Film del Natale 2022, approda in blu-ray per Eagle pictures The Fabelmans, reduce dalla candidatura a sette premi Oscar. Film che attinge direttamente ai ricordi di colui che si trova dietro la macchina da presa: Steven Spielberg. Perché, interpretato da Gabriel LaBelle, il Sammy Fabelman degli anni Sessanta protagonista dell’opera non è altro che la sua incarnazione su schermo.
Un ragazzo in cerca del proprio posto nel mondo per quello che è, in fin dei conti, un racconto di formazione.
Un ragazzo che, ovviamente, nutre una forte passione nei confronti della Settima arte, supportato anche dalla madre Mitzi dai connotati di una brava Michelle Williams. Mentre è il mai disprezzabile Paul Dano a concedere anima e corpo al padre Burt. Uomo di scienza, quest’ultimo, che, pur non opponendosi alle aspirazioni del figlio le considera alla stregua di un hobby. Nel corso di circa due ore e mezza di visione atte ad accompagnarci nell’adolescenza di Sammy. In mezzo a bullismo tra i banchi di scuola e una scoperta destinata cambiare per sempre il suo futuro e quello della sua famiglia. Man mano che troviamo in scena anche Judd Hirsch e Seth Rogen rispettivamente nei panni del prozio Boris e di Benny Loewy, migliore amico di Burt.

Ma l’elemento accattivante di The Fabelmans non può fare a meno di essere rappresentato dalla realizzazione dei vari filmati amatoriali girati da Sammy. Filmati principalmente di genere western e bellico concepiti coinvolgendo conoscenti e sua sorella in qualità di attori. Filmati che suggeriscono chiaramente i semi di future fatiche spielberghiane, da Indiana Jones e l’ultima crociata a Salvate il soldato Ryan. Con tanto di foratura della pellicola al fine di simulare in maniera ingegnosa gli spari. Mentre trovano spazio anche divertenti situazioni come quella dell’incontro con la ragazza grottescamente amante della figura di Gesù.
Del resto, lo spettacolo in questione, autentico atto d’amore rivolto al magico universo cinematografico, è un mix abilmente bilanciato di commedia e dramma.
Un mix che, grazie alla splendida fotografia di Janusz Kaminski, possiede quasi il look dei bei film girati in Technicolor a metà XX secolo. Corredato anche di colonna sonora a base di vecchie hit – da Limbo rock di Chubby Checker a He’s so fine delle Chiffons – e di un cameo per il cineasta David Lynch. Nel ruolo di chi? Del maestro delle immagini in movimento John Ford per regalarci un esilarante discorso riguardante l’orizzonte. Ventuno minuti di Creare il mondo di The Fabelmans, dieci di Un viaggio personale e quasi quindici di Dinamiche familiari completano il disco nella sezione extra.