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FESTIVAL DI CINEMA

The Actor vince il Gran Premio al Series Mania Festival

La serie di Navid Javidi, con la partecipazione di Navid Mohammadzadeh, vince il Gran Premio a Lille, Francia.

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Siamo a Lille, Francia. Guidato da una spettacolare interpretazione di Navid Mohammadzadeh, e confezionando la migliore scena di apertura di qualsiasi serie nella competizione principale di Series Mania, The Actor di Navid Javidi ha vinto il Gran Premio al festival, venerdì sera. 

The Actor è un’ottima conferma per il Festival, che quest’anno ha ampliato la sua portata geografica nel tentativo di scoprire nuovi stili narrativi. Trovando la sintesi perfetta tra atmosfera e narrazione, The Actor sicuramente si eleva sopra la concorrenza.

The Fortress

Il capo sceneggiatore John Kåre Raake (“The Quake”) e la co-sceneggiatrice Linn-Jeanethe Kyed (“Bø”) si sono invece aggiudicati il premio alla migliore sceneggiatura con The Fortress. Titolo Viaplay di prossima uscita, prodotto dalla norvegese Maipo Film e venduto da TrustNordisk. The Fortress offre un ammonimento politico estremamente attuale, un thriller ambientato in una Norvegia alternativa che ha costruito un muro per tenere fuori gli stranieri. Lo stato diventa prigione con lo scoppiare di un’epidemia. Il tema principale della serie è che per risolvere grandi problemi, tutti hanno bisogno di tutti, ha specificato Kåre sul palco del Series Mania Festival.

Best Insterests

Michael Sheen si aggiudica miglior attore per la sua interpretazione in Best Interests della BBC. Un dramma sulla famiglia e sulla disabilità scritto da Jack Thorne. (“The Virtues”, “Help”) Sheen interpreta un personaggio la cui condotta è discutibile ma assolutamente comprensibile, spesso lacerante, se la reazione del pubblico del Lille è qualcosa su cui basarsi.

Heaven of Tears

Il premio per la migliore attrice è andato a Margot Bancilhon per Haven of Tears. Serie ben accolta dal pubblico, prodotta da Arte France, Ego Productions di Mediawan. Girata dal regista vincitore della Quinzaine des Réalisateurs a Cannes Vincent Maël Cardona (“Magnetic Beats”).

Blackwater

Blackwater, l’ultima produzione di Apple Tree Productions, di proprietà di ITV, ha vinto il premio per la miglior serie con un doppia narrazione gialla; un dramma ambientato contemporaneamente nel 1973 e nel 1991 nella profonda Svezia. La storia amplia il focus del Noir Nordico, con la sua potente atmosfera data da una comunità rurale che affronta l’oblio individuale e collettivo.

Little Bird

Un’altra vittoria importante se l’aggiudica Little Bird, una serie drammatica diretta da Jennifer Podemski. (“The Rez”, “Empire of Dirt”) Segue gli eventi veramente successi a Bezhig Little Bird, che negli anni Sessanta venne forzatamente allontanata dalla sua casa in Saskatchewan, e poi ricollocata in un’altra famiglia della classe media. Ha ottenuto Premio del pubblico di Series Mania in qualsiasi sezione del festival, ad eccezione del concorso dedicato ai cortometraggi. 

I Have to Die Every Night

La migliore regia, per quanto riguarda il Panorama Internazionale, è andata al messicano Ernesto Contreras con I Have to Die Every Night, una toccante lettera d’amore alla Città del Messico degli anni ’80, incorniciata da un racconto di formazione, quando un’intera giovane generazione di messicani scoprì nuove libertà, anche merito di un panorama Gay in crescita, ed assalita poi da un regime autocratico e infine dall’AIDS.

Sul palco del Series Mania, Contreras ha dedicato il premio alle comunità che in questi anni a Città del Messico hanno combattuto “l’omofobia, la discriminazione e la repressione”. 

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