Cinema e sport è una accoppiata spesso vincente, come nel caso di 12 Mighty Orphans, film diretto da Ty Roberts, con protagonista Luke Wilson, disponibile su Netflix.
Sport, sacrificio e riscatto.
Tratto da una storia vera, 12 Mighty Orphans è una favola cruda e avvincente, in cui gli ultimi avranno la tenacia di raggiungere il riscatto, superando ostacoli invalicabili.
La trama di 12 Mighty Orphans
Rusty Russel è un veterano della Prima Guerra Mondiale e allenatore di football. Durante la Grande depressione, si trasferisce in Texas con la famiglia e inizia ad insegnare matematica alla Masonic Home Children, un istituto per orfani. Ma Rusty Russel riesce anche a mettere su una squadra di Football. Tra mille difficoltà i suoi ragazzi si faranno valere contro i migliori team, per poi partecipare al campionato nazionale.
La più avvincente sfida
12 Mighty Orphans è ambientato ai tempi della Grande Depressione, in Texas. Un periodo storico non certo facile per ogni americano, soprattutto per i meno fortunati, come i tanti ragazzi senza una famiglia alle spalle. Sono proprio questi ragazzi i protagonisti del film, realizzato in maniera fin troppo convenzionale da sembrare scontato, ma comunque godibile.
Rusty Russel, interpretato da Luke Wilson (Linee parallele), è un affermato allenatore di football e insegnante di matematica, che accetta di lavorare in un orfanotrofio, insieme a sua moglie, anche lei insegnante. L’intera famiglia, così, si ritrova alla Masonic Home Children, che ospita un centinaio di ragazzi. Qui per il tenace allenatore – insegnante inizia la sfida più avvincente: firmare una vera squadra di football. Una sfida davvero ardua, visto che bisognava costruire un campo su cui allenarsi, procurarsi l’attrezzatura e trovare persino un pallone.
Le difficoltà non si limitano alla mancanza di risorse, ma sono riconducibili anche a problemi di carattere sociale. L’orfanotrofio è in una struttura simile a un castello, come quelli delle favole, ma come sottolinea la voce narrante:
“… qui non ci sono esseri immaginari, ma bambini dimenticati…”.
Football e vita in 12 Mighty Orphans
Russel non è giunto in un luogo favoloso, ma nella cruda realtà dell’America degli anni Venti, dove i più sfortunati sono considerati dei criminali. Gli orfani della Masonic Home Children, infatti, vengono considerati dei veri detenuti e all’interno della struttura vige una vera condotta militare. Questo modo di fare non entusiasma per niente il nuovo arrivato, che trova subito un prezioso alleato per cambiare le cose. Si tratta di Doc Hall, il medico dell’orfanotrofio, con il vizio dell’alcol, interpretato da Martin Sheen (The Devil has a Name). Trai due si crea una solida alleanza che riuscirà a spronare i giovanissimi atleti e ad annientare i poteri forti della federazione, che vogliono cancellare una vera favola.
Dopo le prime difficoltà e un esordio in campionato non certo brillante, la squadra degli orfani, contro ogni pronostico, guadagna terreno e riesce a qualificarsi per il campionato nazionale.
La favola dei 12 orfani
Il football in America è tra gli sport più seguiti e diventa una metafora perfetta per rappresentare le vicissitudini della vita reale. 12 Mithty Orphans riesce a esprimere il concetto di sacrificio e la voglia di riscatto dei suoi protagonisti. Gli orfani, troppo magri per essere dei veri giocatori della palla ovale, riescono a vincere partita su partita. Ciò avviene soltanto attraverso il desiderio di affermarsi nella vita e non importa se questa è stata poco generosa nei loro confronti: i fantastici 12 avranno comunque la loro favola.
È quella del miracolo americano, di chi, povero ed emarginato, riesce a realizzare il proprio sogno. Come ha fatto il loro allenatore Rusty Russel, anche lui orfano, che durante la Prima Guerra Mondiale ha rischiato di perdere la vista. Poi, però, si è rialzato e con costanza e tenacia è riuscito ad affermarsi come allenatore, ancora oggi considerato tra i migliori coach della storia del football a stelle e strisce.
La vicenda reale su cui è basato 12 Mighty Orphans diventa una storia motivazionale d’effetto che trascina lo spettatore a fianco dei protagonisti, in una sorta di grande famiglia. È lo spirito di condivisione, infatti, che diventa il punto di forza degli orfani nella loro partita della vita.
Una sceneggiatura quasi perfetta
Il film riserva poche sorprese e ha una struttura, forse, troppo convenzionale che in alcuni tratti diventa scontata e banale. La sceneggiatura, però, scritta da Ty Roberts (The Iron Orchard), insieme a Lena Garrison e Kevin Meyer è un’operazione di elaborazione cinematografica costruita alla perfezione. Tutto è al posto giusto: la presentazione dei personaggi, la descrizione dello spazio e soprattutto lo scontro tra il bene e il male, che, attraverso i dialoghi, avviene in modo eccezionale. Come emerge nel primo incontro tra Russel e Luther (Lane Garrison), un squallido personaggio che allena la squadra più forte.
Ma Luther non è il solo cattivo. C’è anche il perfido educatore, il ciccione Frank Wynn, che non risparmia ai ragazzi dolorose punizioni corporali. Una caratterizzazione del male realistica, ma mai estrema, con una leggera nota ironica, come l’arresto di Wynn, che segna la vittoria di Russel e dei suoi ragazzi.
Rusty Russel e il suo passato in 12 Mighty Orphans
Nell’economia narrativa di 12 Mighty Orphans, poi, diventa molto importante il trascorso dell’allenatore, protagonista di un vero miracolo sportivo e non solo. Rusty Russel è un orfano come i suoi ragazzi e ciò gli serve per motivare i suoi giocatori, derisi e umiliati da tutti, ma Russell è anche un veterano della Prima Guerra Mondiale, che ha segnato definitivamente la sua esistenza.
In lui, dunque, c’è tanta sofferenza che emerge in piccoli, ma potenti, estratti visivi, i quali invadono lo schermo e ci trascinano nel suo vissuto intimo. Una riproposizione della trama principale posta in altri termini, ma con la medesima premessa: il riscatto degli ultimi.
12 Mighty Orphans: fissata l’uscita estiva per il dramma calcistico di Ty Roberts – Taxidrivers.it
12 MIGHTY ORPHANS | Official Trailer (2021) – YouTube