nella società americana degli anni ’70, nell’ultimo periodo della Guerra del Vietnam. La pellicola, particolarmente nota anche per la performance di De Niro, è considerata uno dei capolavori più brillanti del cinema americano e ha contribuito a consolidare la reputazione di Scorsese come uno dei registi più importanti della sua generazione.

Toro scatenato, invece, ha dimostrato la capacità di Scorsese di raccontare storie di lotta e riscatto attraverso la figura del pugile, in questo caso  l’italoamericano Jack LaMotta. Il film è noto per l’ennesima performance straordinaria di De Niro, che ha vinto l’Oscar come miglior attore, e per la regia innovativa di Scorsese, che attraverso l’ausilio di una fotografia intensa e una colonna sonora emozionante riesce a creare un’esperienza cinematografica indimenticabile. Toro Scatenato è un classico senza tempo, un film che rimane ancora oggi una pietra miliare del cinema americano.

Con Re per una notte Scorsese torna a esplorare i temi dell’alienazione, della solitudine e dell’ossessione (in questo caso per il mondo dello spettacolo) già precedentemente trattati, ma infondendo nel film una nera e amarissima vena comedy, trasformando la pellicola nell’altra faccia della stessa medaglia di Taxi Driver e diventando un’opera emblematica della filmografia del regista di New York.

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90-Giorni d’oggi: La maturità stilistica

Negli anni ’90: la maturità stilistica di Martin Scorsese. A poco meno di cinquant’anni e all’attivo già quattro capolavori  della cinematografia, Scorsese si affaccia nell’ultimo decennio del vecchio millennio con una consapevolezza del mezzo cinematografico semplicemente unica e rasente la perfezione.

Tra il 1990 e il 1995 Scorsese torna al gangster movie, in sala con due dei film più iconici di sempre, Quei bravi ragazzi e successivamente Casinò.

Quei bravi ragazzi è un film basato sul libro di Nicholas Pileggi, Wiseguy. Racconta la storia di due giovani italoamericani, interpretati da Ray Liotta e Robert De Niro, che si inseriscono nella mafia di New York degli anni ’50 e 60. Il cast stellare del film include anche Joe Pesci, Lorraine Bracco e Paul Sorvino. La performance di Pesci nel ruolo di Tommy DeVito gli ha valso il premio Oscar come miglior attore non protagonista. Quei bravi ragazzi è stato un grande successo commerciale e ha ricevuto recensioni entusiastiche dalla critica, che ha elogiato il regista per la sua capacità di catturare la cultura e la mentalità della mafia italoamericana di quel periodo. Inoltre, il film ha avuto un’influenza sulla cultura popolare tale da ispirare una delle serie più importanti del panorama seriale mondiale: I soprano.

Casino, invece, segue la storia di Sam “Ace” Rothstein, un esperto di scommesse sportive che viene assunto dalla mafia per gestire uno dei casinò di Las Vegas. La moglie di Ace, Ginger, diventa presto dipendente dal gioco d’azzardo e inizia una relazione con Nicky Santoro, un amico d’infanzia di Ace, nonché gangster spietato. La pellicola, pur non avendo avuto lo stesso successo commerciale di Quei bravi ragazzi, ha trovate registiche ancora più geniali e innovative (la scena del caveau, in piano sequenza, è da manuale di regia) tanto da essere elogiata, dalla critica specializzata, per l’eccellente regia. Casino è diventato un classico del cinema americano, oltre ad esser stato inserito in molte liste dei migliori film di tutti i tempi.

Nel nuovo millennio Scorsese decide di accantonare quasi del tutto, se non per qualche sporadica pellicola, il gangster movie più puro per un focus più mirato nei confronti del biopic. Infatti, nel 2004, il regista di New York, dirige uno dei migliori biopic di sempre: The Aviator.
Il film, ambientato principalmente tra gli anni ’30 e gli anni ’40, segue tutta la vita del famoso magnate dell’aviazione, Howard Hughes, interpretato da un bravissimo Leonardo DiCaprio. Scorsese, conscio del materiale a disposizione, decide di utilizzare una regia volutamente confusa e frammentata, creando un parallelismo stilistico-visivo con la psiche del protagonista. Inoltre, si nota la grandissima cura per i dettagli, con una ricostruzione dell’epoca accuratissimamente realistica. Il resto del cast include anche la meravigliosa Cate Blanchett, che interpreta la famosa attrice Katharine Hepburn, una delle amanti di Hughes, che con una performance eccezionale riesce a vincere il premio Oscar come migliore attrice non protagonista.

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Tesori nascosti e opere sottovalutate

Oltre ai suoi film più celebri, Scorsese ha diretto anche alcuni tesori nascosti e opere sottostimate che vengono citate molto meno rispetto ai tanti capisaldi, ma estremamente interessanti per la ricerca di sperimentazione e di innovazione, dando al pubblico un’immagine più ampia, profonda e meno classica di uno dei cineasti che, in fin dei conti, è nato come uno dei registi più rivoluzionari del cinema statunitense, dando vita all’incredibile corrente cinematografica denominata New Hollywood.

Uno di questi è Fuori Orario del 1985, una commedia nera che segue le avventure di un uomo sfortunato, Paul Hackett (interpretato da Griffin Dunne), intrappolato in una serie di eventi surreali e grotteschi durante una notte caotica nella Grande Mela.
Il film è un esempio perfetto del genio di Scorsese nella creazione di storie dallo stile unico ed eccentrico. Il regista offre al pubblico una visione inusuale della città di New York, trasformando l’ambiente urbano in un labirinto angosciante di vicoli bui e personaggi strani. Il film si muove a un ritmo frenetico, alternando momenti di assoluta follia e comicità nera, con momenti di tensione e suspense che tengono lo spettatore incollato allo schermo, creando quello che è il miglior mix di generi della storia del Cinema.

Un altro film in questa classifica è forse il suo più controverso, il più criticato non tanto per le qualità (innegabili) a livello cinematografico, ma sotto il piano tematico: ‘L’Ultima tentazione di Cristo’ del 1988, con Willem Dafoe e Harvey Keitel.
La trama del film segue la vita di Gesù Cristo, interpretato da Willem Dafoe, e si concentra sulle sue continue lotte interiori mentre cerca di comprendere il ruolo divino sulla terra, esplorando la religione e la fede in modo molto personale e profondo, presentando Gesù come un uomo che ha dovuto fare i conti con le sue paure e le sue incertezze. La rappresentazione di Gesù come un uomo che ha dubbi sulla sua missione e sulla sua identità e come un uomo imperfetto e tentato dal peccato è stata fonte di grande controversia per alcune organizzazioni religiose, che lo hanno considerato una mancanza di rispetto nei confronti della figura sacra. La controversia attorno al film ha portato a numerose proteste e addirittura anche a minacce di morte nei confronti di Martin Scorsese. Tuttavia, molti critici lo hanno elogiato per la sua forza emotiva e la profonda esplorazione della fede e della spiritualità.

Infine, in questa sottocategoria un film dell’ultimo periodo scorsesiano. Anche qui un film che tocca il tema, delicato, della fede e che quindi, ovviamente, ha fatto storcere un pochino il naso a qualcuno. ovvero ‘Silence’, basato sul romanzo di Shusaku Endo,
Il film racconta la storia di due giovani gesuiti portoghesi, interpretati da Andrew Garfield e Adam Driver, che si recano in Giappone nel XVII secolo alla ricerca del loro mentore scomparso, il padre Cristoforo Ferreira (interpretato da Liam Neeson), che si dice abbia rinunciato alla fede cristiana dopo essere stato torturato dalle autorità giapponesi.

Con questo film, Scorsese, attraverso l’impianto dell’Audio-Visivo, riesce a creare atmosfere talmente suggestive da coinvolgere lo spettatore in maniera inconsapevole. È una pellicola che inizialmente non viene capita o viene derubricata a “semplice” ‘bel film’, ma che con il passare del tempo ha la capacità di sconvolgere le viscere, silenziosamente e inconsciamente, del pubblico, proprio attraverso i mezzi principali della Settima Arte, ovvero i sopracitati Audio e Video, facendolo diventare uno di quei film che non si dimenticano grazie alle sensazioni che lascia nel profondo dell’anima.

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Il prossimo film

Dopo The Irishman del 2019, con Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci, distribuito da Netflix, con cui Scorsese torna per un’ultima volta al gangster movie puro e crudo, il regista di New York, ad oggi, ha finito il suo ultimo lavoro, ovvero Killers of the Flower Moon’, con Leonardo DiCaprio e Robert De Niro, che verrà presentato alla 76ª edizione del Festival di Cannes, dal 16 al 27 maggio 2023.
Per quanto riguarda la data di uscita italiana, purtroppo ci toccherà aspettare ancora un po’, ovvero fino al 19 ottobre di questo anno.

Filmografia completa di Martin Scorsese

  • Chi sta bussando alla mia porta (Who’s That Knocking at My Door) (1967)
  • America 1929 – Sterminateli senza pietà (Boxcar Bertha) (1972)
  • Mean Streets – Domenica in chiesa, lunedì all’inferno (Mean Streets) (1973)
  • Alice non abita più qui (Alice Doesn’t Live Here Anymore) (1974)
  • Taxi Driver (1976)
  • New York, New York (1977)
  • Toro scatenato (Raging Bull) (1980)
  • Re per una notte (The King of Comedy) (1982)
  • Fuori orario (After Hours) (1985)
  • Il colore dei soldi (The Color of Money) (1986)
  • L’ultima tentazione di Cristo (The Last Temptation of Christ) (1988)
  • Quei bravi ragazzi (Goodfellas) (1990)
  • Cape Fear – Il promontorio della paura (Cape Fear) (1991)
  • L’età dell’innocenza (The Age of Innocence) (1993)
  • Casinò (Casino) (1995)
  • Kundun (1997)
  • Al di là della vita (Bringing Out the Dead) (1999)
  • Gangs of New York (2002)
  • The Aviator (2004)
  • The Departed – Il bene e il male (The Departed) (2006)
  • Shutter Island (2010)
  • Hugo Cabret (Hugo) (2011)
  • The Wolf of Wall Street (2013)
  • Silence (2016)
  • The Irishman (2019)
  • Killers of the Flower Moon (Prossima uscita -> 2023)