‘Chien Blanc’ (White Dog) e l’umanesimo. La recensione
Chi ama i cani e il cinema, amerà questo film. Unità cinefile e cinofile assieme, contro il razzismo e la mancanza di sensibilità! Tratto dal romanzo di Romain Gary 'Chien Blanc' (White Dog) di Anaïs Barbeau-Lavalette è una storia che racconta di umanità, empatia e forza di coesione sociale
Il commovente film di Anaïs Barbeau- Lavalette, ‘Chien Blanc’ presentato al Bifest.
Chi ama i cani e il cinema, amerà questo film. Unità cinefile e cinofile assieme contro il razzismo e la mancanza di sensibilità.
Batka, un grande pastore tedesco fa irruzione nella la vita dell’autore e di sua moglie, la celebre attrice Jean Seberg, mentre i due abitano a Hollywood. L’azione si svolge tra la California e Parigi all’inizio degli anni di contestazione del 1968, in piena lotta degli afroamericani per tentare di far convalidare i loro inesistenti diritti civici. Scontri sociali, razzismo, la morte di Martin Luther King, eventi pubblici fanno da sfondo alla vicenda privata della coppia.
Émile Ajar, pseudonimo di Romain Gary
Chien blanc è un grandissimo romanzo, per lo più ispirato alla vita di Romain Gary, alla fine degli anni 1960. Esso è un’occasione unica dell’autore per smascherare le ipocrisie sociali e le conseguenti ingiustizie legate al razzismo. Razzismo dei bianchi verso i neri, dei loro sensi di colpa.
Sullo sfondo ‘colorato’ degli avvenimenti traumatici dell’epoca, oltre al Vietnam, i fatti del 68 nel maggio parigino, Roman Gary coglie l’occasione unica di sviluppare e svolgere una difesa contro la bestialità e il razzismo.
In un’epoca odierna in cui, vuoi per le economie dissacrate, vuoi per le pandemie, vuoi per le ipocondrie e violenze, l’essere umano ha perso se stesso e di conseguenza il rapporto con l’altro da sé. Questo romanzo e il film, ambientato più di 60 anni fa, hanno ancora un’attualità sconcertante.
Il profondo umanesimo che la pellicola risveglia è indubbiamente il più grande pregio del film.
La trama
Gli Stati Uniti sono sul punto di implodere a causa delle tensioni razziali deflagrate in seguito all’assassinio di Martin Luther King. Romain Gary e sua moglie, Jean Seberg, accolgono in casa un cane abbandonato, addestrato esclusivamente ad attaccare persone nere. Un cosiddetto cane bianco. Romain, umanista e amante degli animali, si rifiuta di farlo sopprimere a rischio di mettere in pericolo l’equilibrio della sua relazione con Jean, attivista per i diritti civili e molto coinvolta nei ranghi delle Black Panther.
Jean Seberg all’epoca era legata personalmente ai neri americani e alla loro causa. Il marito Romain Gary, non potendo, né volendo abbattere il cane, decide con l’aiuto di Keys, impiegato di colore in un parco zoologico, e addestratore dei migliori, di recuperare e rieducare il cane.
La regista Anaïs Barbeau-Lavalette (1979)
Regista, sceneggiatrice e scrittrice canadese, Barbeau-Lavalette proviene da una famiglia di artisti. Il grande merito dei suoi film è quello di generare una forte “sensazione partecipativa” nel pubblico. In origine nota come bambina attrice, in seguito ha iniziato a girare documentari, tra cui Les Petits princes des bidonvilles (2000), Buenos Aires, no llores (2001) e Si j’avais un chapeau (2005), prima di realizzare il suo primo lungometraggio, The Ring, nel 2007. È anche autrice di romanzi e libri, dei quali alcuni bestseller.
Barbeau-Lavalette è più conosciuta dal pubblico internazionale per il suo pluripremiato film del 2012 Inch’Allah.
‘Chien Blanc’ il cast
Ottimi gli attori Denis Ménochet, Kacey Rohl, K.C. Collins, tutti in relazione e ascolto tra loro
Il trailer
Film Chien Blanc Inc, la s è di Anais Barbeau-Lavalette, Valérie Beaugrand-Champagne, mentre il m Richard Comeau. La f Jonathan Decoste, i c Sophie Lefebvre.
molto curate e perfette sono di Mathieu Charbonneau, Ralph Joseph « Waahli », Christophe Lamarche Ledoux, Maxime Veilleux.
Una su tutte, Strange fruit di Dominique Fils-Aimè e Seuls et Vaincus, di Gael Faye, toccano le corde più profonde nei momenti clou del film, che commuove spesso.
E appunto rende i protagonisti soli e vinti come ahimè recita il titolo!
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