Disponibile dal 31 marzo 2023 su Netflix, Murder Mystery 2 riporta sulla scena la simpatica coppia formata da Jennifer Aniston e Adam Sandler. In cabina di regia il testimone passa a Jeremy Garelick, a cui si deve una commedia fresca e divertente, senza pretese ma dalle chicche imperdibili.
Una di queste è, sicuramente, la presenza di MarkStrong, in un ruolo perfetto per lui. Un’altra è la corrente bollywoodiana che percorre la pellicola e la riempie di colori ed energia. Infine, indiscutibile è l’apporto fornito dalle location: tra le paradisiache viste delle isole Hawaii e il romanticismo targato Parigi, non si resta mai delusi.
Dopo aver superato mille peripezie – ed essere miracolosamente sopravvissuti – Audrey (Aniston) e Nick (Sandler) Spitz sono riusciti nell’impresa di mettersi in proprio. La loro agenzia investigativa ha sede nella Grande Mela, ma gli affari ancora non decollano.
Per una clientela migliore serve un migliore marketing.
La carenza di clienti da aiutare e di casi da risolvere si riflette sul loro stesso matrimonio, rendendo la loro routine piatta e priva di stimoli. Audrey vorrebbe fare un salto di qualità, spingendo Nick a superare l’esame per ottenere la licenza da detective. Ma la pigrizia dell’uomo sembra insormontabile.
L’invito alle nozze, su un’isola privata, da parte del loro amico Maharajah (Adeel Akhtar), cade a pennello. Forse è proprio una vacanza quello di cui hanno bisogno e le premesse per godersela ci sono tutte. Se non che, durante la festa prima del grande giorno, il Maharajah viene rapito. Toccherà a Nick e Audrey mettersi al lavoro e organizzare le ricerche.
Una commedia senza pretese ma divertente come poche
Murder Mystery 2sfrutta l’alchimia tra i membri del cast e la loro naturale autoironia per giocare con la comicità più pura e appetibile. Gag e battute – spesso al limite del “politicamente corretto” – si alternano senza soluzione di continuità, tenendo il ritmo alto e vivace.
C’è solo una cosa che odio più dei testimoni e sono i francesi.
Sebbene si tratti di un tipo di intrattenimento molto semplice e lineare, la consapevolezza e la volontà di non prendersi sul serio fa sì che le cose funzionino. Per circa 90 minuti si ride e ci si diverte con una naturalezza che oggi appare quasi rara. Ottimi complici ne sono lo stile e le scelte registiche – che strizzano l’occhio a grandi autori quali per esempio Quentin Tarantino – e la colonna sonora, vero e proprio gioiellino da non dare per scontata.
Certo, sorge spontaneo chiedersi a quanto ammonti il budget per un’operazione simile, che punta tanto anche sull’action e su scene degne dei migliori titoli del genere. Tra Fast & Furious, Mission: Impossible e Charlie’s Angels, di spunti ne è piena la pellicola.
Un ottimo gioco di squadra
Un ultimo meritato plauso va al nutrito cast, guidato da una coppia tanto affiatata quanto irresistibile. Giocando con il fascino e con lo spirito, Sandler e la Aniston conquistano lo schermo, almeno sino all’entrata in scena dei loro comprimari.
Per quanto piccole possano apparire, le parti affidate a Mélanie Laurent (Bastardi senza gloria), Jodie Turner-Smith (White Noise), Enrique Arce (il mitico Arturo di La casa di carta) e Mark Strong, lasciano il segno, ciascuna a modo suo. Tutti hanno almeno un’occasione per emergere e risplendere. E il gioco di squadra va premiato!